Il Corso Online in Social Media Marketing & Community Management è giunto al termine. È arrivato il momento di fare un recap dei concetti appresi ma prima ringraziamo i docenti Luca La Mesa, Simone Tornabene e Filippo Giotto per le nozioni utili che ci hanno fornito lungo questo percorso all'interno del mondo digital.
1. Che cosa è una Social Media Strategy?
Senti spesso parlare di Social Media Strategy ma ti sei mai chiesto: “ che cosa è realmente”? Si tratta di un documento utilizzato dall’azienda per definire e pianificare, in modo ordinato ed efficace, la propria strategia di azione sui Social Media. Detta così, la questione sembra piuttosto semplice ma non lo è affatto. Affinché possa essere performante, la realizzazione della Social Media Strategy necessita di numerose cure e attenzioni.
Innanzitutto bisogna partire dal presupposto che “il valore sta nella velocità”: mai dimenticare che l’ambiente in cui agiamo, quello dell’online, è in continua evoluzione per cui è fondamentale che la strategia venga analizzata e, in caso di bisogno, modificata tempestivamente in corso d’opera.
2. Fare una Social Media Strategy in 6 punti
Riassumiamo in sei punti i passaggi principali per realizzare una Social Media Strategy:
• Analisi dello scenario e dei competitor per individuare i micro trend di settore e definire che cosa fanno i nostri competitor rispetto a sito web, social network e search.
• Individuazione del concept di posizionamento comunicativo che vogliamo avere sui Social Media e dei contenuti da veicolare, rispetto ai nostri competitor.
• Definizione del Tone of Voice che meglio esprime l’identità del brand e che meglio si adatta al canale utilizzato per fare comunicazione (perché è sempre bene ricordare che ogni strumento ha un linguaggio proprio). Un trucco del mestiere è quello di immaginare l’azienda come fosse una persona in carne ed ossa, per esempio Francesca, e chiedersi: “come risponderebbe ai commenti Francesca? Come si comporterebbe in questa o quella situazione?”
• Analisi del target, attraverso profilazioni qualitative (personas) o quantitative (segmenti).
È giunto il momento di passare all’azione!
• Costruzione di un modello di Costumer Journey (il percorso del consumatore in termini di awareness, consideration, conversion, loyalty e advocacy), realizzazione del Touchpoint (definizione dei canali che voglio utilizzare, ad esempio Fb, Twitter, Instagram etc.) e ideazione dei contenuti da veicolare.
• Individuazione dei KPI, Key Performance Indicator, cioè una metrica per misurare se la performance della nostra strategia sta andando bene o male (ricorda sempre che: “se una cosa non è misurabile, semplicemente non esiste”).
• Infine, affinché tutti i processi possano essere portati a termine correttamente è fondamentale considerare il fattore tempo. Questo si traduce nella realizzazione della Timeline, cioè la pianificazione di tutte le attività in un calendario che definisce dove finisce un’azione e dove ne inizia un’altra.
3. La tecnologia è solo tecnologia
Grazie agli sviluppi tecnologici, è cambiato il modo di comunicare e siamo diventati tutti "editori", cioè in grado di produrre e distribuire contenuti sempre nuovi e originali. La selfie è diventato il modo attraverso cui oggi documentiamo gli eventi importanti della nostra vita. L’uso, a volte esagerato, della tecnologia è dimostrato dal fatto che il 2015 verrà ricordato come l’anno in cui i morti a causa di “selfie” hanno superato i morti a causa di attacchi di squali (12 a 8). Questo dato ci fa riflettere e serve a ricordare che “la tecnologia è solo tecnologia. La differenza è nel modo in cui la utilizziamo”.
4. Content is king
Ogni social utilizza una strategia diversa di creazione e visualizzazione dei contenuti. Indipendentemente dalle caratteristiche soggettive dello strumento, la regola è sempre la stessa: pochi contenuti ma buoni! È fondamentale creare contenuti che la gente possa apprezzare, commentare e condividere. Contenuti unici, esclusivi e di qualità. Non è detto che se hai tanti follower avrai tanti retweet; per cui quando stai per pubblicare un contenuto chiediti sempre: “Quel post è rilevante per chi lo sta leggendo? Io lo condividerei sulla mia bacheca?” Tutto questo ti permetterà di instaurare un rapporto di fedeltà con i tuoi utenti.
5. La regola è sperimentare, sperimentare e sperimentare
Quando dovete definire le strategie di pubblicazione dei contenuti sui Social Media può essere utile tenere a mente alcune nozioni che, i dati, hanno definito come best practice. Riferendoci nello specifico a Facebook può essere interessante sapere che i post con migliori performance sono quelli: pubblicati dalle 22 alle 23, che contengono domande, ancor meglio se video e con un totale di 150 max 200 caratteri. Certo, conoscere dei trucchetti del mestiere può dare sicurezza ma nel panorama online, in continuo cambiamento, la vera regola è: non smettere mai di sperimentare! Quello che non andava bene ieri potrebbe andare bene oggi e viceversa.
