Il blog B2B è un hub di contenuti focalizzati ed esaustivi dove il potenziale cliente, attraverso la partecipazione e i commenti, entra in relazione con i referenti aziendali, l'azienda e i suoi prodotti.
Lo scopo di un blog B2B è:
- far diventare l'azienda il punto di riferimento del settore/segmento
- far nascere e crescere la reputazione che l'organizzazione, pubblicando contenuti e idee, abbia l'autorità per discutere dei temi d'interesse per l'utente;
- aumentare la redemption.
Con gli articoli pubblicati attiriamo l'interesse della buyer persona, che potranno anche essere un'anteprima di quanto troveranno in un eventuale approfondimento come eBook o webinar, creando così l'occasione per profilare l'utente, facendolo diventare un lead.
"Ma di cosa si deve scrivere per creare l'interesse?": questa è una domanda ricorrente, soprattutto dopo il primo mese di blogging, nel quale si sono esaurite le vostre fantasie creative.
La risposta è semplice, ma al contempo complessa: è necessario scrivere di soluzioni a problemi di interesse per gli interlocutori, non concentrandosi sul vendere il prodotto ma sulla capacità di risoluzione del problema.
Ecco dieci consigli per riuscire a far diventare il blog B2B uno strumento efficace nell'ecosistema di comunicazione.
Attirare l'attenzione dell'utente
Il contenuto non è nulla senza un ottimo titolo: bisogna instillare il desiderio di leggere il contenuto, di cliccarlo subito, di dedicarci un momento di attenzione.
Solo dopo aver fatto quel click sul titolo, l'utente potrà iniziare il lungo viaggio che lo porterà a diventare un cliente affezionato!
Essere multimediali
Le statistiche parlano chiaro: i video sono il format di contenuto che oggi ha più presa sull'audience.
Dotarsi di contenuti in grado di rispondere alle attese degli utenti, offrendo contenuti engaging che siano fedeli a questo trend può essere un ottimo modo per stimolare le reaction del nostro pubblico.
Un altro vantaggio del video sta nel consentire all'utente di vedere la realtà aziendale, facendone scoprire il "dietro le quinte": un modo per porsi in maniera più empatica, sfruttando le capacità narrative di questo format.
Un'idea per iniziare subito: provare a collegare la pagina Q&A del blog a una playlist di video. Il risultato sarà sicuramente più appealing di una serie di lunghe risposte testuali, senza contare la spendibilità nel piano editoriale dei canali social aziendali!
Il Visual è un must have
Le infografiche mostrano in modo creativo e ingaggiante le informazioni, organizzate in un percorso logico in grado di attirare l'attenzione dell'utente, rimanendogli impresse più facilmente.
Sono facili da capire, veloci da memorizzare, da seguire e da condividere: contribuiscono alla notorietà del blog e attirano il pubblico della parte più vasta delle platea dei prospect.
Per cominciare con poca fatica, se non si è dei grafici professionisti, uno degli strumenti più utili è Canva: un tool che in pochi minuti permette di creare un'infografica, partendo da zero!
Essere sempre mobile-friendly
È necessario verificare che tutti i post e le call to action contenute siano correttamente visibili e usufruibili dall'utente, facendo attenzione alle call to action leading, che devono essere ottimizzate per l'inserimento dei dati da mobile.
Per capire se un blog B2B è ottimizzato per i diversi dispositivi mobili, è possibile usare Google per Webmaster, un tool che è in grado - inserendo semplicemente l'url del sito - di definire il grado di compatibilità con i device mobile.
Dare continuità all'attività editoriale
La creazione continua dei contenuti è il grande problema che affligge tutti i blogger: dare però una continuità al piano editoriale è essenziale per costruire uno strumento che sia efficiente, in termini di performance.
