Enel cambia logo e visual identity: le ragioni del rebranding
Intervista esclusiva a Isabella Panizza, Head of Global Digital Communications di Enel
27 Gennaio 2016
Ieri a Madrid è avvenuta la presentazione delle novità del marchio Enel: nuovo logo, nuova identità visiva, nuova filosofia di marca. I più attenti osservatori avranno di sicuro notato che già da alcuni giorni sui canali social del brand era scomparso il logo, sostituito con un colore diverso ogni giorno, fino all’evento.
Vi proponiamo, in esclusiva per Ninja Marketing , un’intervista a Isabella Panizza – Head of Global Digital Communications di Enel.A quali nuove direttrici strategiche è dovuto il rebranding del marchio Enel?
Il mondo è cambiato. Viviamo in una realtà più interconnessa e veloce e quindi più complessa. Oggi posso vedere in tempo reale su Periscope un concerto dall’altra parte del mondo o guidare un’auto completamente elettrica, domani milioni di persone in Africa potranno accedere alla rete grazie ai droni di Facebook. La tecnologia ha radicalmente cambiato le nostre abitudini di vita e le possibilità delle future generazioni. Il nostro smartphone, i droni, le auto elettriche. Tutto questo necessita di Energia. La domanda di energia è cambiata ed è in crescita. Il rebranding è il modo in cui Enel si dichiara pronta a raccogliere la sfida di un futuro che ha fame di energia. La nostra risposta è Open Power, il modo in cui concepiamo il ruolo di Enel. Noi vogliamo e dobbiamo affrontare queste sfide aprendo l’azienda alle nuove opportunità. Open Power significa questo: aprirsi alle persone, ai partner e alle tecnologie per aumentare il nostro impatto nel mondo superconnesso di oggi. Come? Combinando la forza incredibile di un’organizzazione globale come la nostra, con le opportunità immense del digitale.Dopo 18 anni lo storico logo, disegnato da Bob Noorda, lascia spazio alla nuova identity concepita dall’inglese Wolff Olins. Qual è stato il processo creativo che ha portato a questo risultato e quali erano le esigenze comunicative di Enel?
Definito il nostro posizionamento Open Power la sfida fondamentale è stata: come rendere questo concetto visibile? Per questo insieme alla nostra agenzia (Wolff Olins) siamo partiti dall’aspetto che concetti come energia e movimento assumono in natura. L’approdo è stato il concetto di “cursore”, un’entità astratta che rappresenta visualmente le caratteristiche salienti dell’energia. Il cursore diventa l’elemento costituente del nuovo logo, dell’identità visuale del brand e soprattutto dell’esperienza di interazione fra brand e stakeholders. Qualsiasi momento di comunicazione è costruito partendo dall’unità base del cursore. L’obiettivo di Enel era dotarsi di una nuova identità visuale che riflettesse il nuovo posizionamento Open Power a livello di concetto. Ma anche trovare un’identità esteticamente «digitale» e quindi più contemporanea che esprima la leadership tecnologica di Enel: smart-grid, mobilità elettrica, smart-cities, start-up, energie rinnovabili. https://www.youtube.com/watch?v=m2Ey0AKj0DQTra le novità annunciate oggi, anche il nuovo sito web: quali innovazioni ci sono dal punto di vista della user experience e come si integra la piattaforma all’interno della nuova strategia digitale?
Fin dall’inizio del processo di rebranding il nostro CEO (Ing. Francesco Starace) ha voluto che il nuovo posizionamento e la nuova identità grafica non fossero solo dei concetti. Per questo contemporaneamente al rebranding abbiamo lavorato alla nostra presenza digitale, affinché da subito fosse la metafora concreta del nostro impegno Open Power. Come per il rebranding, abbiamo selezionato uno dei migliori partner al mondo (Huge) per realizzare un’ambizione importante: passare da un sito corporate inteso come una brochure aziendale ad un sito completamente costruito intorno all’esperienza e all’interazione. La sfida e l’impegno sono stati sottolineati dalle parole di Aaron Shapiro, CEO of Huge:«It’s a privilege to work with a company that has such an ambitious vision for transforming its business and the world we live in. Togetherwe’ve created a best-in-class experience that not only provides users with access to the information they need, but also inspires them with a vision for the future. We’re proud to be part of Enel’s efforts to create a better world and set such a positive example for other companies in the global marketplace.”Per questo abbiamo ricostruito dalle fondamenta la nostra presenza digitale partendo da un approccio di user-centered design: l’ascolto dei bisogni dei nostri target. Il nostro nuovo sito corporate è progettato mobile-first e diventa un hub di informazioni ma anche e soprattutto di storie: le persone, i luoghi e le tecnologie ingredienti del successo di Enel. La nostra sfida più grande è rappresentata dalla complessità del nostro ecosistema digitale: Enel è presente in oltre 30 paesi, è rappresentata principalmente da due brand (Enel e Endesa), oltre alla propria identità corporate deve gestire l’identità da operatore di mercato. Per questo abbiamo utilizzato un approccio di lean start-up, il nostro attuale sito corporate è concepito come un minimum viable product, inizio di un percorso che nel corso del 2016 ci porterà a uniformare e razionalizzare tutti i nostri siti web nel mondo (oggi quasi 200) e a potenziare la nostra presenza mobile nel mondo delle app e dello storytelling attraverso contenuti originali. Il design-thinking è il processo di sviluppo di questo ecosistema digitale che abbiamo in mente. Il sito corporate supporterà la nuova strategia digitale diventando il punto di intersezione fra la comunicazione più istituzionale e il corporate storytelling che svilupperemo pienamente attraverso una riconfigurazione dei canali social media nel primo semestre 2016.