Le Olimpiadi invernali 2014 di Sochi potrebbero essere l'evento sportivo che consacrerà definitivamente l'importanza dominante dei social network nelle attuali dinamiche promozionali.
Mai come per quest'evento sportivo, infatti, il tam tam mediatico generato sui canali social è stato tanto forte; secondo (forse) solo al Super Bowl.
L'apice, fino a questo momento, si è raggiunto dopo la sconfitta della nazionale padrona di casa (ai rigori) contro gli Stati Uniti, sotto gli occhi del presidente Putin. A seguito di questa esaltante vittoria la Casa Bianca ha rilasciato proprio su Twitter le congratulazioni alla sua nazionale, che hanno fatto il giro del mondo:
Congrats to T.J. Oshie and the U.S. men's hockey team on a huge win! Never stop believing in miracles. #GoTeamUSA -bo
— The White House (@WhiteHouse) 15 Febbraio 2014
Solo la partita di hockey tra Stati Uniti e Russia ha generato quasi un milione di tweet e, in generale, dall'inizio dei giochi la compagine americana ha sviluppato oltre 18 milioni di interazioni.
Una grande opportunità per i brand
Non è un caso, quindi, che i giochi rappresentino per le aziende, in particolare per quelli che da sempre fanno dei social la loro forza, un'opportunità unica per cavalcare l'onda e spingere il proprio marchio. L'attenzione, in questi giorni, è altissima e il pubblico potenziale cresce di ora in ora.
Soffermandoci sempre sul mercato americano, l'immagine più popolare prodotta fin'ora da Twitter è quella della ESPN che ritraeva il team USA durante la cerimonia d'apertura:
230 athletes, 1 nation. Team USA is ready to represent at the Winter Olympics.
— ESPN (@espn) 8 Febbraio 2014
Non è da meno Visa, che ha fatto di questa foto un contenuto virale e super condiviso:
Big fans come in all sizes. USA, we’re all rooting for you. #Sochi2014
— Visa (@Visa) 6 Febbraio 2014
Un'occasione d'oro per gli atleti
Immaginare, però, che il forte impatto dei social media su questi giochi sia una manna solo per gli sponsor è un errore. Anche gli atleti, infatti, stanno puntando fortissimo sui social network per incrementare visibilità, popolarità e, di conseguenza, potere contrattuale.
Come ad esempio T.J. Oshie, campione NHL e membro della nazionale di hockey americana che, dopo la vittoria sulla Russia, ha acquisito in un giorno ben 45.000 followers. Oppure Maria Sharapova, la cui foto con la torcia olimpica è una tra le più condivise su Twitter.
Did this really happen!? #pinchme #OpeningCeremony #Sochi12014
— Maria Sharapova (@MariaSharapova) 7 Febbraio 2014
Eclatante, invece, il caso del pattinatore Jason Brown, divenuto un'icona grazie alla sua coda di cavallo.
La NBC lo ha scelto per i suoi spot dei giochi olimpici, i video delle sue performance sono stati visti già milioni di volte su YouTube e gli è stato dedicato persino un account Twitter dal nome @2014PonyPower.
L'era d'oro dei social media
La nuova era del social media marketing si presenta in questi giochi attuale come non mai, diventando un elemento fondamentale dei piani editoriali degli inserzionisti.
Facebook e Twitter hanno un potere che i media non avranno mai: rendere virale un contenuto in tempo reale. Attraverso le condivisioni e i comment un evento come quello delle Olimpiadi diventa una miniera d'oro per brand e pubblicitari.
Tra le dinamiche più innovative sperimentate in questo periodo c'è stata la cessione del profilo social. In pratica l'atleta, per il periodo di durata dei giochi, concede il controllo del proprio account social al suo sponsor di riferimento. Questo consente o di accodare al messaggio personale dell'atleta un riferimento allo sponsor, oppure di sviluppare veri e propri tweet o status "sponsorizzati".
Lo sponsor diventa, in pratica, l'assistente ai social dell'atleta: detta il piano editoriale, approva il contenuto di un post o di una foto su Instagram e gli lascia anche un margine di autonomia per la posta privata ed immagini di vita familiare. La cosa fondamentale è che il tweet, la foto o lo status arrivino direttamente dall'account dell'atleta. E' come vendere il proprio volto per la pubblicità di uno shampoo, solo che in questo caso si concedono i contenuti social prodotti.
L'evoluzione dei social media è evidentemente rapidissima. Da strumento di comunicazione poco costoso e non convenzionale sta diventando strumento imprescindibile e legato ad esosi investimenti.
Aspettiamoci ancora tante novità, soluzioni e dinamiche per spingere la viralità del contenuto e la pubblicità in tempo reale sempre più efficaci: i territori di Vine, Pinterest e di tanti social media emergenti aspettano solo di essere conquistati.