Come utilizzare Google Analytics per calcolare il ROI della tua campagna

Quali sono le attività necessarie a tracciare su un sito web e gli accorgimenti tecnici che si possono utilizzare per massimizzare i tassi di conversione e, nel caso, testare soluzioni alternative?

Di questo e molto altro parleremo al Corso Online in Digital Strategy & Web Marketing + Digital Lab (posti limitati) con il docente Gianpaolo Lorusso, Web Marketing Consultant. Intanto abbiamo fatto alcune domande a Gianpaolo sul settore in cui opera e i principi di Google Analytics.

Sei uno dei primi professionisti web in Italia ad essersi interessato ai motori di ricerca, come si riesce a restare al top in un settore così dinamico?

Quello del web marketing è un settore in continua e rapidissima evoluzione. Il fattore chiave per non perdere colpi è sicuramente tenersi aggiornato seguendo le fonti giuste on line e partecipando a eventi/corsi di settore ogni volta che si può.
Non tanto perché si debba sempre imparare qualcosa (anzi, sarà meglio non scoprire delle tecniche che non conoscevi in un evento!), ma perché parlare con persone che hanno affrontato (e possibilmente risolto) i tuoi stessi problemi online sicuramente aiuta molto.

Inoltre il Search Engine Marketing è il regno della fuffa e bisogna capire di chi ci si può fidare (e dal vivo, di solito, è meglio che da morto).

Close-up view on white conceptual keyboard - Search Engine Marketing (blue key with magnifying glass symbol)

Google Analytics per arrivare al calcolo del ROI. Quanto è importante avere i giusti feedback per una strategia vincente?

Anche ai migliori capita di prendere solenni cantonate online, ed io sicuramente non faccio eccezione, anzi ;-)
I feedback lato committente ci consentono di imboccare la via giusta fin dall’inizio e quelli lato utente permettono di correggere il tiro in corsa senza spendere cifre allucinanti in costosi test di usabilità.
Quando poi non hai un flusso di vendite tale da darti dei numeri statisticamente affidabili è praticamente l’unica strada per individuare la strategia più giusta per il settore che ti interessa.

Qual è l'errore più diffuso di chi si avvicina per le prima volta a Google Analytics?

Non impostare il tracciamento delle conversioni.
Molti sono convinti che Analytics quando “esce dalla fabbrica” sia già completo e configurato per fornirti tutti i dati necessari per fare le tue scelte strategiche di investimento, ma non è così. Le azioni obiettivo da tracciare vanno impostate sito per sito, perché, banalmente, possono essere molto diverse da un sito ad un altro. In un e-commerce dovrai tracciare le vendite, in un sito puramente informativo, sarà meglio che tracci ad esempio il numero di richieste di contatto o il tempo di permanenza sul sito.

Non più tardi di ieri un cliente mi ha chiesto perché era necessario tracciare le azioni obiettivo sul suo sito. La risposta è molto semplice: perché altrimenti non sai da dove vengono le persone che poi sono diventate tuoi clienti. Non è un informazione da poco, soprattutto quando quelle visite le paghi.

Per te "il successo è essere orgogliosi di ciò che si fa": per arrivare a questo obiettivo, quanto sono importanti i piani B, ovvero le soluzioni alternative?

Sono pochissime le volte che mi è capitato di impostare online una strategia che non ha avuto bisogno di nessun aggiustamento in corso d’opera.
I piani B sono quindi vitali, così come lo è lasciarsi fin dall’inizio più “porte aperte” possibili nello sviluppo dei progetti.
A parte questo io credo fermamente che si debba mantenere un profilo etico nel proprio lavoro, anche a scapito di potenziali guadagni.

Personalmente mi sono sempre rifiutato di vendere qualcosa che sapevo avrebbe avuto scarsa utilità per chi l’avesse comprata. Puntare sulle debolezze umane per vendere mi è sempre sembrata una cosa indegna, anche se non incontrerai mai dal vivo le persone a cui stai rifilando “la sola”.
Per questo probabilmente non diventerò mai veramente ricco ;-)