Berndnaut Smilde è l'artista olandese che da sempre ama giocare con gli spazi e le loro manipolazioni. Già famoso per la pluripremiata serie Clouds Room, in cui gli spazi chiusi contenevano nuvole fluttuanti, questa volta l'artista ha voluto osare di più.
Questa volta, all'interno delle stanze chiuse, oltre alle nuvole ha posizionato anche alcune icone della moda.
Spazi eleganti, chic, regali e dal sapore barocco in cui le nuvole fluttuano quasi sornione vicino alle icone fashion, in pose fotografiche accattivanti.
Karl Lagerfeld, Donatella Versace, Dolce e Gabbana, Alber Elbaz hanno posato insieme alle nuvole in una composizione surrealista di eleganza placida, quasi serafica, in cui sia gli artisti che le nuvole sembrano fluttuare, e in cui entrambi sono in posa.
Oltre alla componente glamour, l'opera di questo artista ha però un livello di lettura ulteriore.
Berndnaut Smilde è un artista complesso e geniale, il cui lavoro sovrascrive sulla presenza fisica di spazi di transizione. Spazi come corridoi, ascensori, scalinate, balconate interne vengono da lui considerati come aree di "intermezzo", quasi fossero non-luoghi da completare, in cui creare complessità e confini labili.
La riflessione di Smilde traduce la possibilità che un dato spazio possa essere un'area neutra tra costruzione e decostruzione.
La "distanza" tra i soggetti è notevole: le nuvole, eteree, quiete e impalpabili, e gli ambienti brillanti, accesi e baroccheggianti moltiplicano i livelli di interpretazione, giocando sui confini tra gli spazi, così diversi tra loro.
È una distanza che crea narrazioni in cui le nuvole e le icone della moda sono protagonisti paralleli, vicinissimi ma distanti, in un distacco quasi elitario dal mondo ordinario, lontano dalla banalità e dagli schematismi, metafora del pensiero creativo.
Una caratteristica comune a entrambi i soggetti, anche se in modo opposto.