La bufala corre veloce, così è bastato un servizio di editing online di pagine web per indurre in errore il web circa la miliardaria transazione che si sarebbe chiusa la settimana scorsa.
Una pagina di Tech Crunch, fedelmente riprodotta con i loghi e il template del sito ufficiale, modificata ad arte per lanciare la notizia dell'acquisizione di Y Combinator da parte di Andreessen Horowitz, sta facendo il giro dei social.
Secondo l'articolo burla, Sam Altman, ex presidente di Y Combinator e ora executive financier di Andreessen Horowitz , aveva avviato i colloqui a fine gennaio, concretizzando le trattative sviluppate negli scorsi mesi e raggiungendo l'accordo finale proprio la scorsa settimana.
Queste sono le parole piene di entusiasmo attribuite ad Altman dall'autore dello scherzo:
"Con grande piacere annuncio l'acquisizione di Y Combinator da parte di Andreessen Horowitz.
Questo grande cambiamento ci entusiasma moltissimo. Negli ultimi anni siamo stati parte dell'avvio di molte delle aziende tecnologiche destinate a cambiare il mondo con la tecnologia, ora, lavorando con questo nuovo fantastico team, abbiamo la possibilità di creare un ecosistema più strutturato e significativo, che favorirà la nascita di molte altre nuove imprese.
Per chi fosse scettico riguardo all'utilità effettiva di questo passo, rispondo semplicemente che in Andreessen Horowitz tutti sono altrettanto attenti all'aspetto umano. Hanno a cuore Y Combinator e ci aiuteranno a garantire lunga vita al nostro incubatore.
Certamente ci saranno dei cambiamenti in consiglio nelle prossime settimane, ma invito tutti ad accogliere positivamente questa notizia e a dare il benvenuto a tutti a braccia aperte".
La notizia reale però c'è davvero: Altman, tutt'ora presidente di Y Combinator, ha pubblicato un post in cui annuncia i nomi della Board of Overseers del più importante acceleratore al mondo, composto quasi interamente da membri provenienti da Y Combinator e modellato sul modello universitario.