Abbiamo già avuto modo di parlare di Alibaba , il colosso cinese dell'eCommerce, ed eravamo rimasti alle stime che a maggio scorso vedevo l'azienda cinese inserita in una soglia pari ai 15 miliardi di dollari a dispetto del record fatto registrare da Facebook nel 2012 con un'IPO di 16 miliardi di dollari, ma si sa che le statistiche vanno prese con le pinze.
Ebbene Alibaba è sbarcata a Wall Street con l'IPO record di 21,77 miliardi di dollari. Il collocamento delle azioni sulla borsa di New York potrebbe portare nelle casse già ricche della società fino a 25 miliardi di dollari. Se Facebook fu la prima società IT ad arrivare alla soglia dei 16 miliardi, Alibaba ha cambiato le carte in tavola posizionandosi terza o quarta nelle quotazioni più grandi di sempre.
Per coloro i quali siano interessati ad investire parte dei loro risparmi sull'azienda cinese, il prezzo per azione è pari a 66-68 dollari, diversamente da quanto aveva inizialmente stimato la società con la soglia di 60-66 dollari, considerata la crescente domanda dei titoli da parte degli investitori, con una capitalizzazione di mercato stimata sui 168 miliardi di dollari posizionadola tra le prime quaranta al mondo.
L'effetto Alibaba sembra che stia contagiando anche le aziende che nel passato hanno stretto rapporti con Jack Ma, da poco promosso trentacinquesimo nella classifica Bloomberg degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio di 21,8 miliardi di dollari, visto che dallo sbarco sulla borsa newyorkese hanno avuto una crescita del 15% nell'ultimo mese.
Cosa farà Alibaba del capitale ottenuto dallo sbarco a Wall Street?
Il gigante cinese dell'eCommerce ha già stilato una lista di acquisizioni e obiettivi che intende raggiungere grazie ai capitali raccolti.
Uno di essi è quello di allargarsi nel mercato cinese degli utenti di smartphone in crescita di 600 milioni. Tencent, l'applicazione cinese di messaggistica istantanea fondata da Ma Huateng e Zhang Zhidong nel 1998 ha finora attratto circa 355 milioni di utenti, dunque un ottimo campo di investimento.
irano voci su un interessamento di Alibaba per Yahoo, lo storico motore di ricerca che è già tra i suoi azionisti con una quota pari al 23%.
Ritmi di allargamento record, ma che cosa ne pensano gli scettici?
I numeri sono chiari: siamo di fronte ad un collocamento record per il settore IT ma esperti del settore credono che questa espansione record sia destinata a rallentare. Le cause sarebbero da riscontrare nell'enorme concorrenza interna al mercato del web nei limiti fissati dalle autorità nazionali, basti considerare che Yu e'bao, lo strumento per investimenti affiliato alla sua piattaforma di pagamenti elettronica Alipay, preoccupa le banche cinesi con un fondo di asset che ha raggiunto gli 87 miliardi di dollari.
Altra preoccupazione relativa alle dinamiche incerte della borsa è legata alla possibilità di vendita di 8 miliardi di dollari di azioni da parte dei soci investitori, non soggetta a divieti di cedere le azioni nei primi mesi dopo il collocamento, la cosiddetta clausola lockup.
Il debutto allo scambio di BABA parte in ritardo
Il titolo avrebbe dovuto iniziare ad essere scambiato al New York Stock Exchange sotto il simbolo BABA.
Ma il titolo non ha iniziato immediatamente ad essere contrattato perché il Nyse ha voluto evitare problemi tecnici relativi alla gestione dei numerosi ordini previsti. Motivi validi considerato che BABA ha chiuso la prima giornata in rialzo con i titoli in crescita del 38% pari a 93,38 dollari, con il prezzo fissato a 68 dollari per azione.
Alibaba ha ottenuto 21,8 miliardi nell'IPO con 230,1 milioni di titoli.
Alle attuali quotazioni il market cap del gruppo è stimata in circa 230 miliardi, a dispetto dei 200 miliardi di Facebook.