È il caso di dirlo, on demand economy non è più solo il nome di una tendenza, di un movimento: oggi è la definizione di una vera e propria rivoluzione. È il cambiamento dello scenario economico come lo conoscevamo, dal rapporto con il cliente, agli strumenti impiegati, alle abitudini dei lavoratori. Così nasce anche l’imprenditore on demand.
Secondo un recente report di Intuit, solo in America circa 7,6 milioni di lavoratori saranno impiegati nel settore dell’economia on demand entro il 2020, con la conseguente nascita di una nuova classe di imprenditori, impiegati a fronteggiare un nuovo mercato, ma avendo a disposizione nuove armi di controllo: piattaforme tecnologiche sempre più innovative e in grado di analizzare un numero crescente di profili di clienti.
On demand economy: cos'è e come sta cambiando (anche) la figura dell’imprenditore
On demand economy, ossia il nuovo tessuto economico creato da tutte quelle aziende in grado di soddisfare le esigenze del cliente (quasi) in tempo reale.
È da qui che parte la nuova tendenza economica che, secondo gli esperti, sarà il vero motore economico dei prossimi anni, grazie, anche, alla diffusione, sempre più importante, di Internet.
Da una rivoluzione nascono sempre numerosi cambiamenti e in una rivoluzione economica i cambiamenti riguardano il comportamento di clienti sempre più esigenti e alla ricerca di una soddisfazione immediata, nuovi metodi di pagamento, diverse posizioni lavorative, con la diffusione del nuovo modo di fare economia in tutti i settori, anche quelli più tradizionali come ristoranti o trasporti.
Infine, non meno importante, la nascita di una nuova classe di imprenditori on demand, o forse l’evoluzione di una classe già esistente, che non è più solo “lo scommettitore sulla sua attività economica”.
Il nuovo imprenditore è un soggetto che ha più strumenti per conoscere meglio il mercato e orientare le sue scelte grazie alle piattaforme tecnologiche, che è in grado di fornire ai suoi dipendenti gli strumenti giusti per gestire il loro lavoro.
Gli strumenti che hanno reso possibile la rivoluzione dell’ on demand economy
Le piattaforme tecnologiche sono il fondamento sui cui poggia la rivoluzione dell’on demand economy, strumenti intermediari tra il consumatore, che le utilizza per soddisfare le sue richieste e per trovare tutte le risposte in modo rapido e comodo, e l’imprenditore, che attraverso le capacità degli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, è in grado di controllare il mercato e monitorare il comportamento dei clienti, le abitudini, le modalità di pagamento, lo storico delle sue azioni e l’andamento del suo prodotto o servizio, in modo da adattare il suo business alle richieste del mercato e poter attuare strategie di successo.
L’impiego di nuove piattaforme tecnologiche ha permesso la creazione di un modello di business di successo grazie alla possibilità di fornire risposte immediate al consumatore con la conseguente creazione di un modello più efficiente e scalabile e con meno costi di realizzazione.
Il cambiamento nelle figure e nelle abitudini dei lavoratori
Anche i lavoratori sono travolti da questa rivoluzione, con il conseguente cambio di abitudini e di posizioni occupate: si sta infatti andando verso una classe lavorativa part-time, in grado di gestire il proprio lavoro in modo indipendente grazie alle piattaforme tecnologiche a disposizione, ma con il conseguente peggioramento delle condizioni economiche e dei diritti, in un settore come quello dell’on demand economy dove il numero di addetti è in continua crescita.
Si parla quindi di casual workforce, con un guadagno rapido e orari flessibili.
I cambiamenti ormai sembrano arrivati, non ci resta che la “resilienza” per adattarci alla nuova on demand economy e coglierne i vantaggi, sia che siamo clienti, sia che siamo imprenditori.