di Marco Parlato
Puntuale ogni anno arriva il Natale e, come da tradizione, le aziende cercano di cavalcare l’ondata di buonismo che riempie le case e le bacheche dei nostri social network (alzi la mano chi non ha già decine di foto di alberi in bella mostra sul suo wall). In Canada negli ultimi anni pare sia scoppiata una battaglia tra le compagnie aeree che si sfidano a colpi di video strappalacrime che inevitabilmente finiscono con il diventare viral.
Il miracolo targato WestJet
L’apripista di questo trend e’ stata WestJet, compagnia famosa per creare engagement con campagne di web marketing basate su video leggeri e divertenti (famosi i suoi April fool’s video). Per il Natale 2013 il vettore low cost aveva installato dei chioschi nei principali aeroporti del Paese in cui un Babbo Natale vestito di blu (colore WestJet) chiedeva a degli stupiti passeggeri in procinto di imbarcarsi su un volo cosa volessero per Natale. Le risposte, tra le più disparate, andavano dalla classica Barbie ad un Tv LCD. Ai fortunati passeggeri e’ capitato di trovare al loro arrivo, sul nastro bagagli, proprio il regalo che avevano chiesto. Il tutto, condito da grida di gioia e lacrime di commozione, immortalato nel video WestJet Chrsitmas Miracle, che ha raggiunto in poco tempo decine di milioni di visualizzazioni.
Svolta etica
Ma e’ davvero un miracolo di Natale regalare beni a chi già vive in uno dei Paesi più ricchi del mondo? Non proprio. Ecco che allora per il 2014 WestJet ha riproposto la stessa formula, ma stavolta in chiave decisamente più etica, facendo leva sullo spirito del donare, piuttosto che ricevere. Il miracolo di Natale 2014 infatti è ambientato nella Repubblica Dominicana. Il chiosco, installato in un villaggio rurale, ha subito attirato l’attenzione degli abitanti del posto che non hanno esitato ad esprimere i propri desideri al Babbo Natale. Va da sé che le richieste sono state di tutt’altro genere, dai giocattoli a parti di ricambio per un motore fino ad un cavallo. I regali stavolta sono stati consegnati durante una festa in spiaggia con tanto di neve artificiale, albero gigante, gran finale di fuochi d’artificio e consegna del cavallo all’incredulo e commosso contadino dominicano.
Pensate che possa bastare? Certo che no! Il video continua mostrando il giorno seguente “Santa” (sempre blu) che inaugura un parco giochi per i bambini del paese in un tripudio di mamme in lacrime e primi piani degli increduli bimbi del luogo.
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Quando il gioco si fa duro…
I duri iniziano a giocare, ecco quindi che per il 2014 ha deciso di scendere in campo anche la compagnia di bandiera Air Canada e lo ha fatto usando le stesse armi, una web campaign basata su un video che è subito diventato virale. Air Canada: Gift of Home for the Holidays fa leva su uno dei valori della famosa piramide di Maslow, quello dell’appartenenza.
Nei tre minuti vengono infatti mostrati due piloti del vettore canadese che entrano in un pub di Londra chiamato “Maple Leaf” (foglia d’acero, simbolo della bandiera canadese) dove sono soliti riunirsi tutti i canadesi che vivono nella capitale inglese. I due piloti iniziano a chiacchierare con i loro compatrioti chiedendo cosa gli manchi del loro paese d’origine e, soprattutto, se riusciranno a tornare a casa per il Natale. Quasi tutti rispondono tristemente di no a causa dei prezzi troppo alti (colpa anche di Air Canada), a questo punto i due piloti/attori richiamano l’attenzione dei presenti annunciando che regaleranno a tutti un biglietto rountrip per tornare a casa per le feste, così da poter trascorrere il Natale con i propri cari.
Lo tsunami emotivo impiega solo pochi secondi a travolgere i presenti che si dimenano tra espressioni di incredulità, lacrime, abbracci ed iniziano a cantare Oh Canada, il loro inno nazionale. Il video, che in pochi giorni ha superato due milioni di view ed e’ stato ripreso anche dai media più tradizionali, ha fatto da lancio alla campagna corporate caratterizzata dal’hashtag #ACgiftofhome che ha coinvolto anche le altre piattaforme social.
Per quest’anno la palma del vincitore va quindi ad Air Canada, molto abile nel far leva sul valore della famiglia e sullo spirito patriottico dei canadesi, ma siamo sicuri che la “Christmas Miracle Battle” sia solo all’inizio.
Napoletano classe 83. Laureato in Comunicazione d'Impresa, master MBA, da sempre appassionato di branding, Dopo uno student exchange program a Lione, in Francia, si trasferisce nella piccola Pontedera dove lavora in Piaggio per 5 anni come product manager Vespa e Scarabeo.
Stanco della vita tra le campagne Toscane decide di emigrare a Vancouver, ufficialmente per seguire la sua dolce meta', in realta' per realizzare il suo sogno: creare un marchio che possa entrare nella top 100 di Interbrand (possibilmente al numero 1...se il budget del sogno glielo consente).
Stanco della vita tra le campagne Toscane decide di emigrare a Vancouver, ufficialmente per seguire la sua dolce meta', in realta' per realizzare il suo sogno: creare un marchio che possa entrare nella top 100 di Interbrand (possibilmente al numero 1...se il budget del sogno glielo consente).