La rete mondiale di Couchsurfing.com offre la possibilità a tutti di avere un alloggio in qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi momento dell'anno. Ospitalità, vitto, alloggio, condivisione, fiducia: ecco cosa rende questa piattaforma preziosa ed unica nel suo genere.
Punto di riferimento per i cosiddetti backpackers, in America Latina ed in America del Nord viaggiare ed affidarsi alla rete risulta una prerogativa fondamentale sia per viaggiatori incoming che per quelli outgoing.
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In Italia, non ci sono ancora grandi numeri su Couchsurfing a causa della diversa concezione del viaggio; basti pensare che nel vocabolario italiano non esiste un termine esatto per definire coloro che viaggiano in modalità zaino in spalla, senza molti programmi e on the road ( backpackers in inglese e mochileros in spagnolo)
Quindi, come fare per aderire a questa grande, mondiale comunità di viaggiatori? È sufficiente collegarsi sulla piattaforma ed iscriversi e completare il proprio profilo, secondo poche, semplici regole.
1. Viva la semplicità, abbasso l’apparenza
La rete dei couchsurfers non bada al vestito della foto di profilo o alla perfezione del trucco. Vince la semplicità: la foto deve essere semplice e reale, l’immagine di una persona che nuota tra gli squali può sembrare esagerata se non in linea con il resto del profilo. Fondamentale: non serve apparire, l’anima couchsurfer vien fuori da sola.
2. Non è un semplice social
Couchsurfing è una rete di nicchia: un social per chi viaggia e per chi lo fa in modalità zaino in spalla. Nella descrizione non esagerare nelle informazioni: poche, brevi e precise. Raccontare nei minimi dettagli ogni cosa porta chi legge ad andare oltre: i veri viaggi vanno oltre all’arte del pettegolezzo.
3. Condivisione ed esperienza
Il valore aggiunto di questa grande rete è quello della condivisione. Chi offre ospitalità lo fa per vari motivi: gentilezza, solidarietà, noia, curiosità; in ogni caso, è sempre un gran gesto di umanità. Nel richiedere l'accoglienza, è importante far prevalere che tale valore è sentito da entrambe le parti. Nei messaggi privati occorre approfondire ciò che è stato solo accennato nel proprio profilo privato. Tutto ciò tornerà utile nei feedback finali.
4. Messaggi sbagliati
La rete calcola l’affidabilità di un profilo anche in base alla rapidità della risposta. Come spesso accade, qualcuno potrebbe approfittare della piattaforma per cercare la propria anima gemella. Nella ricezione di messaggi poco attinenti, avances, richieste particolari, è consigliato rispondere sempre. Rifiutare e rispondere con educazione permette di mantenere alta la percentuale di risposta e non ricevere feedback negativi.
5. Referenze autentiche
Couchsurfing non è un eCommerce: l’unico prodotto che si vende è la proiezione del proprio viaggio. Avere referenze false, scritte da amici o conoscenti, richieste per aumentare la credibilità del proprio profilo è decisamente una mossa sbagliata. Averne tante alimenta le possibilità di essere ospitati, ma si rischia di essere sbugiardati con una cattiva segnalazione. La fiducia è la prima regola per essere un couchsurfer.
6. Venirsi incontro
Vivere secondo le leggi del couchsurfing vuol dire essere onesti, disponibili ed easygoing, ma è necessario sentirsi pronti a farlo. Per un primo approccio con questa nuova realtà, è consentito iniziare il percorso offrendo soltanto la propria compagnia: un caffè, un giro per la città, uno scambio di consigli. Per fare ciò, basta segnalare sul proprio profilo la preferenza "Non può ospitare ma vuole incontrare".
7. La ruota gira
La prima regola per essere accolti è dimostrare che si è disposti a farlo. Dopo aver compilato la sezione relativa alle proprie informazioni, è necessario anche completare quella relativa alla propria casa. Qui occorre abbondare con i dettagli: dare un'idea completa dell'alloggio all'ospite rende la situazione più pacata ed amichevole.
8. Tu, non io
Regola generale per essere un buon couchsurfer oltre ai social: credere nelle persone e nel potere dei viaggi. Guardare il mondo da diversi punti è bello perché lo rende vario, guardare da diversi punti nella stessa direzione è meraviglioso.