Nel 2014 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari allo 0,6%, seguito da una crescita dell’1% nel 2015 e dell’1,4% nel 2016. Questo è quanto precisa sin dalle prime righe il report "Le prospettive per l'economia italiana nel 2014-2016", pubblicato pochi giorni fa dall'Istat.
La nota ricerca, afferma che la caduta del Pil italiano iniziata nel 2011 si è arrestata nell'ultimo trimestre del 2013. Nei prossimi anni, l’evoluzione dell’attività economica italiana, di fatti, è attesa proseguire secondo ritmi moderatamente positivi e sarebbe favorita anche dal graduale venire meno di alcuni principali fattori di incertezza.
Consumi in lieve aumento
Nel 2014 la spesa per consumi delle famiglie italiane è prevista in lieve ripresa (+0,2%) dopo tre anni di riduzione.
L’aumento dei consumi sarebbe sostenuto soprattutto da un incremento del reddito (alimentato dalle misure fiscali a favore dei redditi da lavoro dipendente) e dal clima di fiducia che si sta diffondendo nel nostro paese rispetto alla pesante recessione che ci sta attanagliando ormai da diverso tempo.
Per effetto di questi fattori, secondo le previsioni Istat, la spesa per consumi privati è prevista in aumento dello 0,5% nel 2015 e dell’1% nel 2016.
Ripresa degli investimenti
Quest’anno è attesa una ripresa significativa dei tassi di crescita degli investimenti che si consoliderebbe nel 2015 e nel 2016.
Nel 2014, le prospettive di rilancio della domanda interna e il graduale miglioramento delle condizioni di erogazione del credito da parte del sistema finanziario determinerebbero, in particolare, un aumento dei tassi di accumulazione di beni capitali pari all'1,9%.
Nel 2015, la ripresa internazionale e il progressivo rasserenamento delle condizioni per investire costituirebbero i principali fattori a sostegno degli investimenti, che sono previsti in aumento del 3,5% e per il 2016 del +3,8%.
Disoccupazione in calo
Leggero calo di disoccupazione negli anni 2014-2016. Le previsioni affermano che il tasso di disoccupazione raggiungerebbe infatti quota del 12,7% nel 2014 e una riduzione nel 2015 al 12,4%, per poi scendere ulteriormente nel 2016.
In particolare, le unità di lavoro si ridurrebbero dello 0,2% nel 2014 per poi aumentare dello 0,6% nel 2015 e dello 0,8% nel 2016.
Inflazione in moderata ripresa
Le prospettive per i prossimi mesi delineano una moderata ripresa dell’inflazione, che tuttavia dovrebbe mantenersi inferiore all'1% per gran parte dell’anno.
Nel 2015 si dovrebbe concretizzare, invece, una ripresa relativamente più significativa della dinamica dei prezzi, con una crescita della spesa delle famiglie pari in media d’anno all'1,3%. La tendenza proseguirebbe poi anche nel 2016.
Ovviamente, cosa importante e per questo non da non dimenticare è che tali previsioni economiche sono particolarmente legate all'evoluzione della domanda internazionale, all'andamento del tasso di cambio e dell’offerta di credito che sono soggette sempre a forte incertezza.