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  • Le cinque regole fondamentali per uno storytelling efficace

    1 Ottobre 2015

      Lo storytelling è definibile come una vera e propria arte, che implica ricerca, pianificazione e competenze. I migliori storyteller sono capaci di prendere decisioni che portano avanti le loro storie, coinvolgendo l’audience di riferimento tramite la diffusione di informazioni vitali per sostenere la narrazione.

    Cos’è lo storytelling: significato

    Lo storytelling è l’attività di condivisione di storie, a volte con improvvisazione, un pizzico di teatralità e di particolari in grado di rendere la storia coinvolgente. Ogni cultura ha le proprie storie o narrazioni, che vengono condivise come mezzo di intrattenimento, di educazione, di conservazione culturale o di instillazione di valori morali. Elementi cruciali delle storie e della narrazione sono la trama, i personaggi e il punto di vista narrativo. tcf_blog_storytelling Lo storytelling può, teoricamente, essere fatto su qualsiasi cosa abbia la necessità di essere sostenuta dal punto di vista comunicativo: un’azienda, un brand, un prodotto, una persona o un evento. L’elemento fondamentale è quello del metodo: lo storytelling è una cosa seria e non può quindi essere affidato al caso. In particolare, ci sono cinque regole di base che devono essere seguite per realizzare uno storytelling di successo.

    audience-blog - storytelling

    Regole di digital storytelling 

    Storytelling: parla con tono autentico

    Questo punto riguarda il tono ed il carattere della narrazione: questi devono essere coerenti con le caratteristiche fondanti del brand o di qualsiasi altra cosa sia oggetto dello storytelling. E’ quindi necessario conoscerne approfonditamente le caratteristiche distintive ed i tratti discriminanti per realizzare una narrazione che risulti in linea con essi e, quindi, credibile, coerente ed efficace nei confronti del target di riferimento.

    the5ws

    Storytelling: rispetta le 5 W del giornalismo

    Queste sono necessarie per ottenere una base solida su cui fondare una storia lineare e coinvolgente. È ovviamente possibile aggiungere ulteriori dettagli che la arricchiscano, anche deviando parzialmente dalle 5 W, ma mantenendo sempre tale struttura come un riferimento fisso e inamovibile per costruire una narrazione degna di questo nome.
    1. Chi è il protagonista della narrazione? È necessario chiarire fin da subito il soggetto della storia.
    2. Cosa accade nella storia? L’utilizzo di una trama decisa a priori è fondamentale per non lasciare tutto al caso.
    3. Quando avviene la storia raccontata? La contestualizzazione temporale degli eventi narrati è necessaria per facilitarne la comprensione all’audience di riferimento.
    4. Dove si svolge la storia? È fondamentale specificare i luoghi in cui si sviluppa la storia, in modo da aiutare il target a comprenderla al meglio.
    5. Perché avviene la tua storia? È importante esplicitare al meglio quali sono i fattori che motivano il succedersi degli eventi della storia narrata.

    Head_and_Imagination - storytelling

    Il potere dei dettagli e dell’immaginazione

    Anche se i punti visti precedentemente sono imprescindibili per un corretto storytelling, la differenza tra una narrazione efficace ed una scadente risiede molto spesso nei dettagli e negli elementi specifici della trama. Questi servono infatti a catturare l’attenzione e l’interesse dell’audience di riferimento, differenziando la storia e caratterizzandola come unica e inimitabile. Il modo migliore per comunicare i dettagli di una narrazione è quello di immergere (più o meno idealmente) il proprio target in un’esperienza sensoriale: gli elementi distintivi della storia devono emergere dalla percezione attraverso i 5 sensi, che risulta l’arma più efficace per conquistare l’audience di riferimento. Un errore da non commettere è però quello di infarcire la storia di troppi elementi narrativi: è necessario scegliere cosa è utile alla narrazione e cosa non lo è, ossia cosa è interessante per il target e cosa risulta invece superfluo. Tutto ciò che non è utile in una storia rischia di essere anche dannoso e, quindi, deve essere eliminato dalla trama. Un altro aspetto da non dimenticare è quello delle fonti: per sostenere la veridicità, e quindi la credibilità, della storia narrata è consigliabile utilizzare fonti qualificate e il più possibile oggettive e che possano confermare le asserzioni e le promesse fatte nella narrazione. show-dont-tell_5436a20b9115e_w450_h300

    Mostra, non dire!

    Per comunicare un concetto in modo efficace e credibile è preferibile evitare di affermarlo esplicitamente, come avveniva ad esempio nelle vecchie comunicazioni pubblicitarie. È infatti più efficace comunicare indirettamente ciò che si vuole esprimere, attraverso la narrazione degli eventi, facendo sì che sia direttamente il target a comprendere il messaggio, rafforzandone così l’autenticità e l’efficacia persuasiva. startfinish

    Storytelling efficace: conosci l’inizio e la fine

    In un mondo ideale il narratore di una storia conosce esattamente inizio e fine della stessa prima ancora di cominciare a narrarla. Nella realtà avviene spesso che all’inizio non si conosce l’esatto finale della storia e che sia poi necessario operare degli aggiustamenti per preservarne la coerenza. La cosa importante è appunto quest’ultima, la conservazione di un’organicità complessiva della narrazione, in modo da renderla intellegibile e credibile per il proprio audience di riferimento. Raccontare una storia, come si evince da questi consigli, non è semplice, ma, quando si riesce a farlo nel modo corretto, il risultato può essere magico. Seguite quindi questi 5 tips e rendete fantastiche le vostre storie!