Ogni giorno un disoccupato si sveglia e sa che dovrà correre più di un raccomandato. No, non si tratta della storica pubblicità Gatorade uscita circa a metà degli anni 90. Stiamo parlando della ormai classica battaglia per la ricerca lavorativa, una lotta a colpi di test, esami, colloqui e concorsi. Ed è di questo che oggi parleremo, i concorsi italiani: i grandi test di ammissione cui ognuno di noi almeno una volta si è aggrappato pur di cercare l’eldorado lavorativo. Cerchiamo di addentrarci all’interno del pianeta concorso pubblicoe di capire quanto questo sia utile. La prima difficoltà che balza all'occhio quando ci si confronta con questo mondo è quella della ricerca.
Come e dove trovare i concorsi pubblici?
Iniziamo facendo un poco di chiarezza: se da una parte le modalità per il reclutamento sono stabilite dal testo unico del pubblico impiego, dall’altra le assunzioni negli enti pubblici avvengono attraverso tre soluzioni differenti: concorso, avviamento a selezione e chiamata numerica. È la Gazzetta ufficiale il principale punto di riferimento per i “malati dei concorsi”. Il giornale in questione pubblicizza i concorsi banditi dagli enti pubblici ed è reperibile presso le edicole, le biblioteche, i Comuni, le librerie più fornite e sul sito internet. Per quanto riguarda Regioni, Province, Comuni, Aziende Sanitarie Locali, Aziende municipalizzate e altri Enti pubblici, i bandi si trovano anche sui Bollettini ufficiali delle Regioni. E' possibile avere notizie sui concorsi anche tramite gli albi pretori comunali, le pubblicazioni specializzate, i sindacati e, ovviamente, gli stessi enti banditori. Non solo, ormai è sempre più semplice trovare le loro tracce nei vari “giornali lavorativi” che escono mensilmente in edicola.
I concorsi: come sono fatti
In linea generale, sono distinti in concorsi unici a livello nazionale e a livello circoscrizionale o provinciale. Possono prevedere assunzioni a tempo indeterminato, a tempo determinato o con Contratto di Formazione Lavoro. L'indizione del concorso è annunciata attraverso i bandi riportati in Gazzetta ufficiale. All'interno del bando sono specificati il tipo e il numero dei posti messi a concorso, i requisiti richiesti per l'ammissione, la documentazione che deve essere allegata alla domanda, la data di scadenza, il luogo dove presentarla e le materie d'esame. Generalmente i criteri di selezione applicati nei concorsi pubblici possono essere di tre tipi: per esami, titoli o esami e titoli.
Il concorso pubblico è necessario per trovare lavoro? O conviene camminare con le proprie gambe?
La risposta non è né affermativa e neanche negativa, potremmo dire “ni”; nel senso che i concorsi possono sempre essere utili per la ricerca del posto di lavoro ambito, ma non saranno certo privi d’insidie e pericoli. Per riuscire a vincere un concorso c’è bisogno del massimo delle proprie forzeperché, negli ultimi anni, la presenza di partecipanti è cresciuta vertiginosamente, facendo crollare la lancetta delle possibilità di vittoria. Non per questo però le chance di riuscita sono così scarse.
Domanda che in molti si fanno è: passano solo i raccomandati?
Questo non è del tutto vero. A essere indispensabile non è una raccomandazione, ma un'ottima preparazione, studio (soprattutto nelle classiche materie di diritto) e tanta pazienza. Non bisogna pensare che basti uno scrocchio di dita per aggiudicarsi lo scettro. A volte possono occorrere anni per vincere un concorso e a volte altri anni per essere assunti al posto ambito. Ninja Marketing ritiene che lo studio, la pazienza e la passione in quello per cui si lotta possano sempre premiare qualsiasi persona. I concorsi pubblici negli ultimi anni, sono ormai diventati pieni di difficoltà, ma non per questo irraggiungibili. Parafrasando il noto slogan Adidas: “Impossible is nothing” e lo stesso vale per il lavoro, chiunque può vincere attraverso sudore, passione e studio.
Quando le difficoltà si trasformano in opportunità: l’altra faccia della medaglia
Se è vero che con la progressiva diminuzione dei concorsi, il lavoro sembra venire meno, d’altro canto questo ha creato nuovo interessanti realtà. La mancanza di possibilità in ambito lavorativo, ha portato migliaia di ragazzi a “muoversi con le proprie gambe”. Parliamo di giovani imprenditori che decidono di gettarsi nel mondo della ristorazione, di giovani chef che si danno da fare incantando le cucine di tutto il mondo, sino ad arrivare alle piccole startup nazionali che sono state in grado di creare nuovi mercati molto interessanti. In conclusione cari giovani alla ricerca della vostra strada, non fatevi intimidire da concorsi difficoltosi o da progetti apparentemente irrealizzabili. Fatevi forza, non buttatevi giù e ricordate: non aspettate che avvenga il miracolo, siate voi il vostro miracolo.