Cosa hanno in comune il lavoro di un Content Marketing Manager (o Strategist) e quello di Arthur Conan Doyle? Entrambi iniziano con un foglio bianco. Ed è proprio quel foglio bianco la sfida più grande. Soprattutto per un Content Marketer che ha contro di sé anche il fattore tempo: deve riempire quel vuoto e in fretta.
Per fortuna nell’epoca di Internet possiamo contare su un aiuto prezioso che il vecchio Arthur non aveva: una miriade di strumenti che possono integrarsi con il lavoro di creazione e distribuzione dei contenuti stessi. Nessuno di questi strumenti per Content Marketing può sostituire il Content Strategist stesso: ricordati sempre che il cervello è lo strumento più importante in questo (e in qualsiasi altro) lavoro. Anzi: alcuni strumenti possono risucchiare la tua produttività ottenendo l’effetto opposto a quello che desideri.
Suggerimento: se sei (o se non sei) un freelance e hai bisogno di consigli per aumentare la creatività e produttività della tua routine lavorativa, ti consiglio di iniziare da questo ottimo libro: Manage Yout Day To Day: Build Your Routine, Find Your Focus, and Sharpen Your Creative Mind (The 99U Book Series).
Nel mio lavoro ho incontrato e utilizzato diversi strumenti. Ecco quindi di seguito la mia lista di tool per il Content Marketing che qualsiasi Content Strategist o Manager troverà utili. Buona lettura!
Content Marketing: Produzione di Contenuti Testuali
Il mio tool preferito è senza dubbio Google Docs e in generale l’ambiente Google Drive. Principalmente perché:
- Più soggetti possono contribuire allo stesso contenuto
- Tiene traccia delle revisioni
- Tutto è accessibile online
Ultimamente apprezzo sempre di più anche Evernote come sistema organizzare le idee. Mi aiuta a tenere traccia di idee, appunti, link che poi si trasformeranno in contenuti. Il suo pregio principale è l’essere integrato in moltissimi altri servizi e piattaforme.
Se poi trovo degli articoli interessanti ma non ho tempo di leggerli in quel momento, li conservo su Pocket. Un altro servizio comodo perché molto ben integrato sulle diverse piattaforme.
Infine mi capita spesso di lavorare in lingua inglese. Se anche per te è lo stesso sono certo che troverai prezioso questo servizio poco conosciuto: The Readability Test Tool. Inserendo un testo come input (o anche indicando un URL) questo sito applica al testo diversi test di leggibilità. Attribuendo un punteggio globale al tuo testo. Per fare considerazioni lato SEO utilizzo solitamente il Keyword Density Tool di SEO Book.
Ti sei affidato ad un freelance per la produzione dei tuoi contenuti? Li hai acquistati attraverso una piattaforma di freelance? Allora può tornarti utile un modo per controllare se il contenuto è un plagio o meno. Io uso Copyscape.
Elenco dei tool:
- The Readability Test Tool: http://read-able.com/
- Evernote: https://evernote.com/intl/it/
- Google Docs: http://docs.google.com
- Copyscape: http://www.copyscape.com/
- Keyword Density Tool: http://tools.seobook.com/general/keyword-density/
- Pocket: https://getpocket.com/
Content Marketing: Content Curation
Internet sembrava aver realizzato la visione di molti autori di fantascienza degli anni sessanta: una sorta di memoria collettiva dove tutto è conservato e dove tutto è accessibile. Quello che Asimov e compagnia avevano sottovalutato è che più informazione non significa automaticamente più conoscenza. Trasformare informazioni in conoscenza implica un processo di elaborazione. E se le informazioni eccedono le tue possibilità (o capacità) di elaborazione, allora si tratta del tipico caso da proverbio dove il troppo equivale al poco.
Questo è il motivo per cui avere 6.090.000 risultati per “content marketing seo” non ti aiuterà a creare un content marketing a prova di Google: se anche trovassi il tempo di leggere tutti i sei milioni di risultati, arrivato alla fine dovresti ricominciare da capo: nel frattempo nuove informazioni - probabilmente a migliaia - sono nate sull’argomento.
Internet ha quindi reso indispensabile la figura di un intermediario. Nel caso della ricerca “content marketing seo” il primo intermediario è Google stesso: attraverso il Page Rank decide quale risultato è più rilevante degli altri. In questo è il valore dell’intermediario: ti offre la possibilità di risparmiare tempo connettendoti direttamente a ciò che è più utile per te.
Anche nei contenuti si è reso indispensabile questo processo. Questo è il motivo per cui oltre alla produzione di testi la tua Content Strategy o il tuo Content Marketing potrebbero essere incentrati sulla Content Curation. Esistono un bel po’ di tool con diverse caratteristiche. Sotto trovi i miei preferiti.
Suggerimento: vuoi occuparti di content curation ma hai bisogno di un po’ di suggerimenti, best practice e case study? Ecco l’articolo che fa per te: http://moz.com/ugc/the-spotlight-on-the-content-curation-best-practices-tools-and-how-to-do-it-right
Elenco dei tool:
- Storify: https://storify.com/
- Scoop.it: http://www.scoop.it/
- Curata: http://www.curata.com/
- Paper.li: http://paper.li/
- Pinterest: http://www.pinterest.com/
- List.ly: http://list.ly/
- Summify: http://summify.com/
Fin qui la prima parte dei miei suggerimenti. Nel prossimo articolo ti svelerò quali sono i miei tool preferiti per altre operazioni legate alla Content Strategy e al Content Marketing, quali per esempio trovare contenuti e distribuire contenuti.
Sei già un professionista del Content Marketing? La Content Strategy è il tuo pane quotidiano? Allora commenta e condividi i tool che utilizzi nel tuo lavoro: saranno utili a me e a tutti gli altri lettori.
Fine della Prima Parte.