Stando ad alcuni dati recenti, emerge che il mercato dei viaggi di lavoro sia un fermento in continuo movimento in tutto il mondo che si sta espandendo sempre di più. Per esempio, The Global Business Travel Association (GBTA) ha pubblicato la classifica dei dieci paesi che più spendono alla voce business travel.
Sul podio, insieme agli Usa che registrano 265 miliardi di dollari, troviamo la Cina a quota 202 miliardi e, al terzo posto, il Giappone con un totale di 66 miliardi nell’anno 2012. L’Italia resta stabile al settimo posto con una spesa di poco superiore ai 33 miliardi di dollari, alle spalle di Germania, Regno Unito e Francia.
Business travel: una soluzione inaspettata contro lo stress lavorativo
Le grandi imprese si ritengono spesso soddisfatte dalle opportunità offerte dal business travel, non solo per le soluzioni in termini di affari aziendali, ma anche per quanto riguarda gli aspetti positivi sugli impiegati, che lo considerano come un’opportunità per fare una vacanza-lavoro e quindi per eliminare lo stress quotidiano: il dato è evidenziato da una ricerca dell’American Express su un campione di 1550 business traveller provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Australia. In essa emerge come per il 66% dei viaggiatori il soggiorno in un'altra città o Stato rappresenta anche l'occasione per staccare la spina e godersi una breve vacanza personale. Queste brevi escursioni lontano da casa, dunque, riescono ad ottimizzare al massimo i contributi lavorativi degli impiegati, aspetto importante a cui le aziende devono dare conto.
Peccato per qualche spesa di troppo
Non è tutto oro quel che luccica. Un neo di questa tendenza sembra essere quello delle troppe spese e della mancanza di un’adeguata organizzazione aziendale. È per questi problemi che viene in aiuto la tecnologia: come evidenziato dalla ricerca effettuata dalla SDA Bocconi, infatti, nel nostro paese la compilazione manuale per i rimborsi è, spesso, fonte di errori e perdite di tempo tanto che l’aziende tende a dedicare più energie e attenzione a quest’ultima rispetto all’organizzazione vera e propria del viaggio.
Tecnologia nel business travel: arrivano i rinforzi
Ma una volta incontrato il problema, la tecnologia è stata in grado di garantire una gestione più economica ed efficiente dei viaggi di lavoro.
A tale riguardo appare di grande interesse il lavoro svolto dal gruppo Edenred che ha appena lanciato sul mercato francese il progetto Ticket Travel Pro®: il servizio proposto in Francia promette di semplificare la vita di dirigenti e dipendenti nella gestione del budget destinato ai viaggi. Questa promessa si concretizza nella realizzazione di una Business MasterCard nominativa, valida tre anni e protetta con un codice PIN, che permette ai dipendenti di pagare le spese relative alle trasferte professionali, vale a dire: trasporti, ristorazione, benzina e alberghi.
Questo tipo d’innovazione tecnologica sembra alleggerire le spese sui viaggi lavorativi e non solo. È in grado di togliere stress superfluo, causato dalle lente e macchinose compilazioni manuali dei rimborsi concernenti i lunghi viaggi lavorativi dettati dalle società.
Conoscete un tipo di servizio simile anche in Italia?