Il 2015 è stato un anno importante per il panorama dell'online video. I più grandi social network hanno introdotto via via sempre più funzionalità nel tentativo di mantenere viva l'attenzione su di essi e fidelizzare i propri utenti: di fatto, la partita negli ultimi mesi è giocata sul fronte del video.
Complice anche la vitalità del mercato dello streaming on demand, che ha visto protagonisti l'espansione mondiale di Netflix e l'affermazione di nuovi produttori come Amazon nell'industria hollywoodiana.
Tutte premesse che hanno spianato la strada a grandi sviluppi a cui assisteremo nei prossimi mesi. Ecco dunque qualche previsione per il digital video.
1. L'online video sorpasserà la televisione
Basterebbe pensare al fatto che alcuni tra i principali network statunitensi via cavo hanno implementato nella loro offerta anche dei servizi di streaming online: è il caso di HBO, Showtime e CBS. YouTube ha introdotto la sua versione a pagamento, YouTube Red, mentre Netflix è approdata ormai in 190 Paesi.
Sembra proprio che la fruizione dei video online sia destinata a superare quella tramite TV tradizionale. Quello degli SVOD (subscription video on demand) è un business sempre più diffuso, potente, ricco e ipercompetitivo. Tuttavia i sistemi di distribuzione OTT (over the top) rappresentano un nuovo ecosistema che non "uccide" la televisione, bensì la riformula, cambiandone la tecnologia e gli equilibri tra editori e inserzionisti I quali spesso si uniscono producendo canali proprietari come nel caso delle app di Condé Nast e Red Bull per Apple TV).
2. Il mobile continuerà a crescere
Come riporta Inc42, l'app di YouTube è seconda solo a Facebook nel numero totali di visitatori. Chi guarda video da dispositivi mobili spende almeno 9 ore al mese sulla suddetta app, quasi il doppio rispetto al 2014.
3. Video ads tra i risultati di ricerca di Google
Il video advertising vivrà una nuova vita. Google ha infatti dichiarato, lo scorso agosto, di aver iniziato a testare l'integrazione di video ads all'interno della sua SERP.
Come ricorda Search Engine Land, Google ha analizzato a lungo l'impatto dei video. Lo scorso aprile ha dichiarato che il 65% delle campagne YouTube TrueView ha portato ad un significativo incremento dell'interesse verso i brand inserzionisti.
E del resto, l'aumentare dei video nei risultati di ricerca è già percepibile: il 14% dei risultati sono filmati, di cui l'82% viene da YouTube.
4. La realtà è sempre più virtuale (almeno in video)
Nei mesi scorsi ne abbiamo sentito parlare tantissimo. La realtà virtuale è sempre più presente tra i contenuti video dei brand e sempre più ampia è l'offerta di device in grado di fare esperienza di questa tecnologia. Se Facebook ha acquisito Oculus e Google crea il suo Cardboard, anche HTC, Samsung e Sony stanno progettando device proprietari per allargare gli orizzonti del loro business.
Sarà probabilmente il settore dei videogame a beneficiare per primo di questi sviluppi, e YouTube sembra essere la più favorita su questo fronte, grazie alla presenza tra i suoi utenti di moltissimi gamers.
Anche i video a 360° continueranno la loro ascesa: YouTube giusto pochi giorni fa, dal palco del CES, ha dichiarato di aver stretto una partnership con GoPro finalizzata ad accrescere nei prossimi mesi il numero di video realizzati attraverso questa tecnologia. Twitter, invece, ha appena presentato a Roma il suo Halo 2.0.
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5. La comunicazione commerciale e istituzionale sarà sempre più live
Il 2015 è stato l'anno dell'affermazione delle app di live streaming. Meerkat e Periscope hanno raggiunto milioni di utenti che hanno dimostrato di amare questa tecnologia soprattutto per seguire personaggi famosi e brand, che ne hanno fatto via via un utilizzo sempre più massiccio.
Facebook ha da poco dichiarato che sta testando il suo Live streaming su un campioni ristretto di profili negli Stati Uniti, con l'intenzione di estendere la feature oltre al ristretto gruppo di pagine verificate (le uniche che al momento ne possono usufruire).
Il social live streaming sta già avendo un interessante impatto anche sulla trasmissione di eventi sportivi: nei mesi scorsi, ad esempio, la NFL ha stretto un accordo con Snapchat per espandere la sua fanbase social attraverso la funzionalità delle Live Stories.