"I am selfish, but that's an attribute that all artists possess". È Robert Mapplethorpe che parla, è l’ego, è il me dell’artista sopra tutto e tutti che parla. Una volta la Ferrero nei Caroselli anni '70 recitava "Gigante pensaci tu!" ed ora: "La Nutella sei tu!".
Me e You, due mondi in cui sono racchiusi la visione semplicistica dell’artistoide e del pubblicitario ma cos’altro c’è sotto questi due giganti?
Me è Vimeo, dove puoi decidere di avere il me-glio, un'interfaccia minimalista e potenzialmente ampiamente personalizzabile, esteticamente accattivante, chiara e professionale. Dato che vuoi il meglio puoi decidere di usare la modalità pay per view o video on demand per vivere una vera e propria esperienza sensoriale.
Vimeo è talmente incentrato sul "me" che accetta solo il caricamento di video che siano esclusivamente realizzati dal proprietario dell’account, no a found footage e a lavori di cut-up, no a registrazioni malsane provenienti dal televisore di casa. Dato che per me è importante migliorarmi, sono a disposizione anche vere e proprie lezioni con la Video Scuola Tutorial. C’è insomma una certa sacralità nella sfera della professione creativa.
You è Youtube, dove puoi permetterti di fare ciò che preferisci: caricare, creare playlist, commentare, perderti nel flusso comunicativo. Con il tu identifichi tu-tto quello che c’è da sapere, vedere, lo scibile umano condensato in pochi minuti, dove le limitazioni sono ben poche (sempre che non si parli di violazione di copyright). Youtube è la piazza per chiacchierare, spulciare e curiosare. Dirette streaming, hangout, tu sei continuamente in rapporto agli altri, mostri le tue attività, i tuoi preferiti, i tuoi commenti.
Tante cose belle sia per il Me che per il You ma: veniamo agli svantaggi.
Vimeo ti propone tante cose belle ma se vuoi davvero parte della sua community dovresti effettuare l’upgrade al profilo Pro o al profilo Plus: infatti con il profilo free a parte le limitazioni relative al caricamento hai anche altre restrizioni, non puoi ad esempio caricare tuoi video che promuovono i prodotti, per farlo devi passare alla versione Pro.
Anche Youtube ti propone tante cose belle, se non fosse che ogni fruizione di un video è disturbata da pubblicità, annunci, banner ed altri ingombri vari. Non è da dimenticare anche il fatto che
la distrazione è dietro l’angolo, con tutti quei bei video correlati e consigliati. Altro che zapping televisivo!
Perché Vimeo?
È un’ottima vetrina per i tuoi lavori, nelle versioni a pagamento è possibile realizzare portfoli personalizzati, consultare statistiche avanzate, avere un ampio spazio per l’archiviazione. I visitatori sono senza dubbio potenzialmente di numero minore rispetto al pubblico Youtube, ma magari si arriva più facilmente al cuore del target, del brand, della persona. Meno canali, meno concorrenza e più senso pratico.
Perché Yotube?
Perché è figlioletto di Google quindi si posiziona ben bene nel motore di ricerca, tutti i suoi servizi sono gratuiti e poi… è pieno di simpatici Easter eggs!
L’intero articolo risulta però inutile se si dimenticano questi tre punti:
- Quando pubblichi una tua opera video, non dimenticare di inserire nei titoli di coda e nella descrizione del video un link al tuo sito web.
- Sia Vimeo che Youtube sono ben integrati nei social, perché non sfruttare quest’opportunità e andare giù di condivisioni? Integra quindi nella descrizione del tuo video ogni ulteriore indicazione a qualsiasi tuo profilo social!
- Non esisti solo tu né su Vimeo né su Youtube, interagisci, sforzati di far parte di una community, anche perché solo grazie ad essa avrai l’occasione di migliorarti e farti conoscere!
Su con la paletta delle votazioni per Vimeo vs Youtube! Me or You? I vote Us!