Tra i top brand mondiali, Google supera Apple, così ha annunciato la Millward Brown, agenzia leader nel settore delle ricerche di mercato. Il valore del brand è cresciuto del 40% in un anno e ha raggiunto 158.84 miliardi di dollari (circa 115 miliardi euro) nel 2014.
Perché Google ha sbaragliato la concorrenza?
L’anno 2013 ha segnato una svolta per l’azienda di Mountain View. Big G si è infatti distinta in termini di innovazione, investimenti in intelligenza artificiale e numero di partnership. Per questo Google ha sbaragliato la concorrenza, precisa Benoit Tranzer, capo della Millward Brown France.
L’esempio che meglio racchiude il segreto del successo di Google, che si merita così il primo posto della classifica Top Brandz 2014 è proprio quello dei Google Glass. Luxottica e alcuni top brand come Ray-Ban e Oakley sono le aziende partner con cui Google ha stretto accordi per lanciare sul mercato statunitense questi dispositivi per la realtà aumentata della weareable technology.
E gli altri brand?
Duro colpo per Apple, che per tre anni ha dominato la classifica. Il brand ha perso del 20% il proprio valore, che è sceso a $147.88 miliardi. Ora si accontenterà della posizione numero due.
Niente da fare per i brand italiani, che non compaiono nelle prime 10 posizioni. Infatti sono le aziende statunitensi a conquistare la top 10.
Sul podio, dopo Google e Apple, troviamo IBM il cui valore si ferma ai $107.54 miliardi seguita da Microsoft ($90.19 miliardi).
Dopo tanta tecnologia, troviamo McDonald's il cui brand è stato valutato $85.71 miliardi. Subito dopo, segue Coca Cola con un valore di $80.68 miliardi.
Tra i brand top 100 troviamo la cinese Ping An (settore assicurazioni) valutata $12.4 miliardi e il marchio China Life ($12 miliardi). Nel settore lusso troviamo in trentesima posizione Louis Vuitton il cui valore supera i $25 miliardi.
I parametri presi in considerazione dalla Millward Brown tengono in considerazione non solo le performance finanziarie ed economiche di ogni singolo brand, ma anche la percezione che hanno i consumatori sui marchi.
Anche a te Google fa palpitare il cuore?