6. Come gestire una crisi
Se hai deciso di promuovere la tua attività sui Social Media non dimenticare che lo scoppio di una crisi può essere all’ordine del giorno. Il modo migliore per gestirla è:
• Non farti trovare impreparato (agisci in modo tempestivo ma sempre ragionato).
• Prendi una posizione.
• Sii onesto e trasparente.
• Accetta e affronta le critiche (potresti imparare qualcosa).
• Comunica con tutti i mezzi che hai a disposizione, non solo sui Social (spot televisivi, eventi etc.).
• Favorisci il dialogo con l’utente ed elimina l’approccio “top-down” (dall’alto verso il basso).
• Una volta arginata la crisi, cerca di fare tesoro degli errori commessi per prevenire altre possibili crisi future.
Ricorda: “non tutti i mali vengono per nuocere”. Una crisi, se ben gestita, può trasformarsi da un ostacolo in un opportunità di miglioramento e di crescita.
7. Il Real Time Marketing come trend del momento
Il Real Time Marketing è una grandissima opportunità per i brand se riescono ad inserirsi con logica nei temi più caldi del momento, sempre rispettando il criterio di rilevanza del tema di attualità con il brand. Per fare bene è importante avere una rapida capacità decisionale ed una chiara organizzazione interna su chi deve fare cosa ma attenzione ad avere l’ambizione di “voler sempre cavalcare l’onda”! Se non siete in grado di realizzare un contenuto di qualità è meglio lasciar perdere altrimenti quello che doveva essere un punto di forza si potrebbe trasformare in una criticità.
8. Valuta l’efficacia delle tue inserzioni su Facebook con gli A/B Test
Gli A/B Test sono degli strumenti utili a capire qual è l’inserzione che ottiene le migliori performance all’interno di un gruppo di inserzioni, risparmiandoti così la fatica di andarlo a scoprire da solo. Per essere efficaci gli A/B Test devono seguire alcune regole: bisogna creare delle inserzioni identiche tranne che per un dettaglio, bisogna farle funzionare a parità di condizioni e infine vedere quale delle due funziona meglio e ottiene più risultati. È fondamentale che sia solo uno il fattore di differenza tra le inserzioni, altrimenti non potrai sapere che cosa ha funzionato o meno.
9. Leggere i dati è importante. Come farlo?
Pianificare una campagna pubblicitaria su Facebook è piuttosto facile, la vera difficoltà ma anche il vantaggio lo hai quando dedichi del tempo alla valutazione delle performance ottenute. Solo così potrai realizzare, al bisogno, delle azioni correttive efficaci. Facendo riferimento a Facebook uno degli indicatori più utili per misurare la bontà di un post è l’engagement rate, che definisce le persone che hanno fatto like, share e click sul post; se invece vuoi sapere quanti utenti, tuoi fan, interagiscono effettivamente con la pagina è bene utilizzare l’engaged audiance. Da non sottovalutare sono i feedback negativi degli utenti, come: nascondi il post, segnala come spam e rimuovi mi piace alla pagina. Se stai esagerando con la pubblicità e non te ne accorgi in tempo il rischio è non solo di realizzare una campagna pubblicitaria fallimentare ma ancor peggio di perdere il tuo utente.
10. La pubblicità sui social funziona come un'asta
La pubblicità, sia su Facebook sia su Twitter, segue la logica dell’asta: si vince anche per un solo centesimo di differenza. È un meccanismo dinamico per cui con l’aumentare del numero di investitori pubblicitari che vogliono colpire lo stesso target nello stesso momento crescerà il budget da investire nella campagna per vincere l’asta. Per cui, se hai un budget da investire da qui alle prossime settimane è meglio farlo il prima possibile perché ci stiamo avvicinando al momento più caldo per gli acquisti: il periodo di natale. Twitter ha scelto la metodologia dell’asta per dare visibilità a tutte le aziende, anche le PMI. Questo, però, non significa che chi offre di più vince! Diverse sono le variabili da considerare. Per esempio chi ha un elevato livello di engagement viene agevolato. Questo perché Twitter e Facebook non vogliono far vedere sempre e solo gli investitori che hanno più soldi ma premiare chi ha fatto le pubblicità che sono piaciute di più e hanno riportato alti livelli di engagement. È una logica corretta altrimenti i nostri account social sarebbero pieni esclusivamente della pubblicità dei grossi brand.
La Ninja Academy Experience
Un'occasione di crescita non solo professionale ma anche relazionale. Infatti, il gruppo di Facebook riservato ai partecipanti del corso è stata un'ottima occasione per confrontarsi e consigliarsi l'un l'altro, offrendo ognuno la propria esperienza.
I feedback hanno contributo ad invogliare ancora di più i partecipanti e i docenti a fare sempre meglio.
Dopo aver seguito il corso puoi metterti alla prova con un test di verifica delle nozioni apprese.
Il Corso online è terminato, ma dai un’occhiata ai prossimi corsi in programma: il Master Online in Social Media Marketing e il Corso Online in eCommerce Management.