Hello Europe from Google Ventures
Due parole e un punto che valgono 100 milioni di dollari, il saluto con cui inizia il messaggio di annuncio dell’arrivo di Google Ventures in Europa.
Una nuova sede a Londra e un investimento iniziale da otto zeri, con un unico e semplice obiettivo:
We want to invest in the best ideas from the best European entrepreneurs, and help them bring those ideas to life.
Dal 2009 il fondo d’investimento del motore di ricerca più famoso al mondo ha già investito in ben 225 società, con diverse exit a favore di Google, Facebook, Dropbox, Yahoo e molti altri.
La sede Londinese
Sono stati resi noti i nomi dei quattro general partner che si occuperanno della nuova sede, solo uno di loro, Eze Vidra ha reso nota la notizia aggiornando la bio di Twitter con la nuova carica e citando i suoi nuovi compagni di viaggio, cioè Tom Hulme, Peter Read e Avid Larizadeh, oltre a Mg Siegler che seguirà la fase di avvio del fondo europeo per poi tornare nella sede centrale. Lo stesso Vidra che qualche giorno fa twittava estasiata durante le conferenze di Digital Venice.
Londra svolgerà il ruolo di hub per tutto il territorio Europeo, nel comunicato sono state citate infatti altre capitali europee come Parigi e Berlino, nessun accenno all’Italia che nel 2015 avrà i riflettori puntati per EXPO e il per global entrepreneurship congress.
Le ultime acquisizioni
L’acquisizione di Uber per 258 milioni di dollari, rappresenta uno degli investimenti più importante per Google Ventures, in un unico deal più di due volte l’investimento dedicato all’intera Europa, a riconferma di come gli ordini di grandezza tra nuovo e vecchio continente gravitino su ordini di grandezza completamente diversi.
Un fondo che opera in tutte le fasi di sviluppo delle startup, e in diversi ambiti, non solo digitale come si potrebbe essere portati a pensare. Lo dimostra l’investimento in Nest, perla della domotica, acquistata per 3,2 miliardi di dollari.
Non ci resta che attendere di conoscere i termini dei programmi di investimento di Google Ventues ed augurare alle start up tricolori di avere successo nella capitale inglese.