C’è una leva molto importante da utilizzare per sostenere la performance del proprio business online, sulla quale non esistono ancora delle regole teoriche o pratiche ufficiali. Questa tecnica non ha nemmeno un nome ufficiale: si potrebbe definire Visual online merchandising, ma più semplicemente stiamo parlando dell’ottimizzazione della strategia visiva del nostro sito.
Le immagini degli store online sono comunemente chiamate teaser, dall’inglese to tease: invogliare, allettare. Questa infatti è proprio una delle loro funzioni principali: invogliare l’utente arrivato sul nostro sito a rimanerci – riducendo il tasso di abbandono -, a scoprirlo e ad acquistare.
I teaser sono la vetrina di uno shop online, ma grazie alla duttilità del web possono riservare tante altre sorprese.
1. Veicolo di identità e immagine
Prima ancora della struttura di navigazione e dell’usabilità, ciò che colpirà l’utente appena approdato sulla nostra home page sarà proprio l’immagine (o le immagini) in essa contenuta.
Per questo è fondamentale non lasciare al caso la definizione di alcuni fattori importanti:
- la dimensione dell’immagine e il numero
- la staticità o dinamicità (vogliamo che ci sia uno slider o un’immagine statica?)
- lo stile dell’immagine: dobbiamo ricordarci che dal punto di vista creativo sarà proprio la nostra “vetrina virtuale” a veicolare l’identità del brand. Siamo innovativi? Siamo ironici? Siamo trendy? Il linguaggio delle immagini comunicherà in pochi istanti più di mille contenuti editoriali.
2. Strumento di guida
Spesso gli shop online presentano cataloghi molto vasti, oppure offrono servizi particolari non immediatamente comprensibili al primo sguardo: i teaser permettono di dare una prima panoramica chiara ed immediata del contenuto del nostro shop e di guidare l’utente alla sua scoperta.
Quali sono le categorie principali offerte? I prodotti più importanti? I brand chiave? Si possono mostrare più possibilità in un’unica immagine (teaser con più link), una per teaser, o addirittura avere diverse posizioni in una stessa pagina a cui assegnare un tema specifico.
Un consiglio molto importante è quello di mantenere costante la tipologia del contenuto delle diverse posizioni nella pagina: se l’utente imparerà a riconoscere che nella posizione in basso a destra troverà sempre le promozioni, in quella in alto a sinistra i nuovi arrivi e in quella principale le categorie in primo piano gli sarà più facile fidelizzarsi e sentirsi “a casa” ogniqualvolta ritorni sul vostro sito.
A proposito di fidelizzazione è anche molto importante variare il contenuto dei teaser: se l’utente si accorge che proponete temi diversi a intervalli regolari vi considererà un punto di riferimento per scoprire di volta in volta nuove idee di shopping.
3. Dati ed indicatori utili
Ogni teaser deve essere ovviamente cliccabile, e rimandare ad una pagina coerente con il suo contenuto.
Inserendo dei codici direttamente nella struttura html o utilizzando degli ad server (piattaforme che permettono di pubblicare teaser sul nostro sito) potremo analizzare le performance numeriche delle immagini e seguire il consumatore nel suo viaggio dal primo click all’acquisto.
I dati più importanti da analizzare sono:
- le impressions (quante volte un teaser è stato visto)
- i clicks
- le vendite (collegate al teaser: chi ha cliccato ha poi comprato?)
Questi dati combinati tra di loro forniscono degli indicatori della performance sia visuale che economica del teaser:
- molte impressions ma pochi clicks: c’è un problema a livello visivo, bisogna sostituire il testo, il mood dell’immagine, i colori, o forse la tematica presentata non è adatta al periodo
- molti click ma poche vendite: siamo sicuri che il contenuto della pagina a cui è collegato il teaser sia coerente con il messaggio in esso comunicato? Dobbiamo considerare di cambiare il link o il copy.
4. Conoscere i propri utenti e capire le loro esigenze
L’analisi degli indicatori menzionati prima e le domande che ne scaturiscono ci permettono anche di imparare a conoscere meglio i nostri utenti.
Possiamo mettere in atto una serie di test e dai risultati creare una profilazione del nostro utente medio: che tipo di linguaggio lo attira di più, preferisce modelli o illustrazioni, modelli sorridenti o seri, slogan più d’impatto o informativi, che tipo di categorie, in quale periodo dell’anno…e chi più ne ha più ne testi!
5. Personalizzare i contenuti delle immagini
Alcuni ad server permettono anche di sfruttare la lettura dei cookies per offrire un servizio ancora migliore ai nostri utenti, arrivando a personalizzare i contenuti visivi del sito in base ai loro gusti.
Questo non farà che aumentare le possibilità che l’utente gradisca il contenuto visivo offerto, decida di cliccarci, trovi sulla pagina corrispondente dei prodotti che incontrano il suo gusto e decida di acquistarli.
Il Visual online merchandising - o ottimizzazione della strategia visiva – è un modo creativo, economico e divertente per migliorare le performance, l’esperienza offerta e la percezione del nostro sito. Cominciamo a dedicargli una porzione sempre più importante della nostra strategia, per fare del bene al nostro business e insieme anche ai nostri utenti.