C’era un tempo in cui a settembre, tornati dalle vacanze, si raggruppavano rullini e cassette, si portavano a far sviluppare o a trasferire su vhs, e si organizzavano interminabili cene con gli amici per condividere emozioni, immagini e storie sulle vacanze appena passate. Le cose sono cambiate ormai diversi anni fa, ma mamma Google questa primavera sembra proprio voler tagliare definitivamente con il passato annunciando l’arrivo di Google Stories.
Si tratta di uno strumento che organizzerà in modo automatico le vostre migliori foto delle vacanze in un album digitale. Un diario di viaggio da condividere con le vostre cerchie di Google+ che sarà pubblicato esclusivamente con il vostro consenso una volta tornati a casa.
La funzione è disponibile sia in versione web sia mobile (per ora solo per dispositivi Android). Grazie alla geolocalizzazione e i punti strategici segnalati dagli utenti, lo strumento riconoscerà automaticamente le migliori foto e le contrassegnerà con i nomi delle città mostrando luoghi, hotel e ristoranti visitati in viaggio.
Le storie vengono create automaticamente, e una volta che sarà disponibile una per te, avrai una notifica. Ma come riceverne una? Ecco i passi da seguire:
Attiva cronologia posizioni
Attiva la Cronologia delle Posizioni del tuo account Google per memorizzare le tue posizioni passate e visualizzarle su Google Maps.
Attiva backup automatico
Attiva il Backup automatico per eseguire automaticamente il backup in Google+ delle tue foto e dei tuoi video.
Attiva la composizione automatica
La funzione di composizione automatica dovrebbe essere attiva come impostazione predefinita. Accertati però che tu non l’abbia disattivata in passato per farla funzionare con Google Stories
Visualizza le tue Google Stories
Per visualizzare le tue storie, vai nel menù in alto a sinistra dal tuo account G+ e clicca su “Foto”. Vai poi su “Altro” e clicca su “Storie”. Clicca sulla storia di tuo interesse per visualizzarla o modificarla cancellando le foto che non ti piacciono o aggiungendo una immagine di copertina.
Curiosi di vedere qualche esempio? Ecco le Google Stories di Angela Sackett e di Steve Aoki.
Belle novità, quindi, che (forse) metteranno a tacere per un po’ le male lingue sulla vita o morte di Google+. Noi, per ora, non vediamo l’ora di scoprire come verrà utilizzato per fare branding e personal branding: pensate ad esempio ad un evento raccontato su Google+ per immagini, un portfolio alternativo per fotografi e performer, o alle ricette illustrate nelle Stories!
E a voi, quali altri modi di utilizzo vengono in mente per questo nuovo strumento? Aspettiamo le vostre idee nei commenti! ;-)