A volte per comunicare davvero, la tecnologia non è tutto. Questo è il claim della nuova campagna istituzionale online di Wind. Niente a che vedere con gli spot televisivi con Fiorello, Vanessa Incontrada o Giorgio Panariello. Preparate i cleenex accanto allo schermo.
Il cortometraggio, ideato dall’agenzia Ogilvy & Mathers, è diretto dal regista italiano Giuseppe Capotondi (già famoso per numerosi video musicali e il film La doppia ora). L’azienda ha scelto la storia delicata di un figlio che, invece di cercare il contatto con il proprio padre attraverso i mezzi che ci offre la tecnologia, decide di tornare nella sua casa d’infanzia e incontralo di persona. Il payoff di Wind, non a caso, è Più vicini.
Il cortometraggio sembra allontanarsi da quelli che erano i concetti di chiarezza e trasparenza delle passate campagne istituzionali. Molto forte, infatti, è il pathos, nel senso aristotelico del termine: il fattore emotivo è predominante.
Questo è uno dei pochi esempi in Italia di come i brand stiano gradualmente abbandonando la pubblicizzazione dei propri prodotti in favore di una ricerca di dialogo e condivisione con il proprio pubblico. Se il consumatore si identifica con la marca, se è davvero fidelizzato, allora diviene superfluo insistere sul prodotto in sé. Ed è questo ciò che fa Wind con questo spot.
Lo spot è stato distribuito esclusivamente sul web, un ambiente di certo più adatto agli scopi prefissati dalla campagna, in cui trovare punti di contatto e di dialogo con un pubblico diverso da quello della televisione. La società di telecomunicazioni italiana va oltre le regole proponendosi ai propri clienti in un modo alternativo ammettendo che la tecnologia è potente, ma non onnipotente.
In conclusione, ci affidiamo alle parole della stessa Wind, che con questa campagna pubblicitaria ha portato avanti il rinnovamento nel mondo pubblicitario italiano. Speriamo che sia un tentativo che abbia seguito nel nostro Paese.
“La tecnologia ci ha avvicinato. Comunicare è sempre più semplice e sempre più veloce. Ma ci sono occasioni in cui gli uomini e le donne hanno e avranno sempre bisogno di incontrarsi e comunicare così, uno di fronte all’altro.”