È ancora buio quando si accendono i fari dello StartupBus: l'avventura inizia prima dell'alba. La partenza da Napoli segna l'inizio di un percorso che traccerà una dorsale lungo l'Italia, toccando varie città ed altrettante preziose esperienze formative per i Buspreneur.
Non si tratta però di un mero trasferimento da un luogo all'altro, ma di un'esperienza itinerante che vede proprio nel viaggio la migliore occasione per pensare e creare.
Dopo essersi conosciuti al kick off meeting, è tempo per i partecipanti di mettere a confronto le proprie idee, arrivando ad eleggere le cinque che verranno poi sviluppate. Successivamente vengono formati i gruppi, in base agli interessi ed alle abilità di ognuno: in ogni team sono presenti almeno uno sviluppatore, un designer ed un imprenditore.
È tempo di creare. Lo scorrere del paesaggio accompagna il fluire dei pensieri: un'esperienza in luoghi poco familiari in compagnia di persone appena conosciute aiuta ad ampliare gli orizzonti mentali, mentre in quelli materiali iniziano a delinearsi i contorni de L'Aquila.
L'Aquila
La prima tappa ha luogo nel capoluogo abruzzese. Ad accogliere la comitiva provvede il neo-nato coworking space Strange Office, che mette a disposizione degli startupper i propri spazi di lavoro.
Prima di pranzo c'è tempo anche per un confronto con le autorità locali presso Gran Sasso Social Institute, scuola di alta formazione realizzata nella fase post terremoto. Ad intervenire sono i rappresentanti delle realtà che sono all'opera per rilanciare L'Aquila, attraverso un business model al passo con i tempi.Ci sono i rappresentanti di GSSI, L’Aquila che Rinasce, Giovani Confindustria, Strange Office, FabLab AQ, Startup Abruzzo e il circuito di credito commerciale Abrex.
Particolarmente significativo è l'intervento del sindaco Massimo Cialente, che sottolinea come il comune intenda ripartire attraverso il crisis management da una parte e l'alta formazione dall'altra. Elemento comune ad entrambi i fattori è la necessità di un potente "salto tecnologico ed artistico", favorito da una condizione unica a L'Aquila: l'essere diventata, in seguito al sisma, un incubatore a cielo aperto.
Tra le altre iniziative, una delibera consiliare stabilisce possibilità di alloggio agevolato per tutti coloro che intendano trascorrere un periodo in città con l'intenzione di sviluppare un progetto, anche personale: dallo scrivere un libro al fondare una nuova impresa. Per il primo cittadino è tempo di favorire una logica "non di learning by doing ma di learning by thinking", in cui la preparazione intellettuale viene stimolata e valorizzata, poiché oramai sono i capitali a seguire i talenti, e non viceversa.
Galvanizzati dalla spinta morale ricevuta e dal pranzo offerto dall'organizzazione, i Buspreneur sono pronti a rimettersi in viaggio alla volta di Firenze.
Firenze
Lo StartupBus scivola abbastanza agevolmente nel traffico della Capitale del Dolce Stil Novo, fino a depositare gli occupanti nei pressi della sede di Nana Bianca, prestigioso business accellerator italiano.
Il co-fondatore Paolo Barberis è entrato subito nel vivo della questione, sottolineando l'importanza delle metriche, elementi numerici della misurazione del business, quale base di valutazione per ogni idea di impresa. I venture capital vengono concessi sulla base di dati precisi, che gli investitori moderni richiedono, ad esempio, sulla base di Google Analytics.
La sua visione prevede che nei prossimi 10 anni le aziende emergenti rivoluzioneranno l'Italia, ed esse avranno bisogno di un ambiente dedicato in cui sviluppare in modo efficiente le proposte imprenditoriali.
Per essere accettati come partner da Nana Bianca è necessario presentare una versione alfa del proprio prodotto, di modo da rivelare una buona composizione del team e una capacità di realizzazione propedeutica alla scalabilità dell'idea.
Sono state poi presentate numerose startup di successo, tra cui Domee, in grado di realizzare un sito partendo dai social network di un'azienda, Balzo, produttore di giochi, e Vino75, eCommerce di vini.
Al termine dell'incontro, i 5 team di Buspreneur hanno presentato i loro progetti ai rappresentanti di Nana Bianca, ricevendo i preziosi feedback degli esperti.
Vision notturna
L'ultimo appuntamento della giornata si è tenuto presso la struttura che ospita gli startupper per la notte; dopo una lauta cena, a prendere parola è stato Pano Kroko, chairman dell'Environmental Parliament IGO.
Il guru ha presentato l'azienda come un ecosistema, un universo da creare e da comunicare attraverso una vision. Quest'ultima esprime l'idea imprenditoriale e dev'essere massimamente chiara, di modo da risultare appetibile per gli investitori.
La grandezza di un'azienda deriva da un mix di due fattori, onestà ed ottimismo, che si esplicitano nella comunicazione interna nel team e nell'apprendimento attraverso i feedback e le critiche esterni.
L'idea imprenditoriale deve dunque basarsi si dati reali, su persone, di modo da rispondere ad un bisogno realmente percepito dai futuri clienti-utenti.
"Andare a letto pensando ad una vision chiara ed efficace", questa l'esortazione dell'esperto a fine conferenza: tale invito è stato colto dagli startupper,... anche se un po' in differita. La notte è giovane, e c'è ancora tempo per rifinire i progetti, di modo da affrontare al meglio le tappe di domani.
Quali occasioni riserveranno Bologna e Milano?
Stay tuned, Ninja!