Il reblog di Tumblr diventa più semplice, chiaro e immediato.
Il cambiamento era atteso da tempo, la versione antecedente era addirittura definita “crazy-long, indecipherable reblog chain”. Non solo veniva molto difficile leggere i commenti, che si confondevano insieme agli altri in una lunga lista difficile da decifrare, ma non si riusciva a distinguere nemmeno chi aveva ribloggato o commentato il post.
Invece, grazie al nuovo aggiornamento, è possibile leggere con facilità tutto ciò che al reblog è collegato. Basta uno scroll per vedere ciò che c'è scritto, in ordine cronologico.
La user experience ne ha sicuramente giovato, soprattutto nella versione mobile, eppure non tutti gli utenti sono soddisfatti. Gli user si erano affezionati al vecchio modo di ribloggare i contenuti e avevano imparato a districarsi tra i vari commenti, potendo anche scegliere quali includere nel proprio reblog.
Ma non è solo questo che rende difficile abituarsi alla nuova feature: con il nuovo aggiornamento è negata la possibilità di influire sui testi rebloggati.
Addio alla possibilità di modificare il titolo e con esso alla possibilità di imprimere al testo ribloggato la propria impronta.
Prima il reblog consentiva di dare una connotazione personale a ciò che si condivideva, adesso questo tool è impedito dal nuovo aggiornamento.
Tumblr con il nuovo aggiornamento ha voluto dare maggiore protezione al contenuto creato dall’utente, al quale però non sembra interessare: anzi vuole sentirsi parte di un processo di creazione condiviso, libero di reinterpretare e modificare i contenuti in cui si imbatte.
Per chi ne fa parte, Tumblr non è una semplice piattaforma blog in cui è possibile creare testi a senso unico, ma un luogo che dà vita a un social networking e permette di trasformare un semplice testo in una realtà stratificata e condivisa.
Se Tumblr cerca di tutelare il diritto d’autore, gli utenti, invece, vogliono da Tumblr la possibilità di creare contenuti condivisi.
Tumblr ascolterà le richieste dei suoi utenti o perseverà nella tutela dei post immessi?
Gli iscritti sono molto determinati a farsi sentire e molti di loro hanno anche deciso di abbandonare la piattaforma se Tumblr non risponderà alle loro esigenze.
Tu da che parte stai?