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  • Seeds&Chips: a Milano per “fare le cose in cui non crede nessuno”

    Perché Seeds&Chips unisce i pionieri del Food Tech e su quali comparti si sta investendo

    8 Maggio 2016

    Quest’articolo è stato scritto da Claudia Laricchia (bio in chiusura)

    “Col senno di poi, c’è una cosa che mi sento di poter dire. Le cose che hanno una ricaduta vera nella storia del mondo, sono le cose in cui all’inizio non crede nessuno. E così è stato all’epoca e per alcuni anni dopo. Noi abbiamo remato contro tutto il resto. Questo è il messaggio da dare ai giovani: fate le cose in cui non crede nessuno”. Lo afferma Luciano Lenzini, uno dei ricercatori del Cnuce-Cnr a cui si deve il primo “login” alla rete Arpanet, la notte tra il 29 e il 30 Aprile del 1986.
    È esattamente con questo spirito che Marco Gualtieri ha messo in piedi la macchina gigantesca che aprirà le porte mercoledì 11 Maggio a Milano. Si tratta di Seeds&Chips, il Summit internazionale sulla Food Innovation, la cui seconda edizione si svolgerà da mercoledì 11 a sabato 14 Maggio a Milano Congressi. È un grande evento dedicato ai pionieri, ai visionari, ai sognatori, che con lo sforzo quotidiano e determinato di realizzare quello che vedono, diventano imprenditori, scienziati e portatori sani di futuro. seeds-and-chips-evento-primo-piano  

    Perché Seeds&Chips è un evento pionieristico?

    1. Per il modello promozionale.
    Non è una fiera. Non è un insieme di conferenze. Non è un contest per le Startup. Non è una Business Convention. Ma è tutto questo, insieme. Seeds&Chips è cioè lo specchio del Food Tech. Un’applicazione trasversale della scienza e innovazione, a tutta la filiera agro-industriale, dal campo alla tavola e dalla tavola in poi. È un incubatore di eventi che racconta l’innovazione nel settore economico più importante e tradizionale dell’Italia: quello agroalimentare. E per le conferenze, non si tratta del solito programma autoreferenziale, con la vetrina statica di speaker impegnati a parlarsi addosso o tra di loro. Si tratta di TED Talks e format che ispirano e che puntano sull’interazione.
    1. Per i soggetti coinvolti.
    Tutti pionieri. Tutti impegnati a fare una fatica mostruosa per dar corpo ai loro sogni, visioni e progetti. Startupper. Scienziati. Investitori. Imprenditori. Tutti ci raccontano di prime volte, perché il Food Tech è solo all’inizio e l’Italia è la terra che può e deve coglierne le opportunità.
    1. Per i temi di cui si discute.
    40 temi legati al Food Tech, cioè a come si declina l’innovazione applicata al settore agroalimentare: dall’idroponica, all’agricoltura di precisione, alla nutrizione 4.0., ai big data.
    1. Perché è l’unico evento in Italia, che dà continuità ad Expo2015, l’Esposizione Universale che dal 1 Maggio al 31 Ottobre ha portato in Italia oltre 20 milioni di visitatori e che ha consacrato Milano a Capitale del Cibo e del Diritto al Cibo.
    2. Perché è un evento indipendente.
    E in Italia, essere indipendenti e super partes, senza rappresentare in modo più o meno latente una corrente alla quale poi dar conto, è davvero un valore che concorre a rendere Seeds&Chips, credibile.
    1. Perché segue dei valori chiari: il Food Tech va al di là di un business molto attrattivo. La tecnologia, infatti, offre soluzioni innovative all’accesso di cibi sani e salubri per tutti; alla lotta agli sprechi; alla nutrizione; all’allocazione equa delle materie prime; alla produzione sostenibile e quindi alle sfide che un Pianeta con 9 miliardi di persone nel 2050, impone.
    seees2016 Al centro di Seeds&Chips, quindi, il Food Tech. Etica, equità, soluzioni per i Paesi in Via di Sviluppo, vita, accesso al cibo; cibo sano; equo; sostenibile e business. Il Food Tech è un settore investito da 400 milioni di dollari nel 2010, che diventano 1 miliardo nel 2013, e 2,4 miliardi nel 2014 e 6 miliardi nel 2015. Crescita esponenziale di investimenti dei venture capital nelle 500 operazioni realizzate nel settore, che vedono l’Italia come terra fertile di attrazione degli investimenti, considerate le sue dotazioni e i suoi talenti.

    Come sono distribuiti i 6 miliardi di investimenti nel Food Tech e come ne parliamo a Seeds&Chips?

