All’ultimo Pioneers Festival di Vienna, la tecnologia drone ha trionfato grazie a Dronamics. La startup ha convinto la giuria di investitori con la sua visione di droni che effettuano servizi di consegna e logistica.
Il team di Dronamics si definisce come una società che si occupa di droni-cargo, una modalità di consegna che cambierà il futuro della distribuzione, assecondando un’idea che da tempo Amazon sta cercando di sviluppare con il progetto Amazon Prime Air, ma in un’ottica di più ampio raggio.
Certo non è ancora possibile sapere se Dronamics sarà il futuro dei servizi cargo e di quelli postali, ma certamente questa startup, con i suoi 100.000 euro di investimento guadagnati proprio al Pioneers festival, apre interessanti scenari per questo settore.
Tutte le possibili applicazioni della tecnologia drone
Sebbene la legislazione italiana specifica per la guida di questi robot volanti abbia inizialmente frenato il mercato degli hobbisti e degli appassionati, sempre maggiori diventano le applicazioni professionali dei droni, nei più svariati settori.
Si va dall’applicazione all’edilizia e all’architettura per ispezioni e verifiche che in genere avrebbero richiesto grosse spese in attrezzature elevatrici e risorse umane, fino ai rilevamenti agricoli e alla mappatura dei terreni coltivati, senza tralasciare tutte le possibilità messe in campo nell’ambito sanitario grazie ai droni di primo soccorso, attrezzati con defibrillatori o addirittura studiati come ambulanze in grado di superare agevolmente tutti gli ostacoli dovuti al traffico delle strade cittadine.
Dal primo drone della storia, il robot volante ideato da Archita che simulava il volo di uccello, i passi avanti sono stati enormi, anche se concentrati nel brevissimo lasso di tempo degli ultimi cinque/otto anni, sviluppando in particolar modo idee di possibili impieghi di questa tecnologia ben lontani dall’uso esclusivamente militare per cui è fin troppo nota.
GoPro, Boeing, Intel e General Electric, i colossi che investiranno in droni
Se GoPro, famoso costruttore di videocamere per sportivi, ha annunciato entro il 2016 l’ingresso nel mondo dei droni e della realtà virtuale, grazie a videocamere in grado di effettuare riprese a 360 gradi, gli investimenti nel settore a livello mondiale il prossimo anno arriveranno a 2,3 miliardi di dollari, con altri big impegnati direttamente nello sviluppo delle tecnologie relative a questi aerei senza pilota.
Boeing, Intel, Qualcomm, General Electric, secondo le previsioni del report di Business Insider Intelligence sui cosiddetti unmanned aerial vehicles, saranno tra le compagnie interessate in prima linea nelle applicazioni civili dei droni.
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Entro il 2020 la tecnologia drone troverà sempre più spazio nell’uso quotidiano, con un mercato relativo che vivrà un aumento del tasso di crescita medio del 19%, contro il 5% di quello militare.
L'Europa e l'Italia nel mercato del futuro
Anche l’UE, intanto, cerca di farsi trovare pronta all’esplosione di un mercato commerciale che potrebbe ben presto valere 11,6 miliardi di dollari - questa la stima per il 2023, basata sui 176 produttori presenti in Europa - e che potrebbe creare fino a 150 mila nuovi posti di lavoro entro il 2050, come riportato in una comunicazione della commissione europea sui RSAP (remotely piloted aircraft systems) dello scorso anno.
Dalla vigilanza all’agricoltura, dalle consegne alla tutela del patrimonio storico-artistico delle nostre città, questa volta l’Italia potrebbe farsi trovare pronta, anche a livello legislativo, per il boom di un settore in sicura espansione, secondo tutte le previsioni, entro i prossimi cinque o otto anni.