Da anni il settore delle telecomunicazioni discute sulla possibilità che gli operatori telefonici possano prevedere blocchi per le pubblicità sulle proprie reti.
Ieri 3 UK e 3 Italia hanno annunciato un importante novità: il gruppo 3 sta collaborando con Shine Technologies per l’implementazione sulle proprie reti delle tecnologie Shine per il blocco della pubblicità sui dispositivi mobili. L'iniziativa partirà nel nostro Paese e in Inghilterra, ma 3 sta lavorando perché ci sia una rapida distribuzione della tecnologia di “ad-blocking” anche agli altri operatori del Gruppo 3.
Rispetto ai servizi basati su App, secondo il gruppo 3 il servizio di “ad-blocking” integrato nelle reti mobili rappresenta una soluzione più efficiente per i clienti, poiché riesce ad intervenire su un numero maggiore di banner pubblicitari senza alterare l’esperienza e la velocità di navigazione.
La collaborazione con Shine non ha l’obiettivo di eliminare la pubblicità, che è spesso interessante e porta benefici ai clienti, ma di dare agli utilizzatori la possibilità di scegliere se e quando ricevere pubblicità sul proprio dispositivo mobile.
Gruppo 3 fa sapere che gli obiettivi del servizio ad-blocking sono principalmente:
- che i clienti non dovrebbero pagare per l’utilizzo dei dati consumati per visualizzare la pubblicità sul dispositivo mobile. Questi costi dovrebbero essere a carico degli inserzionisti.
- che la privacy e la sicurezza dei clienti debba essere completamente protetta. Alcuni inserzionisti utilizzano infatti la pubblicità per appropriarsi dei dati clienti senza che questi ultimi ne siano a conoscenza o abbiano dato il proprio consenso.
- che i clienti dovrebbero essere in grado di ricevere solo la pubblicità di loro interesse, senza che la loro esperienza e velocità di navigazione venga condizionata da una pubblicità spesso eccessiva, intrusiva e quindi non desiderata.
Durante I prossimi mesi, 3 annuncerà maggiori dettagli su come il Gruppo raggiungerà questi obiettivi e collaborerà con Shine Technologies e il mondo pubblicitario.
Tom Malleschitz, CEO di 3 UK, ha dichiarato:
“L’eccessiva ed irrilevante pubblicità sui dispositivi mobili irrita i clienti e ha un effetto negativo sull’ esperienza di navigazione. Non crediamo che i clienti debbano pagare attraverso il consumo dei dati generato dalla pubblicità sui loro dispositivi mobili. L’industria deve lavorare in modo coeso per dare ai clienti la pubblicità che essi desiderano e da cui traggono benefici. Questi obiettivi daranno ai clienti la possibilità di scegliere e miglioreranno sensibilmente la loro esperienza di navigazione.”
Quali scenari comporterà il blocco della pubblicità?
Il dibattito in questione è in corso da anni, come abbiamo detto all'inizio. Le pubblicità sostengono i siti web, i cui contenuti per gli utenti sono così gratuiti.
Le alternative alla pubblicità sono i sistemi paywall ( contenuti a pagamento) e gli abbonamenti per i siti web preferiti, le applicazioni e in generale i servizi online. Le app ad-blocking sono una cosa, ma un divieto generale per gli annunci pubblicitari potrebbe minare il modello di pubblicazione che permette il Web gratuito.
Questa notizia non lascerà indifferente il settore mobile né quello pubblicitario: molti interessi sono in ballo e l'annuncio arriva a pochi giorni dal Mobile World Congress di Barcellona. Restiamo in attesa di conoscere i futuri sviluppi di questa notizia.