Nella giornata di domani, 12 maggio, si festeggia in Italia e in alcuni altri Paesi del mondo, tra cui gli USA, la Festa della mamma. Negli ultimi anni la figura materna è stata spesso soggetto di comunicazioni in cui i pubblicitari hanno tentato di abbandonare la veste di casalinga impegnata nelle commissioni domestiche, preferendo a questa la dimensione emotiva, affettuosa, patemica del rapporto tra madre e figli.
Emblema di questo approccio è senza dubbio lo spot di P&G "Best Job" dello scorso anno.
Per le festa della Mamma alcuni brand hanno creato alcuni spot dedicati, raccogliendo la sfida alla creazione di contenuti dall'alto tasso narrativo e non sfacciatamente promozionali. In particolare Asus e Google, aziende del settore IT che tradizionalmente non hanno alle spalle un consolidato rapporto con il target di cui stiamo parlando, come è invece nel caso di P&G.
Asus promuove il suo notebook Vivo Book nello spot "A Mother's Touch", giocando sul concetto di tocco, la tenera carezza di una mamma che rende tutto più dolce, e la 'gesture' che ci permette di interagire con i nostri dispositivi tecnologici.
Lo spot presenta una struttura narrativa circolare, dove il prodotto diventa lo strumento magico che permette alla protagonista di rivivere i momenti più belli legati alla storia famigliare, sfogliando tra i vari documenti multimediali archiviati nel portatile: la nascita dei figli, i compleanni, il college, il matrimonio.
Nel corso del video appare anche qualche vecchio dispositivo Asus: i creatori inseriscono così il brand all'interno della cornice famigliare, come se la linea di prodotti Asus che hanno usato fosse cresciuta con loro e facesse parte della loro storia. E infatti lo spot si conclude con una call tra la donna e la famiglia del figlio, ormai padre.
Google ha pensato alla Festa della Mamma con il suo "Here's to the Moms". Anche in questo caso la componente mnemonica e sociale ricopre un ruolo importante. Il video, che usa come "scenografia" l'interfaccia dei vari servizi Google, propone frammenti di video reali caricati dagli utenti su Youtube, creando una storia nella storia.
Un racconto collettivo che la tecnologia permette di concretizzare tramite i servizi social. Google mette in evidenza quanti siano i contenuti di tributo alle mamme condivisi al mondo e, senza pedanteria, rende evidente che in molti usano i suoi servizi per farlo.
L'insight comune alle due campagne è quello di 'tecnologia che unisce', comunicato attraverso la celebrazione della figura materna. Entrambe usano la strategia del racconto attraverso, a partire dal prodotto, che rimane comunque sullo sfondo. Una strategia differente dalla campagna P&G che, infatti, voleva comunicarsi a livello istituzionale.
Voi cosa ne pensate? Vi sono piaciuti questi video?