Ricordo bene una scena del film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick; l'unica scena in cui compare il cibo. Nessuna bistecca ne hamburger ma pillole.
Si è fantasticato molto sulla probabilità di nutrirsi di sole pillole quasi quanto si fantasticò del videotelefono. Mi pare che quest'ultimo sia abbastanza consolidato oggi, mentre sul cibo in compresse sembrano esserci ancora delle incertezze.
Intanto nel dubbio, qualcuno si è annoiato di passare il tempo ad aspettare che il cibo si cuocesse o, peggio ancora, perderlo stando a masticare.
Lui si chiama Rob Rhinehart e ha inventato Soylent: una bevanda nutrizionalmente completa (così afferma il creatore), dal costo molto ridotto, capace di rendere l'esperienza del pasto in una sveltina utile a soddisfare i bisogni primari. Bando alle perdite di tempo, ai sentimentalismi consumati a tavola; il cibo torna alla sua funzione di carburante per l'essere umano.
Lo stesso Rhinehart afferma:
Non doversi preoccupare del cibo è fantastico. Niente supermercato, piatti o dover decidere cosa mangiare. Mi sento liberato da un sacco di fatiche.
Ma c'è qualcosa di più profondo che interessa questo pasto liquido color sabbia, è un altro scopo per cui è nato: ridurre la disparità globale della salute. Un nobile scopo che da solo potrebbe valere gli investimenti che, un prodotto del genere, necessita per la sua affermazione sul mercato mondiale.
Maltodestrine, polvere di avena, siero di latte isolato, olio di vinaccioli, gluconato di potassio, sale, carbonato di calcio, creatina, lecitina di soia, è l'elenco aggiornato degli ingredienti che compongono il Soylent, la bevanda miracolosa che, in un sorso vuole ridurre le malattie del mondo, la spesa alimentare degli individui (bastano 60$ a settimana per nutrirsi a base di Soylent) e dare a tutti molto tempo libero, ore pasti ovviamente!
Adesso viene da chiedersi se sareste disposti all'acquisto. A voi la scelta.