Si è conclusa al Pioneers Festival di Vienna l’avventura dello StartupBus Italia di cui abbiamo seguito il viaggio sin dalla prima tappa di Napoli.
La competizione on the road ha visto i buspreneurs italiani impegnati in un'avventura a bordo di un bus di innovazione, tecnologia e creatività che da Roma li ha condotti sino alla capitale austriaca. Durante il viaggio gli startupper hanno messo insieme le proprie energie per trasformare idee innovative in embrioni di startup. Ma i 25 talenti non erano soli: il viaggio, infatti, è stato un momento di incontro con investitori, giornalisti ed esperti del settore che attraverso incontri e workshop su temi specifici hanno veicolato importanti consigli sulla creazione di un nuovo business.
Valzer di Startup sul Danubio Blu
A Vienna si sono dati appuntamento gli StartupBus provenienti da tutta Europa e sul palco del Pioneers Festival hanno duellato a suon di innovazione e fattibilità le 8 migliori idee tra le centinaia che hanno partecipato alla selezione.
Ben due delle business ideas sviluppate sullo StartupBus italiano hanno avuto accesso alla finale, ma purtroppo le startup made in Italy non sono riuscite a guadagnarsi il podio.
La vittoria è andata alla Croazia grazie all’innovativo sistema Baby Watch che, attraverso un device a ultrasuoni collegato a una comune app per smartphone, permette alle donne in gravidanza di ascoltare il battito del cuore del proprio bambino prima che i primi movimenti siano percepibili.
Una vetrina internazionale per i buspreneurs
Che dire per consolare i viaggiatori dello StartupBus Italia? Che mai come in questo caso è vero che l’importante non è vincere, ma partecipare. I finalisti e tutti gli altri buspreneurs torneranno a casa con un immenso bagaglio di conoscenze e con nuove speranze per il futuro. La manifestazione, infatti, è stata una vetrina importante per i loro business: aziende come Samsung e investitori come Max Uggeri (MU Investments) hanno dimostrato interesse per alcuni dei progetti in gara e si sono proposti di valutarne il sostegno economico per la realizzazione.
Concludiamo con la dichiarazione di Alessandro Gambera, uno degli organizzatori di StartBus Italia: "E' stata un'esperienza illuminante. Fare lo startupper in italia è un'impresa (in tutti i sensi...). Inizialmente non ci credevo, ma mi sono completamente ricreduto. Aiutare chi ha voglia di fare a realizzare i propri progetti è una grande soddisfazione e la miglior ricompensa per tutti gli sforzi profusi. Finalmente i nostri cervelli hanno la possibilità, di conoscersi e svilupparsi anche nel nostro paese".