La rivalità tra Apple e Android non si affievolisce mai: smartphone, computer, e - ovviamente - orologi.
Dopo l’Apple Watch, annunciato lo scorso settembre e la cui distribuzione è prevista a partire dal 10 aprile 2015, Big G non è rimasto in disparte, e dopo il lancio di ZenWatch, è stato svelato quello che potrebbe essere un prodotto davvero competitivo anche per quel che riguarda i dispositivi da polso, che proietterebbe Google nel settore luxury goods permettendogli cosi di aggiungere un tassello fondamentale alla propria strategia, quello relativo all’appetibilità: dal lancio della tecnologia Android Wear (versione del proprio Sistema Operativo in formato da polso) ad oggi i risultati sono stati decisamente inferiori rispetto alle aspettative, con 720.000 dispositivi spediti su un totale di 4,6 milioni di devices (fonte: Canalys).
La risposta potrebbe essere quindi celata nell’accordo stretto con Intel e TAG Heuer, maison svizzera specializzata in orologi di lusso appartenente al gruppo LVMH il cui cartellino può arrivare anche a 10.000 €.
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Una contromossa alle azioni del colosso di Cupertino: lo scorso giugno Apple ha fatto di Patrick Pruniaux, vice presidente delle vendite di TAG Heuer, il nuovo direttore senior dei propri progetti speciali, evidenziando un preciso interesse verso l’high-end market come ribadito anche dal recente annuncio della produzione di iWatch top-tier, il cui costo oscillerebbe tra i 5.000 $ ed i 17.000 $.
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Alone di mistero per TAG Heuer Smartwatch (che no, non sarà come AppleWatch)
In occasione di Baselworld, fiera internazionale dell’orologio di Basilea, il marchio svizzero facente parte dell’holding di Bernard Arnault ha svelato tramite il proprio presidente Jean-Claude Biver la partnership stretta con i due colossi tecnologici, il cui scopo è appunto lo sviluppo di uno smartwatch in grado di competere davvero con l'Apple Watch. Ma facciamo qualche passo indietro: all’epoca della presentazione di iWatch, Jean-Claude Biver ha espresso le sue perplessità sul prodotto etichettandolo come “disegnato da uno studente” e “senza sex appeal”, per poi manifestare sulle pagine del newspaper svizzero NZZ am Sonntag il suo interesse nel “lanciare un TAG Heuer smartwatch, che non sia una copia di Apple Watch”. Evidentemente, qualcuno in Google aveva le antenne ben ricettive, e tutto il resto come si suol dire, è storia.
Il dispositivo sfrutterà le tecnologie Google Android Wear e Intel, che unite all’heritage ed al know-how di TAG Heuer fanno dello smartwatch, il cui arrivo sul mercato è previsto entro la fine dell’anno, un prodotto di sicuro interesse e che potrebbe realmente dare del filo da torcere all’orologio della Mela. Al momento si sa che si tratterà di “un prodotto di lusso, costantemente connesso alla vita quotidiana di chi lo indosserà e che rappresenterà l'apice dell'innovazione, della creatività e del design della Silicon Valley in California e della Watch Valley di La Chaux-de-Fonds in Svizzera”, secondo quanto scritto sul comunicato. Tuttavia, quello che sarà il risultato dell'accordo Google-TAG Heuer-Intel è protetto da un alone di mistero, e non sono ancora stati resi noti costo e funzioni del dispositivo. Quello che si sa, è che il design dovrebbe rifarsi al modello Black Carrera.
"La Silicon valley e la Svizzera si preparano a conquistare il mercato degli orologi connessi a internet”, ha affermato Biver nel corso di una conferenza stampa. ”Non vogliamo che i nostri competitor sappiano cosa stiamo facendo. Vogliamo che siano sorpresi.”
Il presidente ci ha tenuto anche a ribadire che “le differenze tra TAG Heuer smartwatch ed Apple Watch sono sostanziali: uno si chiama Apple, l'altro TAG Heuer”.
Asus, Swatch e gli altri
I competitor dei due colossi non se ne stanno però con le mani in mano, seppur con proposte decisamente più orientate verso il segmento entry-level; tra gli altri, sono avvenuti di recente due debutti.
Il primo è Asus con il suo ZenWatch: come il prodotto TAG Heuer sfrutta la tecnologia Android Wear oltre ad avvalersi di funzioni come Watch Unlock, che permette di sbloccare il telefono o il tablet associati premendo un bottone sul retro dell’orologio. Il tutto, per la modica cifra di 229€.
Altra new entry nell’universo wearable è quella di Swatch con Touch Zero One, una versione economica che presenta un numero minore di funzioni rispetto ad Apple Watch. E’ stata inoltre notificata dalla casa svizzera l’intenzione di produrre orologi con standard NFC e possibilità di ricevere notifiche dello smartphone.
Realtà come Breitling, Frederique Constant e Gucci non sono da meno, e hanno provveduto anch’essi a presentare i propri smartwatch, ed Intel ha già siglato un accordo con Fossil relativo all’utilizzo della tecnologia SoCs, sempre in ambito orologi smart.