Di Ivonne Citarella – Sociologa e Second Lifer
Dal 28 al 31 agosto, come vi avevo già annunciato, si è svolta la prima edizione della strepitosa manifestazione Salerno in Fantasy guidata da Giulio Iannece e dal suo validissimo staff, iniziativa accolta dal favore di migliaia di persone che da tutta le provincia e dalle altre regioni, si sono riversate in territorio salernitano per potervi prenderne parte e immergersi nel mondo fantasy.
Tra gli stand anche quello del mio gruppo Second life in Fantasy con il suo ricchissimo programma di eventi, tour e percorsi didattici presentati per magia ora da Leonardo da Vinci, ora da Harry Potter, ora da Gandalf, Gollum, fate, elfi e sirenette.
Dal mio stand, io, Baby Pooley, assistita validamente da Viviana Capraro, aka Yaia Nishi, in collegamento diretto con il nostro gruppo in Second Life capitanati da Lucia Baldini, aka Fiona Saiman, a partire da Solaris dal mattino fino a sera, rispettando l’incalzante tabella di marcia dei tre giorni di manifestazione, abbiamo percorso in lungo e in largo il mondo virtuale.
Siamo stati ospitati dagli owners di varie lands come ad esempio Silmarillion, ispirata ai romanzi di J.R.R.Tolkien, dove l’High Prince Fëanor Curufinwë e la sua gentilissima consorte Maralee Greenwood ci hanno mostrato la loro land e resi partecipi della loro vita di Elfi; o ancora nella Città libera di Meatraw di Giorgio Carpaccio dove abbiamo potuto assistere ad uno spettacolare duello ed ad alcuni momenti del loro gioco di ruolo ispirato a Il trono di spade di R.R. Martin.
Abbiamo anche partecipato all’inaugurazione della mostra permanente nel Parco Gundam sui personaggi femminili dell’anime "Mobile Suit Gundam" tenuta da Mister Rubin aka Rubin Mayo. Abbiamo visitato il castello di Hogwarts e giocato nel campo di Quidditch, passeggiato in giardini incantati e in villaggi sommersi come quello di Solaria di Maverick Breen, visitato l’osservatorio astronomico americano con Salahzar Stenvaag ed esplorato galassie, camminato su antichissime mappe geografiche, assistito ad una battaglia navale tra navi vichinghe grazie a Matteo Laudato, aka Linteus Dench.
Siamo entrati nella cellula sapientemente riprodotta da Cesare Facciolo aka Silvestro Dagostino e assistito alla fantastica mostra d’arte di Soror Nishi organizzata dall’esperta Simba Schumann mentre le note del concerto live per arpa di Ilianor Illios ci allietavano e senza dimenticare le lezioni di building di Solkide Auer, vere lezioni di magia e le invenzioni di Leonardo fedelmente riprodotte da Sniper Siemens e molto, molto altro ancora. Il programma completo lo trovate disponibile sul mio Blog.
Ma a fine manifestazione, anche se sfiniti dalla stanchezza, a tutti gli organizzatori dei singoli stands, è affiorato immediato il senso di soddisfazione nell’essere riusciti ad offrire ad adulti e bambini, la possibilità di vivere delle ore spensierate immersi in mondi magici e fantastici, giocando con la fantasia, stupendoci e condividendo un bene oggi più che mai indicibilmente prezioso qual’è un sorriso.
L’interesse che suscitavano i nostri tours virtuali e i percorsi didattici, attirando grandi e piccini, dava loro modo di aprire con noi un dialogo che puntualmente cominciava dalla domanda: Ma che cos’è? Un videogame?
E lo stupore e l’interesse crescevano nel momento in cui gli si spiegava che non si era protagonisti vincolati ad un percorso di gioco o di guerra ma che in esso si poteva interagire esplorando, comunicando e magari partecipando alla sua stessa costruzione.
Era in quei momenti di stupore aggiuntivo che realizzavo di aver raggiunto lo scopo della mia partecipazione all’evento, quello cioè, di far conoscere, ma senza presunzione di sorta ma solo per il gusto della condivisione, uno spaccato di un mondo virtuale, in questo caso Second Life, uno dei tanti disponibili ma probabilmente il più ampio in termini di residenti, di oggetti costruiti e attività in esso presenti e, quindi, come tale più capace di offrire non solo una full immersion in paesaggi di indiscutibile bellezza ma anche la reale possibilità di sviluppare professionalità al suo interno.
Second Life è uno strumento che può essere usato in modo complementare nella didattica, uno strumento né da sottovalutare né da escludere perché, dal mio punto di vista, può aprire la strada a chi ha una mente creativa, permettendone la massima espressione. E allora perché negarci uno strumento così?
La manifestazione è ormai conclusa ma per il successo che ha riscosso se ne parlerà ancora a lungo e il profilarsi di una seconda edizione il prossimo anno non può che essere attesa da tutti noi, che facciamo parte del gruppo Second Life in Fantasy, come una gioia e come una possibilità di continuare a sognare insieme ai bambini e agli adulti condividendo stupore e fantasia.
Per il momento, quindi, un grazie infinito va a Giulio Iannece e al suo Salerno in Festival per averci offerto questa grande e fantastica occasione e a tutto il gruppo Second Life in Fantasy per avermi sostenuto in questa meravigliosa esperienza.
Baby