Sabato 28 novembre, dalle 9:30 alle 13:00 al Copernico Milano, Ninja Marketing e Ninja Academy riuniranno i principali esponenti della digital industry italiana per una mattinata di formazione gratuita dedicata a tutti i Digital Warriors che vogliono aggiornarsi e fare il punto della situazione su trend, tool, professioni e tecniche.
Nel programma, un panel molto interessante sui Social Media Marketing Trends 2016, per questo abbiamo voluto chiedere ai protagonisti Luca La Mesa, Simone Tornabene, Orazio Spoto, Filippo Giotto, Edoardo Scognamiglio una piccola anticipazione che verrà approfondita durante l'evento.
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Nell’attesa del vostro panel, ci date un’anticipazione su quale sarà il trend su cui puntare nel 2016?
Nel 2016 mi aspetto che i social cercheranno di ampliare sempre più le loro funzionalità per provare a trattenere più utenti possibili sulle loro piattaforme.
Ad esempio Facebook sta testando o lanciando varie funzionalità che sembrano almeno in parte ispirarsi ad altre che sono risultate molto apprezzate dagli utenti del web.
Qualche esempio: la funzione "Accadde oggi" sembra prendere spunto da TimeHop che permette di rivedere cosa abbiamo pubblicato uno o più anni fa. Sta testando i messaggi "a tempo" stile Snapchat. Facebook Live cercherà di convincere gli utenti a fare streaming in diretta su Facebook invece che su Periscope seppur il lancio sia stato molto diverso dando la funzionalità per ora solo a volti noti grazie alla loro capacità di creare contenuti unici di backstage.
Messenger cercherà di diventare lo strumento per inviare soldi agli amici con pochi click mentre i gruppi vorranno diventare dei veri e propri "mercati" per vendere online. Il Trend su cui puntare sarà sicuramente la creazione di contenuti video coinvolgenti e di qualità molto alta integrabili con nuove tecnologie (video 360° e Oculus). Sul tema dei video si sta giocando una vera e propria (amichevole) battaglia tra Facebook, YouTube e Snapchat per diventare il luogo privilegiato dove creare e veicolare i contenuti.
Basti pensare che Facebook ha annunciato 8 miliardi di video visti al giorno e Snapchat ha rapidamente colmato il gap arrivando a 6 miliardi di views nelle 24 ore. Su questo argomento bisognerà però fare molta attenzione nel definire chiaramente cosa si intende per "views/visualizzazione" in quanto ciascun social sta utilizzando un criterio diverso.
Ad esempio, secondo diversi media americani, per YouTube una visualizzazione è effettiva dopo che un utente ha visto 30 secondi, per Facebook bastano 3 secondi mentre per Snapchat basta che sia stato caricato per risultare come "visto".
L'insegnamento di questi trend è che non è ormai più importante chi lancia per primo una nuova tecnologia ma la quota di mercato maggiore la ottiene chi riesce ad educare centinaia di milioni di persone a usare le proprie funzionalità. In questo scenario Facebook, con i suoi 1.550.000.000 utenti attivi al mese ha veramente un buon vantaggio competitivo.
Sicuramente ci auguriamo tutti che queste nuove tecnologie saranno sempre più utili a tutti noi come ad esempio l'uso del Safety Check di Facebook o del meno noto (almeno a me) Google Person Finder sviluppato dalla società di Mountain View.
Il trend su cui puntare è l'integrazione fra contenuto e vendita. Facebook (con Multiproduct Ads), Pinterest (con Sponsored Pin), Twitter (con Product Page) e Instagram (con Instagram Ads) stanno tutti puntando nella direzione già esplorata con un buon successo da Fancy: Arrivo, Guardo, Compro.
Il nuovo veni, vidi, vici. Sempre di più i produttori di contenuto cercheranno prodotti da veicolare su cui avere revenue sharing, sempre di più i produttori di prodotti dovranno produrre contenuti per venderli. Un esempio? Daniel Wellington su Instagram.
La risposta è tanto semplice quanto apparentemente scontata: rilevanza.
La rilevanza verso gli utenti attraverso una corretta e coerente scelta del contenuto, dei target, dei codici di comunicazione, dei canali.
Per il 2016? Meno marketer, più editori.
Instagram è ancora il social network più attraente in termini di engagement. Punterei sulla creatività nell'advertising di instagram. Dall'altra parte punterei sul coinvolgimento di instagramers selezionati.
Nel 2016 parleremo molto della continua a battaglia che esiste tra Facebook e Youtube, delle nuove abitudini di consumo e delle nuove tecnologie.
Cosa aspetti?! Ci vediamo il 28!