Il colosso dell’ecommerce Amazon ha recentemente lanciato una nuova funzione chiamata Collections. Il nome non ha ancora un corrispettivo in italiano perché per ora è in fase di test e miglioramento unicamente sul sito americano
Collections si propone come una nuova interfaccia tramite cui gli utenti possono salvare, condividere e scoprire nuovi prodotti, osservando e navigando tra quelli condivisi dagli altri.
Una sorta di wishlist social-oriented in pratica: la caratteristica principale di Collections infatti è proprio quella di essere basata sulla condivisione dei prodotti, così da creare delle vere e proprie bacheche dei preferiti. Il raffronto con il più famoso social Pinterest nasce quindi spontaneo.
Come su Pinterest infatti gli utenti possono creare diverse liste tematiche (es. “Fashion”, “Stile” e “Lavoro”) e seguire altri utenti che condividono i loro stessi interessi.
Il focus è principalmente sull’immagine del prodotto, del quale nel nuovo layout si potrà scoprire poco più che il nome e altre informazioni base. In ogni riquadro inoltre si troverà un cuoricino per “favorire” il prodotto e un segno “+” per aggiungerlo alla propria collezione.
Per il prezzo e dettagli più approfonditi si dovrà fare riferimento alla pagina prodotto classica. Su quest’ultima infine si troverà il bottone “Collect” per aggiungere il prodotto alle proprie liste. Dal momento che Collections è una nuova funzione, il bottone non è stato ancora implementato su tutte le pagine; per ovviare a questo problema è stato sviluppato un plug in che può essere aggiunto alla barra dei preferiti del browser.
Un’altra caratteristica molto importante del nuovo servizio è che a differenza della wishlist classica, le Collections saranno pubbliche e visibili da tutti gli altri utenti.
Comprese le funzionalità del nuovo servizio, è lecito porsi alcune domande: qual è lo scopo principale di Amazon? Il colosso dell’ecommerce vuole davvero mettersi in competizione diretta con l’altrettanto famoso social network? Quali saranno le conseguenze per Pinterest? Cerchiamo di dare delle risposte.
Non è un caso che di tutti i social disponibili Amazon abbia scelto di ispirarsi al modello Pinterest. Quest’ultimo infatti è quello che ultimamente ha sviluppato più sinergie con il mondo dell’ecommerce fornendo veri e proprio strumenti di collaborazione con i retailers online, ad esempio analytics, consigli personalizzati e un sistema di notifica che avverte l’utente quando il prezzo dei propri prodotti preferiti scende.
Pinterest comunque rimane sempre parzialmente indipendente dal mondo del retail in quanto non vi si condividono soltanto prodotti acquistabili online, ma anche tanti altri elementi non strettamente legati ad una dimensione commerciale.
Amazon invece è chiaramente orientato alla vendita dei propri prodotti: creando le proprie collezioni, l’utente sa di andare incontro ad un’esperienza non puramente social.
Sicuramente questa nuova funzione aggiungerà carattere, personalità e, perché no, un aspetto ludico all’esperienza d’acquisto. D'altronde un’azienda come Amazon ha fatto della customer experience il proprio punto di forza, e aggiungervi il fattore divertimento è decisamente in linea con questa politica di attenzione al consumatore.
L’aspetto social invece rimane comunque ridimensionato, in quanto non sembra esservi un’opzione per connettere le Collections ad altri social networks e scoprire quali amici sono su Amazon (ad esempio tramite l’integrazione di Facebook).
Collections rimane quindi un esempio di commistione positiva tra ecommerce e social network, senza rischi di cannibalizzazione o di competizione diretta.
L’unico attore che verrà senza dubbio influenzato da questa nuova funzione sarà Canopy, una start up che si occupa dell’aggregazione dei contenuti di Amazon con focus sull’aspetto visuale dell’esperienza d’acquisto.