    1. Il 20% degli investimenti si concentra in delivery e commerce, il cosiddetto “eat commerce”.
    Di questo, a Seeds&Chips ne parliamo nell’ambito del programma dello IAB Seminar sul tema “Food for the Digital Feed”, sulla comunicazione digitale nel settore agroalimentare, e nello specifico con Riccardo Mangiaracina, Research Director of B2C eCommerce Observatory – School of Management Polimi. Il seminar è in calendario il 12 Maggio p.v. E continueremo a parlarne, sempre il 12 Maggio con la conferenza internazionale sul tema “Food delivery: dove siamo, dove andiamo”, dalle ore 17.00 alle ore 18.30 con Carlo Brianza, fondatore della Startup “la comanda”, dispositivo legato a internet delle cose, che permette di ordinare a domicilio in pochissimo tempo; Nicole Centano di “Splendid Spoon”, che riconnette il cibo vegetale sano alla gioia di fruirne direttamente e senza stress; Danielle Gould, di Food Tech Connect, acceleratore statunitense; Matteo Sarzana, di Deliveroo, aggregatore di ristoranti per la consegna a domicilio. E ancora, il giorno 13 Maggio con la conferenza internazionale sul tema “Food E-Commerce, l’opportunità per l’Italia”, dalle 14.00 alle 15.30 con Andrea Casalini di Eataly Net; Michele Costabile, docente della LUISS “Guido Carli”; Armando Garosci di Largo Consumo; Michele Iadarola, di Especially Apulia e Alfredo Minutelli di Alibaba, l’infrastruttura tecnologica e logistica che sta investendo per aprire uffici commerciali in Italia e portare in Cina marche e prodotti fatti in Italia. E con una classe media di 350 milioni di persone innamorate dello stile italiano, il mercato potenziale del made in Italy è gigantesco.
    1. Il 12% degli investimenti si concentra in progetti connessi al trattamento sostenibile delle acque.
    A rappresentare, tra l’altro, tale comparto specifico, a Seeds&Chips, c’è il DISBA CNR, Advisor scientifico ufficiale dell’evento che coordina – grazie al Direttore, Francesco Loreto -, il progetto premiale MIUR 2011 assegnato al CNR per l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura “AQUA”. Ma anche Nano Tech, una delle Startup coordinate da UNIDO ITPO, l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo dei Paesi in Via di Sviluppo, che con Giorgio Magalini di occupa di sanificazione e batteriostabilità ed effetto antimicotico del packaging per alimenti, manufatti plastici di uso quotidiano e sanificazione dell’acqua. E ancora Water Wells, con Stefano Stracquadanio, Sandra Ferrero, Matteo Chiera di Vasco, Marco Ferrero e Manuel Tropea, sempre del network di UNIDO ITPO, che promuove un sistema di drenaggio dell’acqua capace di ridurre il consumo di energia dal 10 al 60% e la proliferazione di batteri. E ancora, a Seeds&Chips ci saranno i  WAFAward, Humanitarian water and food awards. Uno dei premi più importanti al mondo per la ricerca di soluzioni per la gestione dell’acqua e l’ottimizzazione delle risorse necessarie per i processi produttivi agricoli. In questo scenario, è presente Ayrton Cable, nato nel 2003, 13enne attivista che si occupa di sicurezza del cibo e dell’acqua con la sua campagna per nutrire il Pianeta e diminiuire la povertà. Già a 9 anni aveva presentato una proposta di legge al Parlamento Britannico per promuovere un cibo etico. visionari[1]
    1. Il 12% degli investimenti si concentra in progetti di bioenergia.
    A Seeds&Chips, ne parliamo con Fly2015, la Startup che parte appunto dalla presenza di 9 miliardi di persone da sfamare sul Pianeta nel 2050 con risorse sempre più scarse e non ulteriormente sfruttabili con questo ritmo. E ne parliamo anche con Mogu, il progetto della Startup Mycoplast che sviluppa e commercializza una tecnologia per la produzione su scala industriale di biomateriali innovativi prodotti a partire da micelio (funghi) e scarti provenienti da filiere agro-industriali. Tra le applicazioni, la realizzazione di pannelli fono-assorbenti e termo-isolanti. A Seeds&Chips c’è anche HomeBiogas che converte cibo e scarti animali in gas per cucinare (fino a 4 ore di disponibilità) e fertilizzanti naturali per la terra (fino a 5 litri al giorno), facendo risparmiare l’uso di 6 tonnellate di biossido di carbone all’anno. Merita certamente una menzione anche il CREA, che a Seeds&Chips ha in mostra l’Essiccatore Solare, finalizzato alla trasformazione sostenibile di alimenti in condizioni protette dalle intemperie e da agenti esterne, garantendo un importante impatto sulla sicurezza alimentare dei Paesi in Via di Sviluppo. E’ dunque un caso di utilizzo alternativo rispetto alle biomasse per energie, come accade di solito,  dell’essiccatore per la trasformazione alimentare.
    1. Il 9% degli investimenti si concentra in progetti connessi al trattamento dei terreni e tecniche di raccolta.
