Spesso, per le PMI, non è essenziale fare grandissimi numeri su Facebook. E' importante, infatti, tenere sempre a mente l'obiettivo finale: Facebook è uno strumento di comunicazione dalle grandissime potenzialità ma che, al pari degli altri utilizzati dall'azienda, deve essere indirizzato ad un risultato misurabile (aumento del fatturato, del numero di clienti, della notorietà del brand, ecc).
Ecco perché una buona strategia su Facebook non è tale solo se porta con sé grandi numeri, ma se conduce a risultati concretamente misurabili. I grandi brand sfruttano Facebook per questo motivo e non soltanto per essere cool.
Quel che è certo, però, è che ogni forma di comunicazione su Facebook deve partire dalla motivazione principale per cui Facebook esiste ed è così popolare: creare engagement. Fare in modo di comunicare con il cliente potenziale, coinvolgerlo e far parlare della marca, orientando le sue scelte di mercato. Tornano quindi sempre utili le strategie utilizzate dai migliori brand nella gestione dei social, come esempio ed ispirazione per ogni azienda (grande o piccola) che voglia investire tempo e risorse nel costruire la propria immagine su Facebook. Ecco quindi 7 esempi di strategie Facebook di successo raccolte da Social Media Examiner:
1. Coca-Cola e l'accento sui grandi eventi
Durante le scorse Olimpiadi di Sochi, Coca-Cola ha organizzato un concorso chiamato #CokeGames, in cui sono stati immaginati dei "giochi olimpici paralleli" ispirati al brand (come ad esempio il Coke Curling). Tramite la pagina Facebook, Coca-Cola ha chiesto ai suoi utenti di giocare secondo le regole, filmare le loro partite e caricare brevi video degli incontri. Premio finale: una carta regalo da 100 dollari.
Anche la vostra azienda potrebbe adottare questa strategia con semplicità: ponete l'accento sui grandi eventi sportivi e non e date sfogo alla vostra creatività e a quella degli utenti. Coinvolgeteli facendogli fare qualcosa di divertente e promettete in cambio un premio. Ricordatevi sempre, però, di rispettare le regole per i contest di Facebooke della legge italiana.
2. Skype e le richieste agli utenti sullo sviluppo del prodotto
Skype ha utilizzato Facebook per chiedere ai suoi fan dei consigli e delle proposte concrete in merito ai successivi sviluppi della piattaforma di videochat, chiedendo loro di caricarli direttamente sul forum dedicato agli utenti. Una forma di consulto che, peraltro, non resta inascoltata. Sotto ogni messaggio caricato sul forum, infatti, c'è lo "status" dell'idea: scartata o "in considerazione".
Utilizzare Facebook per chiedere ai vostri utenti recensioni, opinioni e persino consigli su come vorrebbero veder migliorato il servizio/prodotto che offrite è una geniale opportunità di contatto con la clientela potenziale ed è utile per migliorare l'immagine che il pubblico percepisce del brand. Inoltre, è anche il modo migliore per capire cosa i clienti vogliono davvero!
3. Skittles e il lato comico delle cose
Uscite fuori dagli schemi. Per Skittles, famosa marca di caramelle americana, ha funzionato. Quotidianamente sulla fan-page ufficiale è possibile assistere a dichiarazioni inusuali come "I pirati davvero noiosi portano i pappagalli sulle loro spalle" oppure si lascia spazio ai fan e alle loro foto con il prodotto (nelle pose più impensabili).
Insomma, tanto divertimento e spesso anche senza senso che, però, ha un ampio riscontro in termini di engagement.
Se l'attività è la vendita un prodotto, è possibile coinvolgere gli utenti chiedendo loro foto scattate mentre lo utilizzano. Oppure, foto scattate mentre sono nel negozio.
E' importante, però, promettere sempre un incentivo, o almeno visibilità. Difficilmente si fa qualcosa senza un vantaggio potenziale percepito.
4. Intel e la regola 70/20/10
Intel ha una pagina Facebook di grandissimo successo. E alla base di questo successo c'è la regola 70/20/10. In pratica, il 70% del contenuto della pagina è di tipo "utile", ossia coerente con il settore di riferimento del brand (la tecnologia) ed informativa per il cliente. Quindi, informazioni preziose e potenzialmente necessarie.
Il 20% è rappresentato da contenuti condivisi da altre fonti e solo il 10% è auto-promozionale (quindi legato ad offerte o promozioni sui prodotti).
La regola 70/20/10 è essenziale affinché il proprio piano editoriale su Facebook abbia successo, e basta solo un po' di buon senso per applicarla.
5. La "Social Care" di 3 Italia
La quinta strategia è tutta italiana. 3 Italia, infatti, è all'avanguardia per il suo servizio di "Social Care". In una pagina fan con un gran flusso di domande e richieste di ogni genere, la presenza del brand non manca mai.
Troverete sempre una risposta di 3 Italia che risolve il problema, gira le segnalazioni all'assistenza clienti o indirizza dove si potranno trovare le informazioni richieste. Il servizio clienti non è un aspetto primario per i social network, ma fare della vostra pagina fan un punto di riferimento per i vostri clienti non solo per motivi di intrattenimento ma anche per ogni esigenza legata al processo d'acquisto renderà la qualità dell'interazione nettamente migliore e consentirà ai vostri clienti di avere una percezione più umana e "vicina" del brand.
6. Monster Energy e i contenuti più coinvolgenti
Se si da uno sguardo alla pagina fan di Monster Energy ci si rende conto immediatamente che è molto difficile vedere delle foto del prodotto.
L'utilizzo della fan-page, in questo caso, è rivolto alla costruzione dell'immagine percepita della marca, che viene quindi associata ai contenuti più belli ed entusiasmanti per il pubblico target: auto da corsa, snowboard, videogiochi e persino contenuti scaricabili (utilità immediata).
Montster mette su tutto la sua inconfondibile firma, ma l'obiettivo è solo quello di far impazzire di gioia i suoi fan.
Si può provare ad offrire ai fan contenuti che li entusiasmano. E se ancora non è chiaro quali siano non ci si deve arrendere: Facebook è sempre un grande test nel quale scatenare la fantasia e valutare dati alla mano quali contenuti ottengono i risultati migliori. Diversificare e sperimentare sono le parole d'ordine.
7. Oreo e il video-storytelling
La pagina fan di Oreo è una fucina di elementi creativi. In particolare adesso si sta concentrando sulla ricerca dell'engagement con i suoi fan tramite dei piccoli video di 6 secondi (caricati sia su Facebook, sia su Vine ed Instagram)
Ogni video contiene un trucco (#OreoMagic) o un nuovo modo gustoso e rapido per gustare i biscotti. Fa venire davvero voglia.
L'utilizzo dei video per migliorare l'engagement è un ottimo punto di partenza per la vostra strategia social. E con gli smartphone e i tablet oggi disponibili sul mercato non è necessario essere dei maghi del videomaking per poter creare un video coinvolgente.
Ripartire dal brand
Questi possono essere dei punti di partenza. Delle ispirazioni che possono portare miglioramenti concreti nei contenuti da pubblicare.
Ma resta fondamentale quella che è l'immagine che i fan (potenziali clienti) recepiranno del brand. E' essenziale ascoltarli, comunicare con loro, dar loro modo di informarsi, divertirsi e, soprattutto, scegliere il brand quando ci sarà da andare sul mercato a concludere il processo d'acquisto. In fondo, è questo l'obiettivo finale! E voi cosa ne pensate? Avete utilizzato qualcuna di queste strategie? Ditecelo nei commenti!