Michaela Matichecchia, è tutor della Factory 2016 del Master Online in Social Media Marketing di Ninja Academy.
Quando mi chiedono quale sia la vera sfida del social media marketing, rispondo sempre che è quella di coinvolgere le persone, o meglio di ottenere l'engagement.
Preferisco usare la parola inglese perché in realtà ha un significato più calzante, va oltre il coinvolgimento emotivo: è un fidanzamento!
Se pensiamo al coinvolgimento come fidanzamento è subito evidente di come si stia per forza di cose parlando di un rapporto reciproco, dove entrambe le parti sono coinvolte in una relazione. Questo fa capire come il Brand, attraverso i social, si deve comportare come un innamorato, prendersi cura delle persone, anticipare i loro bisogni, aiutarli, supportarli (e anche sopportarli, sì) ed ascoltarli.
L’ascolto rappresenta la vera innovazione introdotta dai social media
È l’elemento che ha rivoluzionato la comunicazione, online ed offline, dando alle aziende la possibilità di sapere cosa le persone pensano, cosa dicono e come lo dicono. Ad ascoltare e a creare questo rapporto reciproco tra Brand e persone, non ci sono macchine, robot, bot, tool o algoritmi. Ci sono altre persone.
Ci sono persone dietro le pagine Facebook, dietro le tastiere che battono i 140 caratteri di un tweet, ci sono persone che leggono i commenti, che ne gioiscono e che ne soffrono. Sono persone che, proprio come gli innamorati che cercano di conquistare la loro dolce metà, si ingegnano per elaborare la giusta strategia, per cercare il giusto tono di voce e per confezionare regali (sotto forma di contenuti) unici e irresistibili.
Bisogna metterci passione, ingegno, entusiasmo, creatività. Lavorare insieme con impegno per un unico obiettivo.
È questo che ogni anno si ritrovano a fare i gruppi della Factory.
5 persone unite dalla voglia di comunicare un grande Brand, di provare, di sbagliare, mettendo in pratica le lezioni teoriche del Ninja Master Online in Social Media Marketing.
- Si impara a lavorare insieme. Questa è una sfida nella sfida.
È necessario mettersi insieme nei panni di un unico Brand, diventare insieme un unico Cyrano de Bergerac che dà voce e parole, dietro le quinte, al Brand, per fare innamorare la propria audience. - Si lavora sui brief forniti dal Brand partner della Factory. Si ha così la possibilità di mettersi alla prova su task reali e di apprendere così una metodologia valida e già rodata.
- Si fa esperienza su casi reali, senza aver paura di commettere errori, perché dagli errori si impara, perché se si incorre in un epic fail durante la Factory sarà un epic fail evitato in futuro.
Quest'anno lavoreremo sui brief di Ceres, che nel panorama della comunicazione social è un'eccellenza. Insomma, posso dire che è un'occasione per imparare dai migliori.
Non vedo l'ora di seguire i lavori dei miei gruppi di Milano, di vederli crescere level dopo level. I gruppi affronteranno 10 level, come di consueto, 3 dal vivo e 7 online. In occasione dell’ultimo level, che coincide con l’ultimo incontro dal vivo, i gruppi si sfideranno a colpi di pitch presentation. Chi presenterà la strategia più convincente, o meglio, chi sarà più convincente nel presentare la propria strategia, vincerà.
A valutare i lavori dei gruppi ci saranno social media manager e digital strategist di grandi aziende e di grandi agenzie.
Perciò chi accetterà la sfida e la affronterà da vero ninja, potrà ritenersi pronto a raccogliere qualsiasi prova nell’ambito del social media marketing e della comunicazione.
Perché oltre l’engagement ci sono altri traguardi da conquistare. E, mai come in questa Factory, avremo la possibilità di guardare oltre: Ceres ha già conquistato la sua audience con la sua presenza su Twitter e Facebook. Cosa chiederà di più ai Guerrieri della Factory?