Quando guardiamo un film o una serie tv, se il personaggio mette in atto un’azione immorale siamo più disposti a perdonarlo se ha una motivazione altruistica e il risultato è positivo (lieto fine). Dexter uccide i serial killer che potrebbero fare molte altre vittime nella società, per questo gli perdoniamo più facilmente i suoi massacri.
La ricerca
Queste considerazioni vengono fuori da uno studio dell’università del Colorado dal titolo “Cosa rende i cattivi comportamenti dei personaggi accettabili?” condotto per verificare che effetto abbiano le motivazioni e i risultati delle azioni immorali dei personaggi di fantasia su di noi: se e quanto li perdoniamo, se e quanto ci sentiamo legati a loro e quanta immoralità possiamo sopportare di vedere.
La cattiva azione
Ai partecipanti della ricerca viene fatta leggere una storia: Craig e John stanno scalando una montagna, John si fa male e Craig decide di lasciarlo lì e continuare.
A questo punto si introducono delle varianti della storia per vedere come reagiscono i lettori.
La motivazione:
– altruistica: Craig sta andando a salvare un altro gruppo di scalatori.
– egoistica: Craig vuole arrivare primo alla vetta della montagna
L’epilogo finale:
– positivo: John comunque sopravvive.
– negativo: John muore.
I risultati
Dall’analisi delle risposte del campione si comprende che entrambi gli aspetti sono importanti, ma la motivazione gioca un ruolo maggiore rispetto a come il lettore si sente nei confronti di Craig il “cattivo”; in altre parole non è tanto importante se John muoia o meno ma se Craig lo sta lasciando solo per una motivazione altruistica o egoistica.
Fiction vs Realtà
Se una motivazione altruistica e un risultato positivo ci fanno scagionare e sentire più vicini ad un personaggio che compie una cattiva azione nella fiction…cosa succede nella realtà?
Fortunatamente non è così perché il nostro cervello sa distinguere la finzione dal mondo vero e ci permette di guardare con occhio molto più critico e morale quello che succede nella nostra quotidianità.
Il fascino delle ambivalenze
I registi possono allora gioire. Molti personaggi nello spettacolo si comportano in modo immorale; tuttavia le persone li amano e sostengono il loro successo.
Una delle ricercatrici afferma: “Superman è chiaramente un eroe e Darth Vader un cattivo. Ma i personaggi moralmente ambigui possono rientrare in entrambi i campi simultaneamente”.
E voi subite il fascino di questi affascinanti bastardi?
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