Gli e-shopper aumentano vistosamente di anno in anno e, tra questi, più della metà acquistano in prevalenza articoli fashion. Di pari passo, la fruizione di video online cresce esponenzialmente.
Sulla base di questo scenario, i video online e il settore fashion hanno da stringere una fruttuosa alleanza: ma come possono muoversi in questa giungla informativa?
Prima di tutto c’è da specificare che lo strumento video si qualifica come motore di persuasione per eccellenza: fa rivivere le emozioni e le sensazioni di indossare quel determinato capo di abbigliamento, rinforza il valore del brand in oggetto e induce al processo d’acquisto grazie all’utilizzo delle call to action.
In secondo luogo, non vi sono regole generali di utilizzo dei video online, piuttosto esistono piccoli spunti da cui attingere, sempre tenendo ben presente il proprio obiettivo di riferimento, il target e il contesto in cui si lavora. Ad esempio, un video informativo che illustra i materiali adoperati durante il processo di lavorazione di un capo potrebbe essere di poco impatto per un brand di lusso, mentre potrebbe essere una strategia perfetta nel caso di un marchio che strizza l’occhio all’ecosostenibilità.
Condividere informazioni utili
Fornire informazioni può significare semplicemente illustrare il prodotto nei dettagli, in questo caso conoscere meglio un articolo porta a: acquisti maggiormente consapevoli, un conseguente assottigliamento del numero dei resi, e, infine, una relazione di maggiore fiducia tra il cliente e il brand.
In tal senso, un’altra delle soluzioni valide per far conoscere il brand è aiutare il cliente a trovare informazioni, magari contenuti utili che stuzzichino le sue fantasie e, sottovoce o meno, stimolino fidelizzazione.
L’How to wear the latest trends di boohoo.com si inserisce perfettamente in questo tipo di strategia video.
Conoscenza e costanza: punti di forza per il Business online
Uno dei grandi pregi dell’uso dei video online è la possibilità di analizzare il comportamento dei fruitori video in tempo reale. Il contenuto degli annunci video pubblicitari si rivela già su misura dello spettatore (in base alla sua navigazione): ciò a cui però un brand dovrebbe mirare è una flessibilità strategica, modulata sui dati reportistici della fruizione video.
Mettiamo il caso che la maggior parte degli utenti interrompano la visione nei primi 30 secondi, a video ancora non terminato. Conoscere le reazioni del “pubblico” mette il brand nelle condizioni di rimediare e ricorrere, nel prossimo video, a soluzioni come: riduzione a 15 secondi, revisione dello script, ecc.
Attraverso la pubblicazione costante dei contenuti video (almeno bisettimanale), è possibile analizzare e, conseguentemente, modificare il messaggio in base al modo in cui i potenziali clienti interagiscono con i contenuti, tenendo quindi conto dell’indice di visualizzazione medio, il tasso di abbandono, il tasso di risposta alle call to action, la provenienza geografica, ecc.
In tal modo è possibile approfondire la conoscenza dei potenziali clienti ed incrociare i dati con il sito e-commerce di riferimento e i punti vendita del brand sul territorio.
Personalizzare l’esperienza, creare fiducia ed umanizzare
Anziché caricare di un’inaudita spinta propulsiva il prodotto, è preferibile mostrare una grande disponibilità nel soddisfare le esigenze del cliente. La fiducia e l’umanizzazione sono quindi da considerarsi strumenti di engagement.
Nel momento in cui si progetta uno script ad hoc per il target di riferimento, mirato solo a vendere, il calo di attenzione è dietro l’angolo. Un tocco di originalità sarà più ampiamente apprezzato, garantendo un tasso di abbandono meno basso.
Cosa si può fare? Inviare video personalizzati di ringraziamento: anche un piccolo video di 5 secondi da parte del brand può far sentire speciale il cliente (grazie a Vine, Instagram, Keek, ecc.). È possibile inoltre mostrare l'emozione di un cliente che indossa il proprio articolo attraverso il video, presentare testimonianze video di chi lavora per il brand, o magari un personaggio famoso/fashion blogger/opinion leader compiaciuto.
L'evoluzione dello Shoppable Video
Tenuto conto di quanto descritto finora, c’è un tipo di video che, potenzialmente, potrebbe soddisfare tutte le suddette caratteristiche: lo shoppable video.
Un video commerciale interattivo, una sorta di product placement online, in cui gli utenti hanno la possibilità cliccare sui prodotti per conoscerli in dettaglio e acquisire altre informazioni, come per esempio il punto vendita più vicino, o acquistare direttamente il capo d’abbigliamento o l’accessorio fashion che compare nel filmato. La modalità di creazione si basa sullo stesso principio del video con le annotazioni di youtube.
Molti di questi video sono delle vere e proprie “fiction”, e la loro difficoltà sta nel far sì che il pubblico presti attenzione sia alla storia che ai prodotti pubblicizzati nel video. Due degli ultimi esempi sono lo shoppable video di Gucci e "The Gift" di Levi's.