L’Internet of Things è uno dei main focus del momento, ed ogni giorno esce un post su come l’IoT influenzerà le nostre vite attraverso la creazione di un ecosistema atto a semplificarci la vita. Mancava però l’ampliamento del concetto di Internet a quella che è la nostra vita vera e propria. A colmare questa lacuna ci ha pensato - tra gli altri - Accenture, attraverso il suo report “Technology vision 2015” in cui viene illustrato il concetto di Internet of Me. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
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Cosa si intende per "Internet of Me"?
Internet of Me indica l’interazione tra utente e smartphone (il vero gateway tra mondo reale e internet) che consente e consentirà a noi utilizzatori di interfacciarci a quello che ormai viene definito un vero e proprio ecosistema tecnologico, composto da una user experience altamente personalizzata, ed in grado di fornirci contenuti online ad hoc in base alle nostre esigenze.
Ma quindi, quale è la differenza tra IoT ed IoM? Sostanzialmente nessuna! La vera differenza sta negli oggetti che appartengono all’una ed all’altra categoria.
Internet of Things vs Internet of Me: trovate le differenze
L’Internet of Things indica tutti gli oggetti inanimati che nascono con una connessione Internet on-board, oppure tutti quegli oggetti che vengono dotati di connettività attraverso soluzioni OEM (ma di questo parleremo in un altro momento) in grado di connetterli direttamente ad Internet (un'affermazione "filosofica", in quanto in realtà non è detto che un oggetto appartenente all’IoT sia realmente in gradi di connettersi ad Internet).
Quindi? Siete confusi? Parliamo di Internet of Me allora. L’Internet of Me indica tutti quegli oggetti appartenenti alla categoria wearable e non solo (es. smartphone) in grado di interagire direttamente con l’utente finale, il quale vorrà avere una UX estremamente spinta e personalizzata. Tale user experience personalizzata verrà resa disponibile anche online attraverso campagne marketing personalizzate... e non solo.
Secondo il bellissimo rapporto Technology Vision 2015, l’Internet of Me è il trend più importante del 2015 e punta alla personalizzazione più spinta dei contenuti offline (avete capito bene!) che, per forza di cose, vengono gestiti attraverso servizi online. Accenture utilizza una frase perfetta per descrivere questo concetto: “The Internet of Me: Our world, Personalized”.
Un esempio pratico proposto da Accenture di questo nuovo contesto personalizzato può essere il seguente.
Immaginiamo una sorta di device-diagnostico della nostra salute, una sorta di tool (PhysIQ) che crea una collezione di dati sanitari provenienti da una serie di dispositivi wearable e li confronta con una baseline precedentemente imposta o di riferimento (per esempio, alcuni dati ottimali calcolati in base ad una determinata popolazione e alla provenienza geografica). La chiave di tutto ciò è proprio la personalizzazione delle applicazioni che consente a PhysIQ di rilevare in modo preciso e puntuale eventuali anomalie o potenziali problemi, in modo da allertare gli organismi appositi.
Tutto questo è Internet of Me, una estensione del concetto Internet of Things, tenendo in considerazione una personalizzazione estremamente spinta ed efficiente.
E voi Ninja? Cosa ne pensate? :)