    Per le tematiche connesse alla produzione, a Seeds&Chips saranno presenti le Associazioni di Categoria: Confagricoltura, grazie ad ANGA, l’Associazione Nazionale dei Giovani di Confagricoltura e Coldiretti, grazie a Coldiretti giovani impresa. Il mondo agricolo, cioè, nonostante le fisiologiche resistente, è rappresentato in maniera completa e naturalmente grazie ai più giovani. E’ importante sottolineare che trattamenti e tecniche di raccolta sono strettamente connesse alla gestione di Big Data in Agricoltura. Un tempo, gli agricoltori guardavano il cielo per decidere cosa piantare, quando e cosa raccogliere, come. Adesso, gli agricoltori hanno a disposizione una serie di dispositivi capaci di raccogliere le informazioni tecniche strategiche per decidere della gestione del loro raccolto. Ed è attraverso queste informazioni dirette e puntuali, che anche le tecniche di racconto della vita della raccolta cambia. alex rural L’evoluzione dallo Storytelling all’Infotelling; l’agricoltore 4.0. e l’immersione dell’agricoltore nell’infosfera delle connessioni che lo collegano ai dati della filiera e alla proiezione della filiera nella rete, saranno trattati da Alex Giordano, Fondatore del Centro Studi di Etonografia Digitale e di Ninja Marketing, che a Seeds&Chips introduce e modera la conferenza internazionale sul tema “il potere dei BigData nel Foodsystem”, in calendario il 12 maggio alle ore 16.30 e relatore alla conferenza “Farmer 4.0” che si terrà venerdì 13 maggio alle ore 15.15.
    1. Il 9% degli investimenti si concentra in progetti su droni e robotica in agricoltura.
    E’ qui che l’Italia sta investendo moltissimo, ed è per questo che al tema Seeds&Chips ha dedicato una conferenza internazionale dal titolo “la rivoluzione dell’agricoltura di precisione”, in calendario il 13 Maggio alle 11.45, accogliendo moltissimi espositori che si occupano di droni e dispositivi applicati ai droni per il monitoraggio delle colture. Uno dei protagonisti di tale comparto, a Seeds&Chips, è senza dubbio l’azienda Magnaghi Aeronautica S.p.A. l’azienda che opera dal 1936, con sede a Napoli, che a livello globale nel settore aeronautico è una delle 5 aziende che fa parte dell’omonimo gruppo, che vanta un giro d’affari nel 2015 di oltre 100 milioni di Euro e quasi 900 dipendenti. Magnaghi Aeronautica a Seeds&Chips, tra l’altro, esporrà l’aeromobile Sky Arrow, velivolo biposto, con monomotore certificato secondo gli standard europei, statunitensi, brasiliani, cinesi, argentini, giordani e australiani e pilota, per cui possiede la certificazione ENAC e i dispositivi finalizzati a monitorare appezzamenti molto estesi. E’ pertanto uno strumento di monitoraggio delle colture ancora più preciso sia dei droni, che riescono a coprire mediamente solo 1 o 2 ettari, sia dei satelliti, i cui segnali non garantiscono livelli affidabili di dati. Inoltre i costi operativi – come ci ha spiegato l’Ing. Luigi Pugliese -, sono, incredibilmente bassi e la qualità dell’output decisamente elevata. La Magnaghi Aeronautica, si legge sul Sole24Ore, ha avviato un’interlocuzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Advisor scientifico di Seeds&Chips, e nello specifico con l’ISPA CNR di Bari  per mettere a punto pay load per operare su ulteriori colture partendo da grano ed ulivi Il primo a Foggia, il cosiddetto “granaio d’Italia” e il secondo nel Salento, per monitorare il fenomeno della Xylella. Utilizzando le parole di Marco Gualtieri, ideatore e responsabile di Seeds&Chips:
    Oggi abbiamo la rara occasione di unire un’opportunità economica alla realizzazione di qualcosa con un grande impatto per il futuro. Seeds&Chips è un momento importante e unico di incontro tra varie generazioni e competenze professionali. È un’esperienza e, soprattutto, un’occasione in cui le personalità più innovative e geniali del mondo si trovano, si confrontano e fanno business insieme”.
    Dopo la prima edizione, a marzo 2015, alla vigilia di Expo Milano e 6.000 visitatori, 95 espositori, 115 startup, 12 Paesi rappresentati, 25 conferenze con 135 relatori di cui 26 internazionali e 126 giornalisti accreditati, Milano è pronta per la seconda edizione. A Milano Congressi dal 11 al 14 Maggio. Se siete pionieri e fate le cose in cui (ancora) non crede nessuno e siete, come noi, innamorati dell’Italia, ci vediamo a Seeds&Chips.     * Claudia Laricchia, dottore commercialista e international business development manager.Da oltre 10 anni si occupa di internazionalizzazione ed assistenza tecnica ad imprese e Pubblica Amministrazione. Focus: Food innovation per rendere le imprese agroalimentari italiane più competitive sui mercati esteri (focus: Stati Uniti; Canada; Cina; Europa). Fondatrice di IDS- Internazionalizzazione digitale e smart.