Quando apri un blog, uno degli aspetti che dovresti tenere in seria considerazione è quello dei commenti. Vuoi che i tuoi utenti interagiscano con te? E dove vuoi che lo facciano?
La scelta non è scontata e dipende dagli obiettivi che ti prefiggi. C’è chi, come noi di Ninja Marketing, preferisce avere i suoi commenti sui social network piuttosto che sul sito. Se invece ami vedere i tuoi lettori scrivere e dibattere sotto un tuo post, allora devi scegliere con quale strumento permettere loro di scrivere pareri, pensieri, critiche o insulti. Perché sì, se il tuo blog avrà successo arriveranno anche quelli, prima o poi.
La maggior parte dei CMS più noti ha già un comment system integrato. Il loro vantaggio è palese: non hai bisogno di installazioni o configurazioni aggiuntive, sono spesso molto semplici da usare e riescono a coprire le esigenze più basilari che un utente può avere quando vuole commentare.
Se utilizzi Wordpress, forse il CMS più popolare di internet, puoi gestire i commenti in maniera semplicissima. Basta attivare la funzione apposita e poi applicare i limiti di moderazione che tu ritieni migliori, da quelli più stringenti (possono essere mostrati solo i commenti che tu approvi) fino all’assenza totale di blocchi. Puoi anche impostare dei filtri antispam, tra cui l’obbligo per il commentatore di fornire nome e indirizzo e-mail prima di postare. Il sistema integrato di Wordpress permette inoltre ai lettori di rispondere direttamente ad ogni singolo commento: una funzione molto comoda, se vuoi stimolare la discussione della tua audience.
Anche Blogger, il CMS di Google, ha un suo comment system di default. In questo, i filtri antispam sono ancora più potenti: puoi chiedere agli utenti, per esempio, di inserire in un form specifico un codice unico prima di commentare, per assicurarti che ogni commentatore sia un utente “vero” e non un bot. E se qualche spammer riesce a “bucare” le tue misure? Nessun problema: puoi marcare quel commento come indesiderato e sparirà dal tuo blog per sempre.
A fianco di questi comment system nativi, esistono anche piattaforme di commenti dedicate realizzate da terze parti, pronte per essere integrate con il tuo CMS di riferimento.
Tra queste, Disqus è una delle più popolari e conosciute. Nato come piattaforma per coltivare le discussioni in rete, Disqus può essere implementato nel tuo sito installando i relativi plugin.
I vantaggi sono molteplici: i commenti sul tuo blog vengono trasportati anche sulla piattaforma di Disqus, pronti per essere visualizzato da altri utenti che, così, potrebbero cominciare a seguire il tuo sito. Inoltre, poiché Disqus richiede ad ogni commentatore una registrazione tramite e-mail o account social, permette un forte filtro in ingresso a chi vuole fare spam o non è genuinamente interessato al tuo contenuto. La registrazione via mail, poi, consente di inviare ad ogni utente una notifica ogni qual volta il suo commento riceve una risposta o un apprezzamento: ottimo per stimolare la conversazione anche sul medio-lungo periodo.
Livefyre, come Disqus, ha lo scopo di aumentare l’engagement della tua audience promuovendo le conversazioni online e migliorando la social experience. Come Disqus, anche Livefyre richiede agli utenti una registrazione con i propri account social per tutelare il propietario del blog da spammer e bot.
Ciò che rende Livefyre unico è però la possibilità per gli utenti di chattare in real-time tra loro nello spazio dedicato ai commenti del tuo blog: il risultato sono conversazioni rapide ma che durano nel tempo, con utenti che restano più a lungo sulla tua pagina.
Integrando funzioni legate a Twitter ed altri social media, inoltre, Livefyre permette di estendere la discussione oltre i confini del tuo sito, per coinvolgere un numero - si spera - ancor maggiore di utenti.
Spot.IM è più che un semplice comment system. Non solo offre una piattaforma di discussione in real time, ma offre una moltitudine di caratteristiche quali notifiche, newsfeed e messaggi privati che lo rendono più simile a un tool dedicato alla formazione di una community online. Spot.IM consente infatti agli utenti di creare un vero e proprio profilo, con tanto di avatar, cover photo e la possibilità di aggiungere i propri interessi o vedere lo storico dei commenti degli altri iscritti: insomma, Spot.IM, usato a dovere, permette di creare un micro-social network all’interno del proprio sito.
A proposito di social network, uno dei plugin più utilizzati per i commenti su Wordpress è Facebook Comments. Come il nome lascia intuire, gli utenti devono collegare il proprio account e commentare attraverso esso per essere attivi.
Il vantaggio in ottica di sviluppo delle conversazioni è palese: l’integrazione con il social network più famoso del mondo consente all’utente di ricevere notifiche sul proprio account Facebook ogni qual volta il suo commento genera un’interazione, sia essa un like o un commento di risposta, magari dopo aver condiviso il loro pensiero anche sulla propria bacheca personale. I publisher, d’altro canto, possono beneficiare di Facebook Comments per ottenere le informazioni e i dati che gli utenti forniscono a Facebook tramite i loro profili, da analizzare per poi dare all’audience i contenuti che più possono intercettare i loro interessi. Facebook Comments però ha un gran difetto: è realmente utile solo quando la tua audience è composta in larga parte da utenti molto attivi su Facebook che non hanno problemi a condividere la propria identità digitale con un potenziale pubblico di sconosciuti. La predilezione per altri social network da parte della tua audience e la tutela della privacy, quindi, possono rendere l’utilizzo di Facebook Comments fortemente sconsigliato.
Come hai potuto intuire, se decidi di avere commenti sul tuo sito, non esiste un sistema di migliore degli altri di per sé: è importante scegliere quello giusto in base alle proprie esigenze e risorse, in modo da massimizzarne l'efficacia.