Siamo nell’estate del 2012, allo scienziato/hacker Salvatore Iaconesi viene diagnosticato un cancro al cervello, da quel momento per lui e la sua compagna Oriana inizia una trafila ospedaliera e burocratica alla quale decidono di rispondere in maniera personale riconoscendo non solo il proprio ruolo per affrontare e comprendere la malattia, ma riportandola nella società per interrompere l’isolamento che molto spesso circonda il paziente.
Dal quel momento i dati medici e la malattia diventano la metafora di un’azione globale che coinvolge artisti, designer, ricercatori, scienziati, tecnologi, studenti e tutte le persone che scelgono di prendere parte a una Cura planetaria.
Il numero delle connessioni e delle storie che ha generato e continua a generare è impossibile da quantificare. In questi giorni è uscito un libro/toolkit edito da Codice Edizione che è gia diventato un cult sia nella rete che tra la stampa convenzionale e che sta registrando un record di vendite.
La Cura è un racconto a due voci di questa storia della storia pazzesca dello scienziato Salvatore Iaconesi che ammalatosi di cancro al cervello decide di ribellarsi al codice della malattia e al suo destino di paziente e di sua moglie Oriana Persico esperta di comunicazione e inclusione digitale e cyber-ecologista. I dati medici e il tumore diventano la metafora di un’azione globale che riporta il malato al centro della società.
Salvatore, infatti, decide di pubblicare in rete i propri dati medici e di fare appello all'intelligenza collettiva. Ed ha funzionato. Salvatore oggi è ancora vivo e vegeto ed attivissimo.
La Cura, attraverso un uso creativo e critico delle potenzialità offerte dalle tecnologie di rete, ha dimostrato di essere un metodo per affrontare temi sociali dall’istruzione alla salute, dall’ambiente all’innovazione usando le reti, le tecnologie e soprattutto le relazioni umane, scoprendo nuove forme di solidarietà e nuovi modi di agire insieme.
Un metodo in cui l’arte e la creatività svolgono il ruolo di sensori e di catalizzatori dell’immaginario, capace di attraversare contesti differenti, perché basato sul desiderio, non sulla competizione.
Nel 2012, al suo lancio, la Cura ha toccato cinque continenti coinvolgendo centinaia di migliaia di persone nel mondo. Dalla Cura sono nate centinaia di opere d'arte, dalla danza, al projection mapping, alla stampa 3D, alla poesia; paper e ricerche scientifiche; servizi e nuovi dispositivi. Il numero delle connessioni e delle storie che ha generato è impossibile da quantificare.
E la prosperità de La Cura continua con un tour di presentazioni/performance che parte proprio in questi giorni dalla Campania.
Gli appuntamenti
Infatti a Rural Hub www.ruralhub.it , il centro di ricerche diretto sull’innovazione applicata all’agricoltura, ospiterà tra il 16 e il 18 aprile Erbe Indisciplinate, una tre giorni in collaborazione con La Casa delle Erbe e l’Università degli Studi di Salerno, in cui si imparerà a riconoscere e raccogliere 150 erbe commestibili e officinali per ribadire l’importanza di aprirsi all’ambiente che ci circonda, in perfetto accordo con quanto sostenuto dalla Cura. Per maggiori informazioni cliccare qui.
Un workshop che si conclude con una giornata di raccolta erbe nei giardini del Campus dell’Università di Salerno per poi cucinarle e mangiarle tutti assieme in gustosissimi piatti che saranno serviti in una festa serale al Rural Pub .
Mercoledì 20 aprile, invece, l’Università Federico II di Napoli aprirà le porte a una conversazione sul libro La Cura, inserita all’interno del ciclo di seminari sulle culture digitali #BitGeneration, in cui i due autori, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, si confronteranno con Aldo Masullo, 93 anni, filosofo e Maria Venditti, 27 anni, cyborg. Qui tutte le info.
La Cura è un metodo per affrontare temi sociali – dall’istruzione alla salute, dall’ambiente all’innovazione – usando le reti, le tecnologie e soprattutto le relazioni umane, scoprendo nuove forme di solidarietà e nuovi modi di agire insieme.
Un libro che ci sentiamo di consigliare a tutti gli studiosi delle nuove tecnologie perché vi calerà in modo critico, parlando non solo al cervello ma anche alla pancia ed al cuore, di temi cari agli studiosi di comunicazione e societing: Cos'è l'iperconnettività? Perché oggi è ha senso parlare di interface politics, la politica della interfacce? E cos'è la biopolitica dei dati? Come muta il potere nell’era degli algoritmi? Cosa sono e come usare i modelli collaborativi peer-to-peer? Cosa possiamo fare con i big data? E molto ancora. Un utile strumento per navigare i conflitti e le opportunità della società delle reti con cui ci confrontiamo ogni giorno.