Spaziare quindi fra gli argomenti diventa essenziale per sviluppare, oltre che una regolarità nelle pubblicazioni, anche una varietà di contenuti che possa rendere sempre fresca e credibile la comunicazione del blog B2B: spiegare come eseguire una determinata attività aggiungendo il contenuto multimediale, come raggiungere un obiettivo inserendo un'infografica, pubblicare delle analisi su trend futuri grazie alle competenze acquisite, creare delle recensioni di articoli o di prodotti, mantenere una lista di tool o di fonti autorevoli di interesse per i vostri utenti.
Per aiutarvi nella pianificazione del vostro piano editoriale, uno strumento utile da utilizzare è Hootsuite, disponibile anche nella versione gratuita.
Proporre contenuti realmente interessanti
Sembra una banalità, ma non è così.
È necessario fare informazioni e offrire soluzioni agli utenti, non limitandosi a raccontare le attività aziendali, scegliendo il momento migliore per farlo e lavorando anche alle modalità di condivisione.
Ad esempio, un contenuto di natura più professionalizzante e immaginato per la divisione HR potrebbe essere più apprezzato dai partecipanti a un gruppo su LinkedIn dedicato al tema, rispetto a una pagina generica di Google Plus.
Un suggerimento: create dei contenitori digitali che possano essere "sfogliati" dai vostri utenti, sfruttando strumenti come Flipboard o Pocket: l'utente avrà la possibilità di accedere ai contenuti in ogni momento e con qualsiasi strumento, Kindle compreso.
Agevolare la redemption
Come già detto, lo scopo di un blog B2B è anche quello di creare business: a differenza delle cold call, il processo è più lento.
L'utente si avvicinerà all'azienda a piccoli passi, andrà guidato e supportato, inserendo delle call to action che lo esortino a prendere parte del blog o a fornire dei dati di profilazione.
In ogni articolo del blog B2B è necessario inserire una call to action in correlazione diretta tra il contenuto, il lettore e la fase di redemption in cui questo si trova. Ad esempio, se un articolo è pensato per i potenziali lead, si potrà inserire una call to action leading con la quale, in cambio di dati di profilazione, l'utente riceverà una ricompensa (ad esempio, un eBook).
Comunicate sempre e ovunque
Con la creazione di un articolo sarà necessario darne risalto sui diversi canali sociali, distillando le uscite in diversi giorni e orari; in questo modo sarà possibile capire quale canale cattura maggiore attenzione e quali sono gli orari della giornata più proficui.
Non bisogna dimenticare di inserire all'interno di ciascun articolo, i bottoni di condivisione social affinché il lettore possa condividere con facilità il contenuto a tutta la sua rete.
Un suggerimento: far capire al pubblico la competenza aziendale inserendo nel testo degli articoli degli anchor text a contenuti già pubblicati; questo vi permetterà di far conoscere altri lavori e di approfondire maggiormente la vostra professionalità e le soluzioni già prospettate.
Keep in touch!
Il rapporto fra blog B2B e utente è equiparabile a una relazione, che per crescere va stimolata: è necessario quindi incentivare la partecipazione attiva degli utenti, sostenendo in ogni articolo pubblicato la richiesta di commenti e di condivisioni.
Gli utenti, sottoponendo il loro punto di vista o condividendo un problema specifico in un commento, inviteranno l'azienda ad esporsi rispondendo con un nuovo contenuto, fruibile anche da altri utenti: un modo per approfondire il tema e, contemporaneamente, fidelizzare il lettore.
Ospitate e fatevi ospitare
Per far crescere un blog è necessario compiere delle attività che incrementino la quantità di pubblico con cui questo viene in contatto.
Per raggiungere lo scopo, un'ottima cosa è ospitare autori che abbiano uno standing specifico per un determinato argomento o problema: professori locali, esperti, clienti, analisti, blogger possono dare un valore aggiunto se sul blog B2B è presente uno spazio in cui scrivere.
La stessa cosa può essere fatta dal blogger autore, che può diventare a sua volta special guest: dando il vostro contributo attivo all'articolo o ad un commento di un altro partecipante. Un modo per accordarsi credibilità, e contemporaneamente raggiungere nuovi pubblici, potenzialmente interessanti.
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