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  • Jelly, l'app per che risponde alle tue domande via social!

    17 Gennaio 2014

    Basandosi sul concetto  Se hai una domanda, c’è qualcuno là fuori che conosce la risposta il co-fondatore di Twitter Biz Stoneo ha recentemente lanciato Jelly, servizio di social searching che permette di porre domande su qualsiasi argomento e ricevere risposte dai propri amici utilizzando i social network. A differenza dei suoi predecessori come ad esempio Ask.com, Yahoo Answers e Google Answers, i quesiti su Jelly sono accompagnati da immagini. Se ad esempio siete in vacanza in una nuova città e vi trovate difronte ad un monumento che non conoscete, vi basterà scattare una foto tramite il vostro smartphone, uplodarla sul vostro account e aspettare che qualcuno dei vostri amici vi dica di quale monumento si tratta. Le immagini sono il vero punto di forza di Jelly, che aggiungono profondità e contesto a tutte le domande. È possibile ritagliare, zoomare e disegnare sulle immagini per ottenere più specificità. Qui sotto il video di presentazione di Jelly [yframe url=’http://www.youtube.com/watch?v=n1S709J9epU’] Con Jelly chiedi a Per iniziare, basta collegarlo ad un account Facebook o Twitter (o entrambi se vi piace). Per chi è titubante e non vuole connettere migliaia di servizi al proprio profilo social, sarà contento di sapere che Jelly non pubblica nessuna delle domande che uploderete sul vostro profilo Facebook, ne tantomeno le risposte che fornirete ai vostri contatti, e viceversa, se vorrete potrete decidere di condividere le domande che più desiderate, manualmente. Poiché è solo mobile (per ora almeno) ed ha un limite di 240 caratteri per ogni post d’accompagnamento alla foto, Jelly ispira domande abbastanza brevi e veloci con risposte semplici e concise. Le domande sono le più varie: c’è chi chiede quale paio di scarpe è meglio abbinare alla propria giacca per una serata fuori, chi lo utilizza per risolvere i propri esercizi di algebra, c’è chi lo usa per domande professionali e chi semplicemente è rimasto colpito da un murales per strada e usa Jelly per sapere il nome del suo artista.

    E se la usa anche Zuckerberg…

    Utilizzarlo è molto facile, una volta effettuato l’accesso collegando ad almeno un account, vedrete apparire in home le varie domande (assieme all’immagine profilo estratta dal rispettivo social network della persona che vi pone il quesito) dandovi la possibilità di rispondere o di passare oltre alla domanda succesiva. Quando ci si trova difronte ad una domanda alla quale si vuole rispondere, è sufficiente premere il tasto Answer e digitare la propria risposta e oltre a rispondere con il testo è possibile aggiungere anche un link ad un URL. Un vantaggio molto importante di Jelly è la possibilità di ricevere risposte anche dagli amici degli amici, collegandosi così non solo alle persone che si conosce, ma anche ad altri, espandendo di gran lunga la possibilità di ricevere una risposta che si desidera. Se vi piace la risposta di qualcun altro, è possibile contrassegnarla con GOOD o condividerla. La grafica di Jelly è semplice, intuitiva e il tutto risulta molto scorrevole, le domande sono nel box principale, e per consultarle ci si muove dall’alto verso il basso; le risposte stanno sotto, visualizzabili una alla volta. Dopo aver ricevuto una risposta abbiamo la possibilità di mostrare la nostra gratitudine facendo clic sul pulsante “Thank you” e in fondo alla propria pagina c’è anche un contatore che indica quante espressioni di ringraziamento hai ricevuto La Jelly-mania ha iniziato a contaminare in molti, non risparmiando neanche Mark Zuckerberg che qualche giorno fa, dal bagno di casa sua ha fotografato un ragno nella sua doccia chiedendo ai suoi “amici’ di che tipo di ragno si trattasse e se fosse giusto lasciarlo vivere nella sua doccia.

    Il motto di Jelly: “Aiutiamoci a vicenda”

    In un post sul loro blog Biz Stone ha dichiarato:
    “Jelly cambia il modo in cui facciamo ricerche. Avere risposte dalle persone è molto diverso che averle da un algoritmo, non importa quanto sofisticati i nostri algoritmi possano diventare, sono ancora molto lontani dall”esperienza, l’inventiva e la creatività della mente umana. Jelly è un nuovo modo di cercare e qualcosa di più – rendere facile e divertente aiutare gli altri.”
    Infatti, lo slogan dell’azienda è “Aiutiamoci a vicenda”, il logo di Jelly è una medusa, e l’azienda ha dichiarato di averlo scelto  “perché ha una rete a maglie larghe di nervi molto simile al nostro cervello e al sistema nervoso, che immaginiamo alla base del meccanismo di aiuto tra persone” Dato il largo consenso fin ora ricevuto dal pubblico e la molta curiosità che gravita attorno a Jelly e ai suoi possibili sviluppi futuri, non ci stupiremmo di certo se vedessimo nel giro di poco tempo Jelly, riempirsi di account di brand che potrebbero utilizzarlo per effettuare indagini di mercato sui gusti e sulle preferenze dei propri clienti, ampliando così la loro strategia di social media marketing. Jelly è disponibile gratuitamente su iTunes e Google Play per tutti i dispositivi iOS e Android.

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