Dopo aver paragonato Facebook a un comodo e chiassoso soggiorno, Twitter a un affollato corridoio, ecco che il nostro appuntamento della rubrica "La casa dei social network" ha come oggetto proprio il medium meno "social", in teoria, di tutti: Linkedin.
Una sala da pranzo naturalmente formale, di quelle ordinatissime, dove si sta composti, si rispettano le buone maniere, si è educati e accorti. Immaginate che Linkedin sia proprio così. Timidamente allora si entra in contatto con quella persona attraverso un messaggio. Ci si presenta, ci si ringrazia. Tutto come da netiquette. Sarebbe gradito addirittura scrivere il motivo per cui si sta contattando proprio quell'individuo. Sarebbe gradito ringraziare sempre e comunque.
Lo sappiamo tutti. Su Linkedin, come in tutti i contesti in cui si sta in sala da pranzo, occorre necessariamente prestare attenzione alla forma. Dobbiamo necessariamente fare bella figura, perché siamo nelle rete di potenziali cacciatori di teste, recruiter, che testano, osservano guardano e prendono nota.
La foto profilo è il vostro biglietto da visita
E allora, il primo biglietto da visita è proprio il nostro bel faccione. Sì, mostriamolo. Non è carino ricevere una richiesta da un'insegna che recita "AFFITTI GIUSEPPEMARIA", così, come non è carino fare conoscenza con una persona, che non ha una foto. Mai presentarsi trasandati. Sì, la cravatta è rassicurante. Non ci crederete, ma è rassicurante. Così come lo è un bel viso di donna sorridente, truccato leggermente. Avete velleità artistiche particolari? Bene, a nessuno importa che voi nel tempo libero vi siate date al burlesque. No alle foto profilo che vi ritraggono con piume e ciglia finte. Vi piace sciare? Bene, il passamontagna e il caschetto protettivo con lo sfondo delle Pale di San Martino non suscitano particolare emozione, almeno su Linkedin. Chi sta cercando di conoscervi, dal punto di vista professionale, vuole guardarvi in faccia.
Invitereste mai a un pranzo formale uno conciato così?
Sbaglio o qualcuno mi sta facendo piedino?
Tutto questa forma di fronte a una tavola da pranzo apparecchiata secondo lo stile e il buon gusto del Galateo potrebbe addirittura risultare noiosa. Non è un caso quindi, che proprio mentre chiedete, educatamente a uno dei vostri commensali di passarvi il sale, il boss di una nota multinazionale americana allunghi la gamba e con l'agilità del miglior contorsionista, vi faccia piedino. Ebbene sì. Ci sta provando. Che fare? Ci sono due opzioni: o lo assecondate, con ciò che ne consegue o non lo assecondate, con ciò che ne consegue.
Non solo donne, ma anche uomini, diciamolo, vengono adescati in questa maniera. Qualcuno ha veramente scambiato Linkedin per Badoo, il sito inglese per incontri hot, verrebbe da dire.
Ma allora? Tutta questa formalità cui prodest? A mio avviso, giova sempre a voi. Trovarsi in una sala da pranzo, con l'abito giusto, l'educazione e il rispetto delle regole, per quanto vi possa risultare tutto così stretto è giusto. Sarete sicuramente meno fuori posto di chi, pensando di farvi cosa gradita, ha goffamente tentato di sedurvi, nel stanza sbagliata!
A questo punto, attendiamo la penna del nostro Francesco Gavatorta. Chissà di quale altro social network ci parlerà al prossimo appuntamento?
La casa dei social network: spazi autentici o non luoghi digitali