(Visual) content is (the new) king.
Come riporta un recente studio pubblicato da eMarketer, le imprese sembrano sempre più propense ad incrementare la propria presenza e a investire in sponsorizzazioni su Instagram. Ma le risorse che il social può offrire ai brand non passano solo attraverso la pubblicità: soprattutto per le realtà più piccole, ci sono ancora molte strade percorribili par fare brand awareness e creare engagement.
È il caso, ad esempio, di #creatoadarte, il progetto targato Instagramers Italia in partnership con Italian Stories, la piattaforma web che mette in contatto i migliori artigiani del nostro Paese con i viaggiatori in cerca di esperienze uniche nel Made in Italy.
Si tratta di un viaggio tra foto e video che raccontano l'Italia, spesso invisibile, del saper fare: le botteghe artigianali e manifatturiere, i laboratori a metà tra tradizione e innovazione e le persone che li rendono vivi ogni giorno, trasformando tecnica e creatività in prodotti unici del nostro territorio.
Che si tratti di fashion, food, design o qualunque altro ambito di eccellenza, l'importante è condividere su Instagram una storia, utilizzando i 3 hashtag legati al progetto: #creatoadarte, creatoadarteNOMEREGIONE (ad esempio #creatoadarteLOMBARDIA) e #italianstories. L'account @creatoadarte, ogni settimana, si occupa di selezionare alcune tra le foto più belle, emozionanti e rappresentative per ricondividerle con una breve didascalia che vuole essere più un racconto.
Una vetrina interessantissima e soprattutto utile per farsi conoscere a costo zero, considerando che anche l'account stesso di @Igersitalia, che ad oggi conta oltre 98 mila follower, dà spazio ad alcuni scatti nell'apposita rubrica settimanale.
Tra gli ideatori, Alessandra Polo, Social Media Strategist e parte del team Igersitalia, ci ha raccontato più nel dettaglio il progetto.
Come sono nate l'idea di #creatoadarte e la partnership con Italian Stories?
L'idea è nata quando abbiamo interpellato i Local Manager delle community Instagramers perché proponessero il tema per una nuova rubrica per il 2016.
#creatoadarte è il frutto del confronto tra alcuni admin delle community Igers della Sardegna: Daniela Deidda ha lanciato inizialmente l'idea poi ripresa da Massimo Loi, che da anni racconta il mondo dell'artigianato in Sardegna e non solo. Cinzia Urru ha proposto il tag finale (inizialmente si era pensato a #fattoadarte, poi abbandonato perché esisteva già). Io ho contribuito allo sviluppo dell'idea, affinché fosse più in linea possibile con gli obiettivi di Igersitalia, e a dicembre l'ho presentata con un video realizzato da Massimo in occasione della 8^ edizione di BTO Buy Tourism Online, l'evento più atteso dell'anno nel mondo del travel online. Eccolo:
È stato proprio lì che ho conosciuto i ragazzi di Italian Stories. Conoscevo già il loro bel progetto ed era già mia intenzione andare a conoscerli di persona. Hanno fatto semplicemente prima loro, perché poco dopo il mio intervento hanno intercettato un tweet e sono venuti a cercarci. La partnership è stata una naturale conseguenza che ci consentirà di contribuire a far emergere tante belle realtà.
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Il progetto è partito da un paio di settimane: com'è stata la risposta finora?
Il progetto è stato subito accolto con grande entusiasmo un po' da tutte le regioni. Attraverso il canale @creatoadarte stiamo alternando i contributi regione per regione e per tipologia di attività. Un'ulteriore selezione va poi su @Igersitalia. Cercando su Instagram l'hashtag #creatoadarte si può vedere che gli altri hashtag più usati sono, al momento, #creatoadartesardegna con 230 post, #creatoadartepuglia con 100 post, #creatoadartesicilia con 89 post, #creatoadarteemiliaromagna con 65 post e via di questo passo.
Possono postare foto e video solo botteghe e laboratori artigianali o anche qualsiasi utente?
L'idea è che siano principalmente gli utenti a farci scoprire i laboratori, ma anche le realtà industriali o i prodotti finiti. Abbiamo poi notato con piacere che sono diversi gli artigiani che, avendo un account su Instagram (evviva!), stanno cogliendo l'opportunità di partecipare e avere visibilità.
Tutti gli utenti sono quindi coinvolti nella promozione delle eccellenze del nostro territorio: non solo imprese che parlano di sé stesse, ma uno narrazione che parte dal basso.
Esatto, ed è ciò che ci aspettavamo anche alla luce dei progetti proposti in passato. Sicuramente il modo migliore per scoprire anche quelle piccole realtà che invece non sono ancora attive sui social.
Immagini e video che raccontano la storia e la cultura del prodotto: pensi che questo progetto possa aiutare i piccoli brand a cambiare il modo di comunicare sui social?
Speriamo che questo possa essere un ulteriore esempio di come si può fare bene. Le sponsorizzazioni non sono affatto l'unica strada. Vale per Facebook come per Instagram. Se ti impegni e pubblichi con costanza contenuti di qualità - ovvero una bella foto o video a cui abbini una bella caption con informazioni, curiosità o una storia - e se ti impegni a dedicare anche del tempo ad altri (con like e commenti), non tarderai ad avere degli ottimi risultati. Certo, le sponsorizzazioni possono aiutare e dare una spinta, ma poi ti devi impegnare per creare e far crescere una community di utenti affezionati e pronti, in alcuni casi, a promuovere essi stessi il tuo marchio.
Il progetto nasce su Instagram, ma è presente anche su Twitter e Facebook: in termini di engagement, come è diversa la risposta degli utenti?
Abbiamo voluto avere una presenza anche sugli altri principali social ma è chiaramente su Instagram che si concentra il progetto e noi stessi admin dell'account @creatoadarte è lì che concentriamo le nostre energie. Molto tempo va via nella selezione delle foto e nel suggerire l'aggiunta della didascalia dove manca (e manca spesso...). Le community locali e regionali stanno dando anche loro un grande contributo avendo lanciato a loro volta una rubrica con il proprio tag regionale.
#creatoadarte proseguirà per tutto il 2016. Sono previste iniziative correlate, ad esempio Instameet o mostre?
Certo e sarà una delle cose che più ci piace fare: andare e toccare con mano, realizzare noi stessi gli scatti all'interno dei laboratori, delle botteghe. Sarà l'occasione per farci raccontare le loro storie e contemporaneamente immortalare i gesti ma anche i prodotti finiti di quelle realtà note e meno note che ci rendono orgogliosi e ci fanno apprezzare nel resto del mondo. Proprio pochi giorni fa, in Sardegna, abbiamo visitato la bottega/Museo di Chiara Vigo, l'unico Maestro di bisso al mondo. Eccola qui:
Sempre più persone utilizzano Instagram per scoprire posti nuovi da visitare: pensi che questo progetto possa favorire anche il turismo culturale e la riscoperta dei nostri prodotti d'eccellenza come "esperienze" da vivere?
L'idea di abbinare anche delle visite mirate nasce proprio dalla volontà di raccontare anche il territorio in cui opera quel dato laboratorio/bottega. Affinchè chi verrà a conoscenza di quella realtà artigianale possa essere invogliato a fare un'esperienza più ampia possibile.