Una delle difficoltà maggiori nel creare campagne di pubblica utilità è quella di non incappare in un registro comunicativo grave, angoscioso ed eccessivamente severo, che rischia di inibire anziché favorire il coinvolgimento e l'azione degli spettatori. Una campagna che va proprio nel verso contrario e che ha attirato la nostra attenzione è l'inglese "Alfie the astronaut".
Senza cadere nell'elenco di tristemente noti dati statistici o l'utilizzo di cupi voice over, lo spot si concentra sulla positiva speranza incarnata dal piccolo protagonista Alfie, un simpatico ometto che, mentre parte per una missione immaginaria sulla Luna, racconta di un momento triste della sua vita con la mamma e con l’uomo che per lungo tempo li ha maltrattati. Fino all’incontro con NSPCC, organizzazione inglese per la prevenzione dei maltrattamenti sui bambini, che ha restituito ad Alfie l’infanzia interrotta, la serenità di continuare a sognare e la speranza che d’ora in avanti tutto andrà bene.
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Il video, che è parte integrante della prima campagna TV "Every childhood is worth fighting for", promuove una raccolta fondi e invita ad agire: "La donazione può sostenere un bambino ovunque".
E finalmente la creatività inizia a guardare in positivo anche nel campo della comunicazione sociale.