Facebook ci ha provato diversi anni fa con l’apertura di alcuni negozi online direttamente attraverso le Fan Page, Twitter ha fatto discutere nelle ultime settimane con le indiscrezioni sugli accordi stretti con Fancy, Pinterest ne è portabandiera da sempre. Stiamo parlando del social commerce, il nuovo modo di fare acquisti online passando per i social network.
Una attività che sembra particolarmente proficua: solo nel 2012, infatti, gli utenti americani hanno speso circa 121 miliardi di minuti sui social media e acquistato online per oltre 200 miliardi di dollari.
Lo scorso autunno, quindi, anche Google ha lanciato la sua iniziativa per promuovere il social commerce attraverso l’ormai iper discusso Google +.
Shop the Hangout
L’iniziativa, promossa da Google in collaborazione con il Council of Fashion Designers of America, parte dalla voglia del colosso digitale di dimostrare quanto la moda e la tecnologia siano intrecciate tra loro e di come sia possibile evolvere ancora il modo di fare shopping online.
L’evento ha permesso agli utenti di acquistare i propri capi preferiti ascoltando in diretta i designer che raccontavano la nascita delle collezioni e rispondevano a domande sulla propria vita e carriera.
Gli appuntamenti on air sono stati un successo e hanno visto la partecipazione di artisti del calibro di Diane von Furstenberg, Rebecca Minkoff, Marcus Wainwright, David Neville e Rachel Zoe.
L’iniziativa, prima e unica nel suo genere, è un grande passo in avanti nella storia del social commerce. Google e il CFDA non hanno rilasciato dati sulle statistiche di vendita, ma collettivamente l’iniziativa “Shop the Hangout” ha ricevuto oltre 150 milioni di impression sui social media, 65 milioni sulla stampa e ha aumentato il traffico di vendite e di visite sui siti web dei designer partecipanti.
Cosa ne pensate?