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  • Street Art e QR Code: l’arte si fa Mobile

    L'invasione dei Qr Code nel mondo degli artisti di strada

    7 Aprile 2016

    I QR Code (o codici Quick Response) negli ultimi 2 anni, dopo un eccessivo abuso nel guerrilla marketing, sono apparsi ovunque, su vetrine, riviste e pack. Ovviamente l’ascesa della navigazione web da smartphone e tablet ha contribuito a renderli uno strumento indiscutibile di mobile marketing, ma oggi la loro popolarità sembra in declino. Tuttavia la street art suggerisce che questo strumento di guerrilla può tornare a colpire le strade del mondo ma con una nuova funzione sociale.

    In strada

    Banksy_Calais-qrcode Uno degli artisti di strada più famosi del mondo, Banksy, all’inizio dell’anno ha riportato alla gloria i QR Code con un’opera in risposta alla crisi dei rifugiati. Vicino l’ambasciata francese a Londra, Banksy ha lasciato uno stencil raffigurante la giovane Cosetta, celebre personaggio  del romanzo di Victor Hugo, I Miserabili: la ragazza è circondata da gas lacrimogeni e ha le lacrime agli occhi. Inquadrando il QR Code vicino allo stencil  si accedeva ad un video online di un raid della polizia nei campi profughi a Calais. LEGGI ANCHE: Snapchat, le ultime novità e le opportunità per i brand

    Musica e QR Code

    qr-code-Sweza Banksy non è il primo artista di strada a sperimentare i QR Code nelle sue opere. L’artista tedesco Sweza è celebre per il suo uso dei QR Code nei suoi graffiti: ad esempio ha incollato per tutta la città di Berlino e in molte altre, dei manifesti raffiguranti degli stereo portatili che includono un QR Code: in questo modo è possibile ascoltare la musica appena si scansiona il codice.  Il progetto si chiama QRadio ed è davvero un modo alternativo e creativo per regalare ai passanti una pausa musicale! Sweza ha utilizzato i QR Code anche in Italia: a Bologna, città che lo aveva ospitato in passato, ha posto dei QR Code là dove c’erano alcuni suoi graffiti che nel tempo sono state cancellate. Grazie ai QR Code è possibile ancora vedere le sue opere. C’è ancora spazio per la sperimentazione con i QR Code e non possiamo certamente definirli uno strumento obsoleto di guerrilla marketing: quello che deve cambiare è il modo di utilizzarli. Non è più sufficiente metterli in vetrina o nelle confezioni, è necessario trasformarli in un mezzo nuovo di comunicazione. Se scegli di utilizzare i QR Code per un’azione di guerrilla marketing, non tralasciare particolari importanti come lo spazio web sul server del tuo sito: potresti ritrovarti un aumento considerevole di visite!

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