Ricordatevi di questo nome: Zappos. E' il 24 Dicembre. Siete appena atterrati a Malpensa, dopo un estenuante viaggio di qualche ora, vi apprestate con una certa ansia a dirigervi nella sala ritiro bagagli. Siete già preoccupati, perché, come è già successo più di una volta, avete atteso più di un'ora, prima di poter recuperare la vostra valigia e andarvene a casa.
Siete a pochi metri dal nastro trasportatore e sentite gente ridere e urlare dalla gioia. Si leva all'improvviso una voce nel mezzo della calca, che urla:"Ho vinto la giacca della Northface, grazie Zappos!" Un momento, che cosa sta succedendo? Ancora nulla, in realtà, almeno, qui da noi in Italia, ma questo è la scena a cui hanno assistito il giorno prima del Thanksgiving's Day, increduli, i turisti e i viaggiatori al George Bush Intercontinental Airport di Houston.
Deliver happiness!
Zappos ha preso in prestito il proprio slogan "Deliver happiness" per questa trovata. Se volessimo tradurre banalmente in italiano il messaggio, potremmo dire che "Consegnare felicità" ha un senso, sebbene risulti un poco forzato. Potremmo forse concederci qualche licenza poetica e dire: "Ritira il tuo pacco e sii felice!"
Già, perché, per chi non lo sapesse, Zappos è un negozio online di Las Vegas, specializzato nella commercializzazione di abiti e scarpe, che grazie a un'idea del team creativo di Tim Vaccarino, Executive Creative Director della Mullen, ha lanciato questa semplice ma efficace campagna di marketing. Vediamo in che cosa consiste.
Il nastro (trasportatore) della fortuna
Avete presente la Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno? Bene. Non avete una ruota, ma un nastro trasportatore, mascherato per l'occasione. Infatti, il nastro apparirà come un lungo serpentone, suddiviso in caselle. Ogni casella indica un premio. Il principio è abbastanza semplice: a seconda della sezione su cui si fermerà la valigia, allora vi spetterà un premio, se siete proprio fortunati, altrimenti, una bella frase di consolazione.
Un video esplicativo pubblicato su Instagram da Graham Khar, Social Scientist di Zappos, ci fa comprendere meglio il meccanismo di questo gioco.
A rendere ancora più spassoso l'evento è la presenza di un enorme tacchino umano, la mascotte di Zappos.
Che cosa ci insegna Zappos?
Rendere felicitante un'esperienza al di fuori del contesto puramente commerciale è il passo successivo che dovrebbe compiere ogni brand. Sinteticamente, cerchiamo di capire che cosa ha fatto Zappos e se si possa replicare la stessa trovata anche qui in Italia, non solo in aereoporto, ma nelle stazioni dei treni. Quanti di voi si lamentano dei ritardi della più nota compagnia ferroviaria italiana? Ecco, come migliorerebbe la propria reputazione questa azienda, se seguisse l'esempio di questo e-commerce americano. In breve, Zappos ha:
- saputo sfruttare una situazione che è stressante di per se: l'attesa all'interno di un aeroporto
- introdotto l'elemento del gioco, un gioco a premi, dove non necessariamente si vince, ma si crea l'aspettativa dell'eventuale vittoria
- permesso a tutti di vincere: tutti i viaggiatori sono coinvolti
Che cosa ne pensate? Se così fosse, continueremo ad arrivare in ritardo, ma almeno ci consoleremmo con un premio!