Puntare sul digitale è la strada giusta? Può sembrare banale, ma a giudicare dalla nuova classifica di Forbes sugli uomini più ricchi del mondo, web e tecnologia si assicurano i piani alti della hit.
Sono diventati un po' meno ricchi del passato, ma sono più numerosi e più omogeneamente posizionati nel mondo rispetto ai primi anni della classifica Forbes. I miliardari globali, censiti dalla rivista sin dal 1987, hanno visto variare soprattutto gli ambiti delle loro attività e la posizione geografica, più che portafogli e patrimoni.
Se trent'anni fa Giappone e Stati Uniti dominavano la lista, oggi è possibile individuare anche nomi provenienti dai Paesi Emergenti.
Nel 2016 Forbes ha contato 1.810 miliardari, 16 in meno rispetto allo scorso anno e con patrimoni scesi di 552 miliardi di dollari, per un totale di poco meno di 6.500 miliardi.
La new economy ha certamente ridisegnato la mappa mondiale della ricchezza, tanto da riservare inaspettate sorprese scorrendo la classifica.
Gates, Bezos e Zuckerberg nella top ten della classifica di Forbes
Al primo posto, quasi impossibile schiodarlo dal suo dominio nella hit, Bill Gates, fondatore e presidente di Microsoft, può vantare un patrimonio netto di 75 miliardi di dollari, che gli assicura, senza ombra di dubbio, la vetta della classifica Forbes.
La vera novità è l'ingresso in classifica, al ventiseiesimo posto, del CEO di Microsoft Steve Ballmer, segno che la vera ricchezza è ormai consacrata ai byte.
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Il papà di Facebook, il più noto startupper di ogni tempo Mark Zuckerberg, ha lasciato il suo quinto posto nella lista di Forbes al fondatore di Amazon Jeff Bezos.
Con i suoi 45,2 miliardi di dollari Bezos ha superato il patrimonio di "appena" 44,6 miliardi di Zuckerberg, in un testa a testa che vede seguire immediatamente dopo, al settimo posto, Larry Allison di Oracle.
Tutti i ricchi del digitale
Nella classifica di Forbes spuntano altri nomi legati al digital. Tra i super paperoni del 2016, infatti, ci sono anche Larry Page e Sergey Brin di Google e Jack Ma, fondatore di Alibaba.
Ancora una posizione occupata da Microsoft, con i 17,5 miliardi e il quarantesimo posto di Paul Allen.
In piena bufera sul tema sicurezza e privacy legato a web e tecnologia, non è da trascurare il nome di un altro miliardario digitale, che proprio sulla sicurezza punta per far crescere il proprio business: Michael Dell, trentacinquesimo in classifica con i suoi 19,8 miliardi di dollari, nel 2016 conta di sfondare quotando in borsa la sua controllata SecureWorks.
Nella classifica di Forbes troviamo anche Shiv Nadar, fondatore di HCL Technologies, Robin Li, cofondatore del motore di ricerca più popolare in Cina, Baidu, Elon Musk di Tesla Motors e al centesimo posto Eric Schmidt, Executive Chairman di Google.
Come si diventa miliardari nel 2016?
Rispetto alla prima classifica di Forbes il mondo del business è radicalmente cambiato. Oggi, per scalare la vetta della Billionaires List di Forbes, non basta più essere nati fortunati, in una zona del mondo già particolarmente prospera.
Se Giappone e Stati Uniti continuano a dominare le classifiche - questo il dato di fatto - tech e terziario hanno piano, piano sostituito il mattone e l'industria. Anche l'India ha potuto così guadagnarsi i suoi posti in classifica, richiamando però una domanda chiara: a questi miliardari, corrisponde un'economia altrettanto fulgida nei rispettivi Paesi?